Libri di Alessandro Alciato
Non pettinavamo mica le bambole. Le meravigliose storie delle ragazze della nazionale
Alessandro Alciato
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2019
pagine: 202
Francia 2019. Mondiali femminili di calcio. Lo spartiacque. L'anno zero nel luogo zero. L'inizio di una nuova era. Per il calcio femminile italiano ha rappresentato un clamoroso passo in avanti per l'intero movimento che, fino a quel momento, veniva considerato come qualcosa di folkloristico, e poco di più. «Una ragazza non può giocare a pallone», era il pensiero comune. Durante l'infanzia se lo sono sentito ripetere molte calciatrici dell'Italia, anche dai propri genitori. Sognatrici che dovevano combattere fra le mura di casa, costrette a sentirsi attaccate nel luogo meno atteso, dalle persone in teoria più vicine. Nessuna di loro ha mollato. Erano bambine che raccontavano bugie, pur di potersi allenare. Valentina Bergamaschi ha rischiato di perdere un polmone. Laura Giuliani, il portiere titolare, si è dovuta trasferire in Germania per giocare. E prima di allenarsi, ogni mattina, si alzava alle tre, per lavorare in una panetteria, perché il calcio femminile prevede stipendi nemmeno lontanamente all'altezza di quelli dei colleghi maschi. Valentina Giacinti staccava la testa alle bambole, pur di avere un pallone. Stefania Tarenzi a 16 anni correva ancora in bicicletta. A Elena Linari nessuno ha regalato nulla, gioca e vince con l'Atletico Madrid, intanto le piacerebbe che in Italia la sua omosessualità non fosse vissuta come un motivo di imbarazzo. Francia 2019 ha rappresentato un salto in alto - senza precedenti - a livello di cultura sportiva. L'inizio di una bellissima storia, con 23 protagoniste in campo e una in panchina. La storia che leggerete in questo libro. Prefazione di Gianni Infantino.
Preferisco la coppa. Vita, partite e miracoli di un normale fuoriclasse
Alessandro Alciato, Carlo Ancelotti
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2019
pagine: 202
Carlo Ancelotti, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano, racconta la sua vita con la schiettezza e lo spirito pungente che derivano dalle sue origini contadine. «Uno su mille ce la fa», e lui è quell'uno. Centrocampista forse un po' lento, ma caparbio e con una lucida visione di gioco, ha avuto due grandi maestri, uno agli antipodi dell'altro: Liedholm e Sacchi. Da lì, la vocazione irresistibile a fare l'allenatore. Attenendosi semplicemente ai risultati, Carletto da Reggiolo ha vinto tutto. Eppure, la sua carriera sembra un percorso avventuroso, scandito da delusioni e gioie regalate dai suoi ragazzi - fra i tanti, Zizou, il più grande, «cometa discesa dal cielo», Kakà «il secondo più forte che io abbia mai allenato, di sicuro il più intelligente» o Ronaldo «se solo si fosse impegnato un po' di più...» - dal mantra del Presidente Berlusconi «Voglio vincere tutto e voglio divertire», nonché da inebrianti trionfi ma anche da clamorose sconfitte. Arrivato a sessant'anni, Carletto tira le somme di una vita e di una prima parte di carriera leggendarie, che ora, dopo la gloria da ambasciatore del calcio italiano all'estero, lo ha riportato in Italia, nella squadra che negli ultimi anni ha simboleggiato la «resistenza» allo strapotere juventino, il Napoli, per continuare a divertirsi e a divertirci. Senza smettere di alzare il suo famoso sopracciglio, e qualche altro trofeo...
