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Libri di Vittoria Schweizer

Ventiquattro ore nella vita di una donna

Ventiquattro ore nella vita di una donna

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 112

Fra i romanzi brevi del grande scrittore Stefan Zweig (Vienna, 1881-1942), “Ventiquattro ore nella vita di una donna” è uno tra i più perfetti e avvincenti. Scritto nel 1927, è la storia di una donna e di un uomo dominato dalla passione per il gioco che si incontrano, del tutto casualmente, nell’atmosfera febbrile del casinò di Monte Carlo. La vicenda viene narrata dalla donna stessa, ormai anziana, a un interlocutore pressoché sconosciuto, ma che le si rivela come l’unico possibile destinatario di un episodio della sua vita fino a quel momento non raccontato a nessuno, la confessione a cuore aperto di un amore dalla cui ossessione la donna era stata travolta e trascinata in una spirale di estasi e tormento. Lo svelamento del suo passato è tuttavia per lei soprattutto l’occasione per espiare e finalmente liberarsi da un evento durato appena l’arco di ventiquattro ore ma tale da totalizzare l’intero corso della sua vita successiva. Il racconto trascina il lettore in un magistrale crescendo di tensione psicologica, e lo fa penetrare nei complessi meccanismi che dominano la mente umana quando si trova in balia delle passioni, siano esse originate dall’amore, con tutta la sua incontrollabile sensualità, o siano quelle legate al demone del gioco d’azzardo, con tutta la loro carica distruttiva. Ma è al tempo stesso una profonda riflessione sul presente, sul passato e sulle età della vita, perché “invecchiare non significa altro che non avere più paura del proprio passato”.
9,90

Sovvertimento dei sensi

Sovvertimento dei sensi

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2014

pagine: 96

Dopo aver ricevuto da studenti e colleghi una miscellanea di scritti in suo onore, a festeggiamento dei suoi sessanta anni di carriera universitaria, un professore si accorge che nella parte dedicata alla sua biografia manca qualcosa che ha invece rappresentato la più significativa e determinante esperienza emotiva e sentimentale dell'intera sua vita: l'incontro con il suo professore di letteratura inglese da cui era rimasto intellettualmente sedotto. Rivive così l'altalenante rapporto di tenerezza e repulsione con il suo maestro, che l'aveva profondamente angosciato, avviandolo dolorosamente verso la vita adulta. Come spesso nelle opere di Stefan Zweig, è un elemento imprevedibile e incontrollabile - appunto un sovvertimento dei sensi - a turbare in un attimo le zone più oscure della coscienza e a sconvolgere così tutta una vita. Questo breve, romanzo del 1927, affronta, con la consueta finezza psicologica dell'autore, le ossessioni e i sensi di colpa, i desideri inconfessati e i conflitti interiori dei personaggi, offrendoci una rappresentazione della passione come forza oscura e irreprimibile.
10,00

Viaggio ai confini dell'impero

Viaggio ai confini dell'impero

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 129

Il volume raccoglie i reportages del Rotti giornalista scritti in occasione dei viaggi che egli fece nel corso degli anni Venti come inviato speciale per alcuni tra i maggiori quotidiani tedeschi. L'autore approfondisce l'universo multiforme dell'Europa orientale: la Galizia, sua terra natale, l'Ucraina, la Polonia, la Bosnia e la Serbia. Questi resoconti sono appassionanti testimonianze di un mondo ormai scomparso, che offre ancora oggi spunti di grande attualità. Centrale è il crollo della monarchia austroungarica con le sue conseguenze politiche, linguistiche e di appartenenza ad un solo grande popolo. Con il suo inconfondibile stile e la capacità di descrivere in profondità persone e cose, Roth restituisce al lettore le diverse realtà sociali e politiche, l'opposizione tra città e campagna, la pluralità delle minoranze linguistiche ed etniche, mostrando al tempo stesso come egli, diventato 'apolide', uno “Heimatlos”, abbia l'occasione, viaggiando, di prendere nuovamente coscienza delle sue radici ed origini. E così nel rappresentare la Galizia come un paesaggio devastato dalla guerra, egli lo trasforma in un emozionale spazio della memoria, riscoprendo l'essenza degli ebrei orientali e ponendo l'accento sui valori umani e culturali di questa parte d'Europa.
10,00

