Libri di Volker Harlan
Cos'è l'arte?
Joseph Beuys
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 144
Visionario dalla personalità complessa, Beuys per anni ha coltivato instancabilmente, attraverso le opere, l'insegnamento e l'attivismo, un ambizioso progetto per la trasformazione della società occidentale contemporanea in un sistema pacifico, democratico e creativo. La strada da percorrere per raggiungere questo traguardo è l'arte, considerata non come il dono di pochi talentuosi, bensì come una capacità innata dell'essere umano, praticabile da ogni individuo. In questa lunga conversazione del 1979, Beuys dialoga con Volker Harlan esponendo le motivazioni di fondo della sua “scultura sociale”: riflessioni illuminanti, in cui l'arte emerge al crocevia tra filosofia, spiritualità, pedagogia, ecologia ed economia politica. Beuys si rivela l'architetto di una concezione estetica rivoluzionaria, fondata su una riduzione all'essenziale; un'arte che vuole essere una prassi condivisa e permanente per migliorare la relazione fra l'uomo e il mondo.
Cos'è l'arte?
Joseph Beuys
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 143
Il lavoro radicale e utopistico di Joseph Beuys ha ispirato e continua a ispirare artisti, operatori culturali e pensatori di tutto il mondo, non solo in materia di pratica artistica, ma anche di pedagogia, ecologia e democrazia diretta. Visionario dalla personalità complessa, Beuys per anni ha coltivato instancabilmente attraverso opere e performance, docenza e attivismo, un suo ambizioso progetto per la trasformazione della società occidentale in un sistema pacifico, democratico e creativo. Questo libro è una lunga intervista nella quale Beuys dialoga con Volker Harlan, esponendo le motivazioni di fondo della sua "scultura sociale", ovvero del suo concetto allargato di arte: riflessioni illuminanti, in cui l'arte emerge all'interconnessione tra filosofia, spiritualità, economia e politica. Beuys si pone come l'architetto di un tipo di arte rivoluzionario, il cui linguaggio è basato su oggetti "poveri", su una rigorosa riduzione all'essenziale; un'arte che vuole essere una prassi collettiva capace di agire sul rapporto fra l'uomo e la natura.

