Libri di Alessandro Bon
Abbiate fede... il domani sarà meraviglioso
Alessandro Bon
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 137
Questa autobiografia, scritta con stile semplice e delicato, narra della vita di un ragazzo che ha avuto il coraggio di ricorrere al prisma analitico per conoscere la propria complessità... Credo che siffatte esperienze costituiscano un importante esempio ed uno sprone per tutti noi...
In una sera di novembre
Alessandro Bon
Libro: Libro rilegato
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2010
pagine: 96
Gocce d'acqua in un mare di petrolio
Alessandro Bon
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2005
pagine: 96
Gocce d'acqua in un mare di petrolio
Alessandro Bon
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 78
Le poesie vennero scritte fra il 1995 e il 2001. Un percorso di dolore attraversato dalla solitudine, la depressione e la disperazione di un giovane uomo che non conosceva ancora il corpo femminile. Liriche che abbracciano temi come l'amore, il rapporto con dio, la religione, la depressione. Una poesia intima che guarda con interesse allo scopo della vita, uno scopo che pare non esserci per l'autore in quel frangente della sua vita. Questo è un libro da leggere, e assaporare, come l'opera prima di un giovane poeta che in esso mette le basi per un futuro fatto da liriche sempre più profonde e belle. Una raccolta di poesie, pensieri, sofferenze, che racchiudono in sé le emozioni di molti giovani che cercano nella vita un punto di contatto con la realtà e l'amore.
La persistenza della memoria
Alessandro Bon
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2015
pagine: 104
"Questo è un viaggio iniziato nel 2008, anno in cui decisi di ricoverarmi in una clinica psichiatrica. Una raccolta poetica come metafora del viaggio perché ogni poesia è un luogo visitato, un'emozione provata, una persona incontrata o un amore vissuto. Ogni poesia è una foto, o meglio un'istantanea di un momento goduto, o forse la sintesi di emozioni che hanno attraversato l'anima dell'autore. E alla memoria di un viaggio della speranza e di un piccolo viaggiatore va la poesia che ho scelto come incipit: la poesia di Zaher Rezai. adolescente afghano morto travolto da un camion che sognava la libertà e una vita migliore. Avrebbe potuto lasciare molto di sé, ma gli è stato concesso di lasciare solo un taccuino con le sue poesie, a cui qualcuno ha dato una traduzione, e a cui rendo omaggio. Inoltre una breve raccolta di racconti a complemento dei versi, piccole fiabe morali fra le quali: 'Il bambino che scriveva sulla sabbia' si distingue per il successo avuto sul web Il diario di viaggio, in cui metto me stesso, ma anche le persone che durante questo viaggio hanno voluto condividere con me un sorriso, una tazza di caffè, un abbraccio, un po' di calore umano."