Angoscia

Angoscia

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 112

Appartenente alla ricca borghesia viennese, sposata felicemente con un avvocato, madre di due figli e apparentemente appagata, spinta dalla noia e dalla routine del matrimonio Irene intesse una relazione con un giovane musicista. Dopo uno degli incontri con l’amante, viene avvicinata da una sconosciuta che comincia a ricattarla. Irene cede sempre più al ricatto, cadendo preda di un’insostenibile angoscia, tra rimorso, timore di essere scoperta e desiderio di confessare… Scritto nel 1910 e pubblicato nel 1920, Angoscia è uno straordinario racconto psicologico, nel quale l’autore mostra tutte le sfumature che animano i sentimenti di una donna adultera, e trascina il lettore, con un linguaggio incantevole, elegante e limpido, nella forza distruttiva del tormento interiore della protagonista. Zweig racconta la storia di Irene Wagner in maniera via via più serrata, in un crescendo di suspense e inquietudine, sino all’inaspettato finale. Profondamente influenzato dalla psicanalisi di Freud e dalla tradizione del racconto della scuola viennese (si pensi a Arthur Schnitzler), la grande capacità introspettiva di Zweig nell’esporre i profondi turbamenti dell’animo umano trova forse in proprio in questo racconto il suo apice.
10,00

Breve viaggio in Brasile

Breve viaggio in Brasile

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 76

Nell'estate del 1936 Stefan Zweig arriva per la prima volta in Brasile. Giungendo con la nave al porto di Rio, alla vista di quella città immensa, con le sue splendide isole, colline e baie, subito sente un'attrazione irresistibile per quel grande paese nel quale da lì a qualche anno tornerà per poi darsi la morte. A quell'epoca Zweig, all'apice della sua fama, ha già dovuto lasciare l'Austria e rifugiarsi a Londra: da tre anni Hitler ha preso il potere, le opere di Zweig sono state bruciate dai nazisti come quelle di Thomas Mann, Franz Werfel, Sigmund Freud, Albert Einstein e molti altri, e si sono intensificate le persecuzioni razziali con le leggi di Norimberga del 1935. Zweig sta assistendo al tragico, definitivo crollo del suo mondo, quella Mitteleuropa cosmopolita che lo scrittore ritrasse nel suo capolavoro autobiografico "Il mondo di ieri". Il Brasile appare subito agli occhi di Zweig come una terra nuova e affascinante. E proprio allo scopo di presentarlo al lettore europeo, Zweig comincia a scriverne una breve guida che raccoglie le sue euforiche impressioni di quel primo viaggio. Da San Paolo a Rio de Janeiro, dai monti alle isole, dalle favelas agli incanti della notte brasiliana, Zweig ricostruisce in questo agile libro — che viene qui per la prima volta tradotto in italiano — il fascino di un paese che ancora conservava ai suoi occhi una vitalità che l'Europa cupa dei nazionalismi trionfanti sembrava avere ormai smarrito per sempre.
8,50

Viaggio in Albania

Viaggio in Albania

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 80

Viaggio in Albania, qui per la prima volta tradotto in italiano nella sua interezza, raccoglie l'insieme dei reportages che il grande narratore scrisse in occasione del suo viaggio in Albania nel 1927 in veste di corrispondente della "Frankfurter Zeitung". Scritti con l'humour e la sensibilità ben noti ai suoi lettori, gli articoli sono penetranti descrizioni di quei luoghi: la terra e la natura aspra; il popolo albanese con le sue peculiarità e tradizioni, i suoi cerimoniali nazionali e lo stile di vita; le antiche città dalle suggestioni bibliche e quelle più moderne protese faticosamente al raggiungimento di una qualche forma di progresso: il tutto senza rinunciare mai alla notazione pittoresca, né ad un'attenta analisi storico-politica. L'autore è colpito soprattutto dagli elementi ancora arcaici che caratterizzano il popolo e i costumi albanesi in quei primi decenni del Novecento; a paragone del grande e ormai smembrato impero da cui Roth proveniva, questa ex provincia dell'impero ottomano non poteva non apparirgli ben distante dalla 'civilizzata realtà che aveva conosciuto, sebbene con la consueta ironia Roth non risparmi nemmeno gli stessi 'europei', osservando che molto spesso tradizioni e costumi occidentali non risultavano poi così differenti, e a volte neppure superiori. Lungi dall'essere solo un marginale frammento nell'opera dello scrittore austriaco, questo racconto ha per il lettore italiano un interesse e un'attualità ancora maggiori: quella cioè di una lucida testimonianza sulla cultura di origine — solo in parte modificata dai decenni di totalitarismo marxista-leninista - di un popolo divenuto ormai una componente, sempre più positivamente integrata, della nostra società.
8,50