Il meglio deve ancora venire
Walter Mazzarri, Alessandro Alciato
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2014
pagine: 212
La sua carriera, fin dagli inizi, è stata una sfida al destino, un cammino sul ciglio di un burrone. Come quello che, in ritiro, delimitava il campo di allenamento della Pistoiese, stagione 2002/2003. Partito dalla Primavera del Bologna - dove ha vissuto sulla pelle il dolore umano per la scomparsa del giovane Niccolò Galli -, è riuscito nell'impresa impossibile di essere profeta in patria riportando il Livorno in Serie A dopo oltre cinquant'anni, ha costruito giorno dopo giorno il miracolo della Reggina, un triennio culminato in una salvezza storica partendo da -11. Da Reggio a Genova, sponda blucerchiata, altro mare altre imprese: la rinascita di Cassano, la qualificazione Uefa, la finale di Coppa Italia. E poi l'azzurro di Napoli, dove in quattro anni ha riportato la città nell'Olimpo del calcio, vinto una Coppa Italia, centrato un secondo posto e regalato una stagione di memorabili notti di Champions. Fino all'estate 2013, quando Massimo Moratti - che firma la prefazione del volume - lo sceglie per affidargli la sua Inter proprio alla vigilia del passaggio di consegne a Tohir. In questo libro, Mazzarri racconta le sue intuizioni, i giorni di rabbia e quelli di gloria; i presidenti, gli avversari, i dialoghi segreti con i colleghi e i campioni che ha allenato, la sua famiglia; le vittorie di ieri e quelle di domani. Perché di una cosa è certo: il meglio deve ancora venire.
Una vita al massimo
Massimo Ferrero, Alessandro Alciato
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
Quante vite diverse può vivere un uomo, quante idee possono stare dentro la sua testa, quanti sogni può sognare? Tantissimi, praticamente infiniti, se quell'uomo, anzi, quel Presidente, si chiama Massimo Ferrero ed è nato e cresciuto al Testaccio, "senza arte né parte, da 'na madre che lo lavava cor sapone de Marsiglia come fosse uno straccio, sperando di levargli di dosso l'odore dignitoso della povertà". Massimo Ferrero, per tutti er Viperetta, di strada ne ha fatta tanta, sempre con irriducibile fantasia, con passione, orgoglio, purezza e geniale incoscienza, passando attraverso un'infinità di lavori fuori e dentro il mondo del cinema. Da quando, da bambino, accompagnava il suo amico Giuliano Gemma a Cinecittà e si nascondeva nelle ceste colme di abiti di scena per respirare l'odore del set a quando, già assistente di produzione, aiutò Dino Risi a girare una scena de La stanza del vescovo in una chiesa che prima di allora era stata vietata a tutti. Fino a sfiorare una parte nel Satyricon di Fellini, a stringere la mano a Fidel Castro ("il Lider Màximo con il Massimo leader"), transitando da alcune perizie particolari nei casting di Tinto Brass... Per arrivare infine al sogno più pazzo e più bello: la Sampdoria, tanto amata che "mi ci volevo comprare una casa a Sampdoria, ma dice che non ci sono, che non è una città, ma io prima o poi la città di Sampdoria la fondo".
Attaccante nato
Stefano Borgonovo, Alessandro Alciato
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 162
Borgonovo ha scritto questo libro con lo sguardo, dettandolo parola per parola a un computer comandato dalle sue pupille. Era in grado di muovere solo quelle. Oggi, dopo la scomparsa di un campione eccezionale - del calcio e della vita - è un piacere ritrovare la sua mente lucida, i ricordi sul campo, tra aneddoti e amicizie come quella con Baggio, Maldini, Trapattoni. Perché Stefano Borgonovo è sempre stato un guerriero, impermeabile alla rassegnazione, nato per attaccare. Come quando giocava e vinceva. Come quando si è buttato nella battaglia contro la SLA. Questo libro è un potente inno alla vita, alla gioia di amare la propria famiglia, godere dell'amicizia, sapersi sempre emozionare per un bel gol. Prefazione di Silvio BNerlusconi.
La nostra bambina. 2006-2016. I primi 10 anni di una Coppa del Mondo ccon 23 papà
Fabio Cannavaro, Alessandro Alciato
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2016
pagine: 205
Buffon che, dopo una sconfitta a ping pong con Barone, manda in pezzi una vetrata con un calcio; Totti che, in una sera di libera uscita, scommette contro Peruzzi che non riuscirà a ingoiare una pizza intera in un sol boccone; Gattuso che, per scaramanzia, indossa la stessa tuta per un mese intero e prima di ogni partita della seconda fase fa la valigia per tornare in Italia; Pirlo che, prima del rigore decisivo di Grosso, chiede a Cannavaro in un abbraccio silenzioso se davvero sono a un passo dalla vittoria della Coppa. E su tutti il CT Marcello Lippi, che si tuffa nelle acque fangose del laghetto del ritiro di Duisburg e ne riemerge con un pesce sotto braccio. Quel mese dell'estate di dieci anni fa che va dall'esordio contro il Ghana alla vittoria in finale contro la Francia ha cambiato non solo la storia sportiva del nostro Paese ma quella di ventitré ragazzi che hanno saputo costruire un gruppo solidissimo e unito ancora oggi come se il tempo non fosse mai passato. E che la notte del 9 luglio 2006, sotto il cielo azzurro di Berlino, sono diventati tutti contemporaneamente papà di quella Coppa del Mondo. Dopo un decennio esatto, Fabio Cannavaro, capitano e trascinatore, riunisce i protagonisti dell'impresa per un racconto corale delle settimane trascorse insieme tra goliardia e voglia di vincere. E, con la collaborazione di Alessandro Alciato, dà vita a un ritratto a tutto tondo di quel gruppo di amici e campioni, ricco di retroscena, momenti unici e aneddoti inediti dell'ultimo trionfo azzurro.
