Libri di Angela Reale

Una campagna archeologica è sconvolta dal rinvenimento del cadavere di Marcello Lucidi, uno dei docenti della squadra. Sul corpo della vittima sono stati lasciati oggetti e segni inquietanti, nei quali è costudito il mistero dell’efferatezza del gesto. Nel corso dell’indagine, i personaggi che ruotano attorno alla vicenda, come in un gioco di specchi tra parole e riflessioni taciute, rivelano i contorni di una personalità, non sempre schietta, tratteggiata sin dentro ai vicoli ciechi della coscienza, in cui risiede la giustificazione del proprio agire. Sullo sfondo di uno spaccato di vita ordinaria dei nostri giorni, emerge l’ossessione di tutti per lo scorrere del tempo, una condanna o un premio, o addirittura “un meccanismo infernale che aggiusta il passato, mentre distrugge il presente”, come afferma la vecchia Adalgisa. Ciascuno protegge un segreto inconfessabile, un punto oscuro che solleva il sospetto.

Un romanzo di formazione che segue il "viaggio dell'eroe" di due donne, madre e figlia, diverse ma unite.

Il romanzo, dall’ambientazione contemporanea, eco di tempi lontani, trascina il lettore verso colpi di scena che ribaltano la percezione del reale, in cui sfumature, prima impercettibili, si fondono in un’indagine psicologica, fino a toccare risvolti gialli, per ridisegnare il presente. Alberta, giovane e brillante donna in carriera, risente ancora della perdita tragica del marito. Nell’elaborare il lutto, la protagonista inizia involontariamente una ricerca di sé stessa. Le proprie riflessioni, i discorsi e i gesti delle persone che la circondano getteranno una luce nuova sul passato. Chi è stata Alberta per sé e per gli altri? In un clima torbido, riflesso attuale del fenomeno del furto di opere d’arte per mano dei nazisti, la donna è risucchiata in un percorso interiore che fa vacillare quelle che riteneva certezze, confortata dal ricordo dell’immagine dolce e delle parole sagge della nonna.

Luca Alessandri, caporedattore affascinante e colto, conduce una vita da single gaudente, fino a quando non inizia ad avvertire disturbi sconosciuti a cui cerca, nella sua visione pragmatica, di dare una spiegazione logica. Lo sforzo di comprendere e di conservare una normalità apparente, lo porta spesso a rifugiarsi in un dialogo serrato con la propria coscienza e ricordi d’infanzia. Nella riconsiderazione di se stesso e di affetti incompresi, il protagonista si trova invischiato in una vicenda torbida del passato.

A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo l’Alta Terra di Lavoro è funestata da scorrerie di bande di ribelli locali che si oppongono al passaggio di truppe francesi, in ritirata dopo la Rivoluzione Napoletana del 1799. Nel disordine generale emerge Benedetto Panetta, detto Pit, un contadino umile e gretto che man mano si evolve e finisce per legare le sue imprese a quelle dei più famosi briganti Fra Diavolo e Mammone. Nel susseguirsi degli eventi risaltano figure femminili che, pur nella condizione di marginalità a cui sono relegate, diventano determinanti. Tutti, in ragione delle proprie convinzioni e dei propri principi, si ribellano a un ordine imposto, di cui non riescono sempre a spiegare la logica, talvolta confondendo la linea di confine tra la giustezza delle azioni e la bontà dei valori. La passione intensa anima ciascuno dei personaggi e finisce per intrecciarne i destini in una rete di cui non sarà possibile liberarsi, in una storia più grande di loro.