Viaggio ai confini dell'impero

Viaggio ai confini dell'impero

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 126

Il volume raccoglie i Reportages del Roth giornalista scritti in occasione dei viaggi che egli fece nel corso degli anni Venti come inviato speciale per alcuni tra i maggiori quotidiani tedeschi. L'autore approfondisce l'universo multiforme dell'Europa orientale: la Galizia, sua terra natale, l'Ucraina, la Polonia, la Bosnia e la Serbia. Questi resoconti sono appassionanti testimonianze di un mondo ormai scomparso, che offre ancora oggi spunti di grande attualità. Centrale è il crollo della monarchia austroungarica con le sue conseguenze politiche, linguistiche e di appartenenza ad un solo grande popolo. Con il suo inconfondibile stile e la capacità di descrivere in profondità persone e cose, Roth restituisce al lettore le diverse realtà sociali e politiche, l'opposizione tra città e campagna, la pluralità delle minoranze linguistiche ed etniche, mostrando al tempo stesso come egli, diventato 'apolide', uno Heimatlos, abbia l'occasione, viaggiando, di prendere nuovamente coscienza delle sue radici ed origini. E così nel rappresentare la Galizia come un paesaggio devastato dalla guerra, egli lo trasforma in un emozionale spazio della memoria, riscoprendo l'essenza degli ebrei orientali e ponendo l'accento sui valori umani e culturali di questa parte d'Europa.
12,00

A passeggio per Berlino

A passeggio per Berlino

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 128

Alla fine del 1920 Joseph Roth si trasferisce a Berlino, collaborando con la Frankfurter Zeitung e altri quotidiani. Proseguendo la tradizione viennese del feuilleton, Roth porta questo genere a una moderna forma di reportage letterario, e si pone come appassionato testimone e acuto osservatore della vita sociale del suo tempo. I reportage qui raccolti ci offrono una sorprendente e personale visione della Berlino degli anni Venti, una città che si propone come asilo per rifugiati ebrei, russi, turchi, armeni, greci, una metropoli di persone senza fissa dimora, di mendicanti, di senzapatria che lottano per la propria sopravvivenza. Roth accompagna il lettore alla scoperta di luoghi significativi, primo fra tutti lo Scheunenviertel, il quartiere che un tempo dette rifugio ai molti ebrei esuli dell'Europa dell'Est, un mondo vitale e variopinto che "puzza di cipolle, pesce, grasso e frutta... ", e di cui Roth si serve anche per fare una sofferta e acuta riflessione sulla questione ebraica. Ma c'è anche la Berlino delle avanguardie, dal volto moderno, borghese e benestante, cui Roth non risparmia scetticismo e ironia su temi quali il traffico, l'architettura, la politica, la moda, i grandi magazzini, il ritmo frenetico della metropoli in espansione e la commercializzazione dell'industria del divertimento. Ogni luogo, con i suoi bizzarri ed eccentrici individui — tra cui accattoni, prostitute, ballerine, magnaccia, garzoni di bottega, artisti... — che popolano le notti e i quartieri berlinesi, nonché la gente comune osservata nella sua quotidianità, diventa per Roth l'occasione di penetranti considerazioni storiche e sociali, descrizioni piene di simpatia nei confronti degli emarginati, e di accusa e denuncia del conformismo dei tempi nuovi che porta alla perdita di identità e all'appiattimento dell'individuo. Roth ci regala insomma un quadro variegato, divertente e sofferto di una città inquieta e in continua espansione che ha rappresentato una grande rivoluzione culturale e dei costumi.
12,00

Viaggio in Russia

Viaggio in Russia

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 112

Stefan Zweig non è solo uno dei narratori più popolari del primo Novecento, ma anche scrittore dai molteplici interessi: saggista, biografo e cronista di viaggio. Tra i suoi reportages, vi è anche, in prima traduzione italiana, questo straordinario resoconto del suo viaggio in Russia nel 1928, quando vi si recò in occasione del centenario della nascita di Tolstoj. Viaggio che avveniva a soli dieci anni dalla rivoluzione d’ottobre, e che lo impressionò profondamente. Zweig scrive acutamente della nuova realtà che scopre mano a mano, rendendosi conto fino in fondo di quale frattura si stava verificando tra il mondo della Russia dei Tolstoj, dei Cechov, dei Dostoevskij, e la nuova realtà politica e sociale. Con l’occhio attento del testimone, senza la pretesa di giudicare, desideroso di dare ai lettori europei una testimonianza oggettiva di ciò che accadeva in Russia in quegli anni, profondamente ammirato del ‘genio russo’, Zweig sente la necessita di abbattere i muri dei pregiudizi occidentali invitando alla scoperta della grande umanità di quel popolo, dell’enorme processo di vita intellettuale e della sua eroica capacita di attesa e di sopportazione, “tanto vaste quanto la terra russa”.
10,00