Attaccante nato
Stefano Borgonovo, Alessandro Alciato
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 162
Da una parte, un mostro, la SLA, una patologia feroce quanto vigliacca che gradualmente paralizza il corpo, lasciando vigile la mente. Dall'altra, un calciatore che ha fatto una carriera luminosa in serie A, uno che in campo ballava con Roberto Baggio, e ora non può più correre. Tra loro, un duello senza esclusione di colpi, uno scontro fra titani. Lui, Stefano Borgonovo, è un grande guerriero, impermeabile alla rassegnazione, incapace di compatirsi, nato per attaccare. Come quando giocava e vinceva. In questo libro-testimonianza racconta in presa diretta la sua battaglia, da quando il mostro - la Stronza, come la chiama lui - gli ha teso i primi agguati, rendendogli impossibile seguire i suoi adorati ragazzini della Scuola Calcio e rubandogli in gola, una dopo l'altra, tutte le lettere dell'alfabeto fino a ridurlo al mutismo. Con assoluta allergia al perdono, il mostro non si è poi fermato qui: colpito da altri terrificanti fendenti, oggi Borgonovo è in grado di muovere solo le pupille, tanto che ha dettato questo libro attraverso un computer comandato dal suo sguardo. Eppure c'è qualcosa che la Stronza non ha potuto nemmeno scalfire, la mente lucida e la forza d'animo di Stefano. Fra ricordi preziosi del passato di calciatore e riflessioni coraggiose sulla sua realtà attuale, "Attaccante nato" scorre come un potente inno alla vita, nella gioia di amare la propria famiglia, godere dell'amicizia, emozionarsi ancora per un bel gol.
Penso quindi gioco
Andrea Pirlo, Alessandro Alciato
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2013
pagine: 140
"Penso quindi gioco" è la conferma della perfetta efficienza della macchina Pirlo. Il regista bianconero usa i piedi per calciare, la testa per pensare e la lingua per dire ciò che sente, senza tatticismo o giri di parole. Fra le tante prese di posizione contenute in questo libro, Pirlo è categorico sui colleghi calciatori coinvolti nelle scommesse, suggerisce provvedimenti drastici per combattere la violenza negli stadi e il crescente razzismo che colpisce gli atleti di pelle nera. Non è certo tenero nei confronti dei dirigenti che hanno provato a rottamarlo, mentre ha qualche rimpianto verso quegli addetti ai lavori (Barcellona, Real Madrid, Chelsea) che gli hanno fatto una corte spietata, ma mai nel momento giusto. Pirlo racconta anche il suo lato spiritoso che si esprime negli scherzi da spogliatoio. Negli anni rossoneri il suo bersaglio migliore è stato Rino Ringhio Gattuso, oggi la voglia di divertirsi gli fa trovare continuamente nuove prede, nella Juve e in Nazionale. Prefazione di Cesare Prandelli.
Penso quindi gioco
Andrea Pirlo, Alessandro Alciato
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 138
"Penso quindi gioco" è la conferma della perfetta efficienza della macchina Pirlo. Il regista bianconero usa i piedi per calciare, la testa per pensare e la lingua per dire ciò che sente, senza tatticismo o giri di parole. Fra le tante prese di posizione contenute in questo libro, Pirlo è categorico sui colleghi calciatori coinvolti nelle scommesse, suggerisce provvedimenti drastici per combattere la violenza negli stadi e il crescente razzismo che colpisce gli atleti di pelle nera. Non è certo tenero nei confronti dei dirigenti che hanno provato a rottamarlo, mentre ha qualche rimpianto verso quegli addetti ai lavori (Barcellona, Real Madrid, Chelsea) che gli hanno fatto una corte spietata, ma mai nel momento giusto. Pirlo racconta anche il suo lato spiritoso che si esprime negli scherzi da spogliatoio. Negli anni rossoneri il suo bersaglio migliore è stato Rino Ringhio Gattuso, oggi la voglia di divertirsi gli fa trovare continuamente nuove prede, nella Juve e in Nazionale. Prefazione di Cesare Prandelli.
