Libri di Alessandro Scotto di Minico
I canti dell'assenza
Antonio Pelliccia
Libro: Libro in brossura
editore: Controluna
anno edizione: 2025
pagine: 151
La raccolta di poesie I canti dell'assenza di Antonio Pelliccia presenta un tessuto nostalgico intenso e vibrante che colora le liriche di passione intensa. Il passato, che ricorre tematicamente e variando sfuma in molteplici versi , non è solo un luogo di ricordi e rimpianti ma ricchezza di una fonte che sgorga nel presente, evocando la potenza consolatrice e benefica del vissuto. L’Autore ci consegna il proprio universo poetico lasciando intravedere una bellezza che passa nei paesaggi interiori come la luce del sole, che lentamente si distende dopo l’alba. Un profondo senso di sintonia con la Natura e il suo eterno scandire in giorni e stagioni emerge con forza. Il Poeta osserva, respira, odora e restituisce con voce originale e autentica la propria percezione del mondo, filtrata dall’urgenza della scrittura poetica intesa come possibilità di pacificazione. Prefazione di Alessandro Scotto di Minico.
Il trapasso della giovinezza
Alessandro Scotto di Minico
Libro: Libro in brossura
editore: Controcorrente
anno edizione: 2024
pagine: 106
Lo scrivere poesie non è cosa semplice, scontata o banale. Bisogna trovare consonanza tra il proprio sentire e il potente strumento della parola. “Il poeta porta fuori i suoi canti e li disperde", dice Ungaretti. Così il nostro giovane poeta ha cercato innanzitutto di tirare fuori il groviglio delle sue emozioni, per chiarirle a se stesso e per fissarle nella forma immortale e consolatoria della poesia, in cui nel tempo si possono riconoscere tutti. C’è il disagio esistenziale, ci sono versi che evocano ricordi, espressi in luoghi e sensazioni, la nostalgia, la tristezza, la solitudine, la noia. E poi c’è l’amore come spinta propulsiva per andare avanti, l’amore che solo può fare uscire dalla tormenta della noia, consola “e non lo fa inutilmente”. “L’immagine delle donne amate rimane a lungo nel cuore del poeta – scrive Ida Albonico nella prefazione –, che si crogiola nella contemplazione quasi foscoliana della loro bellezza e nel rimpianto nostalgico di ciò che era iniziato e il fato ha voluto che non si compisse. L’amore è illusione, la vita è disincanto amaro”.