Questa mattina è arrivata una lettera e altri racconti inediti

Questa mattina è arrivata una lettera e altri racconti inediti

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 128

Questa raccolta di racconti e frammenti inediti di Roth, databili tra il 1918 e il 1928, si può leggere anche come un ‘laboratorio di scrittura’, dove l’autore sperimenta i leitmotiv ricorrenti e le tematiche tipiche dei suoi romanzi. Ciò che accomuna i racconti è l’attenta e vivace descrizione dei personaggi, una sorta di scavo interiore elevato a metafora degli stessi, sempre sorretto dalla sottile ironia con cui l’autore rappresenta i suoi anti-eroi, figure grottesche o patetiche, tormentate ma sempre avvincenti. Fra queste l’autore stesso, come nel racconto “Questa mattina è arrivata una lettera”, spunto per una riflessione più generale sulla perdita della patria e delle proprie radici, ma anche nostalgica e affettuosa rievocazione delle figure singolari che hanno popolato il microcosmo del Roth adolescente; o come “Giovinezza”, storia di formazione, in cui l’autore dà di se stesso un’immagine insolita, intima e a tratti persino sprezzante. Ma tutti i racconti offrono un ricco campionario dei temi che hanno fatto di Roth uno degli scrittori più amati del Novecento, in una carrellata di personaggi indimenticabili: così “Barbara”, figura umanissima di donna, madre e vittima, che sacrifica la vita per devozione assoluta verso il figlio; così il tipico funzionario piccolo-borghese dell’amministrazione asburgica, devoto al lavoro, maniacale e incompreso, protagonista di “Carriera”; e così, in “Umanità malata” – il più intenso forse di questi racconti – l’uomo dall’oscuro e tormentato passato che si trova a vivere all’interno di una clinica psichiatrica, uno dei primi esempi di quell’attenzione verso i ‘vinti’ cui il Roth della piena maturità si dedicherà con occhio di umana simpatia e partecipazione.
14,50

A passeggio per Berlino

A passeggio per Berlino

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2012

pagine: 121

Alla fine del 1920 Joseph Roth si trasferisce a Berlino, collaborando con la Frankfurter Zeitung e altri quotidiani. Proseguendo la tradizione viennese del feuilleton, Roth porta questo genere a una moderna forma di reportage letterario, e si pone come appassionato testimone e acuto osservatore della vita sociale del suo tempo. I reportage qui raccolti offrono una sorprendente e personale visione della Berlino degli anni Venti, una città che si propone come asilo per rifugiati ebrei, russi, turchi, armeni, greci, una metropoli di persone senza fissa dimora, di mendicanti, di senzapatria che lottano per la propria sopravvivenza. Roth accompagna il lettore alla scoperta di luoghi significativi, primo fra tutti lo "Scheunenviertel", il quartiere che un tempo dette rifugio ai molti ebrei esuli dell'Europa dell'est, un mondo vitale e variopinto che "puzza di cipolle, pesce, grasso e frutta...", e di cui Roth si serve anche per fare una sofferta e acuta riflessione sulla questione ebraica. Ma c'è anche la Berlino delle avanguardie, dal volto moderno, borghese e benestante, cui Roth non risparmia scetticismo e ironia su temi quali il traffico, l'architettura, la politica, la moda, i grandi magazzini, il ritmo frenetico della metropoli in espansione e la commercializzazione dell'industria del divertimento. Ogni luogo, con i suoi bizzarri ed eccentrici individui - tra cui accattoni, prostitute, ballerine, magnaccia, garzoni di bottega, artisti... - che popolano le notti e i quartieri berlinesi.
10,00

Ventiquattro ore nella vita di una donna

Ventiquattro ore nella vita di una donna

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2013

pagine: 107

Fra i romanzi brevi del grande scrittore Stefan Zweig (Vienna, 1881-1942), "Ventiquattro ore nella vita di una donna" è uno tra i più perfetti e avvincenti. Scritto nel 1927, è la storia di una donna e di un uomo dominato dalla passione per il gioco che si incontrano, del tutto casualmente, nell'atmosfera febbrile del casinò di Monte Carlo. La vicenda viene narrata dalla donna stessa, ormai anziana, a un interlocutore pressoché sconosciuto, ma che le si rivela come l'unico possibile destinatario di un episodio della sua vita fino a quel momento non raccontato a nessuno, la confessione a cuore aperto di un amore dalla cui ossessione la donna era stata travolta e trascinata in una spirale di estasi e tormento. Lo svelamento del suo passato è tuttavia per lei soprattutto l'occasione per espiare e finalmente liberarsi da un evento durato appena l'arco di ventiquattro ore ma tale da totalizzare l'intero corso della sua vita successiva. Il racconto trascina il lettore in un magistrale crescendo di tensione psicologica, e lo fa penetrare nei complessi meccanismi che dominano la mente umana quando si trova in balia delle passioni, siano esse originate dall'amore, con tutta la sua incontrollabile sensualità, o siano quelle legate al demone del gioco d'azzardo, con tutta la loro carica distruttiva. Ma è al tempo stesso una profonda riflessione sul presente, sul passato e sulle età della vita, perché "invecchiare non significa altro che non avere più paura del proprio passato".
9,90

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