Preferisco la coppa. Vita, partite e miracoli di un normale fuoriclasse
Carlo Ancelotti, Alessandro Alciato
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 202
Carlo Ancelotti, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano, racconta la sua vita con la schiettezza e lo spirito pungente che gli vengono dalle sue origini contadine. "Uno su mille ce la fa", e lui è quell'uno. Centrocampista forse un po' lento, ma caparbio e con una lucida visione di gioco, ha avuto due grandi maestri, uno agli antipodi dell'altro: Liedholm e Sacchi. Da lì, la vocazione irresistibile a fare l'allenatore. Attenendosi semplicemente ai risultati, Carletto da Reggiolo ha vinto tutto. Eppure, la sua carriera sembra un percorso avventuroso, scandito da delusioni e gioie regalate dai suoi ragazzi - fra i tanti, Zizou, il più grande, "cometa discesa dal cielo", Kakà "il secondo più forte che io abbia mai allenato, di sicuro il più intelligente" o Ronaldo "se solo si fosse impegnato un po' di più..." -, dal mantra del Presidente "Voglio vincere tutto e voglio divertire", nonché da inebrianti trionfi ma anche da clamorose sconfitte. Arrivato alla soglia del mezzo secolo, Carletto tira le somme di una vita e di una carriera fortunate, come si fa prima di prendere una decisione importante. Importante, sì, perché l'ultima parte di questa storia - gli anni più belli - è scritta in rossonero. Al Milan Carlo è il secondo allenatore per durata di servizio, appena dopo Nereo Rocco. Questo però non esclude per lui un futuro da ambasciatore del calcio italiano all'estero. Perché Carletto è un prodotto d.o.c., da esportazione. (Prefazione di Paolo Maldini)
Metodo Conte. Dentro lo spogliatoio: alla scoperta dei segreti che nessuno ha mai raccontato
Alessandro Alciato
Libro: Copertina rigida
editore: Vallardi A.
anno edizione: 2015
pagine: 180
I segreti dell'allenatore della Nazionale italiana: controverso, discusso, geniale. La gestione del gruppo, la preparazione della partita e l'importanza dell'intervallo (con le sue sfuriate), il modo unico e schietto di comunicare, i litigi con i dirigenti, le pagine dei giornali affisse alla porta dello spogliatoio per caricare i giocatori, le riunioni tecniche con i giornalisti (è l'unico allenatore al mondo a farle)". Antonio Conte in breve: da calciatore: capitano e simbolo della Juventus (tredici stagioni, cinque scudetti, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Coppa UEFA, una Supercoppa UEFA, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane), in Nazionale è stato vicecampione del mondo (1994) e vicecampione d'Europa (2000); da allenatore: ha riportato il Bari e il Siena in serie A; passato alla Juventus, è stato Campione d'Italia - per tre stagioni consecutive (2012, 2013, 2014) e ha vinto 2 Supercoppe italiane. Dal 14 agosto 2014 è C.T. della Nazionale italiana. Ha vinto tre Panchine d'oro come migliore allenatore di Serie A (2012, 2013, 2014) e un Globe Soccer Award come miglior allenatore dell'anno (2013).
Metodo Conte. Dentro lo spogliatoio: alla scoperta dei segreti che nessuno ha mai raccontato
Alessandro Alciato
Libro: Copertina rigida
editore: Vallardi A.
anno edizione: 2016
pagine: 220
I segreti dell'allenatore della Nazionale italiana: controverso, discusso, geniale. La gestione del gruppo, la preparazione della partita e l'importanza dell'intervallo (con le sue sfuriate), il modo unico e schietto di comunicare, i litigi con i dirigenti, le pagine dei giornali affisse alla porta dello spogliatoio per caricare i giocatori, le riunioni tecniche con i giornalisti (è l'unico allenatore al mondo a farle)...