Libri di Vittoria Butera
Rimimbrandu
Ciccio Scalise
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2022
pagine: 160
"Questa silloge, divisa in sezioni, propone un viaggio nel tempo, tra passato e presente. Scalise apre scenari, evoca atmosfere, ritrae una popolazione erede di culture remote, che hanno lasciato una rete invisibile di connessioni nel territorio regionale, tutte da individuare per contribuire a comporre il mosaico ancora molto incompleto delle identità del popolo calabrese. A tessere le fila di questo viaggio nel tempo c’è l’uomo Scalise, c’è il suo mondo fatto di sentimenti, amore e dolore, con l’intensità del sentire e la leggerezza nel rappresentare i soggetti, con la curiosità della riscoperta e la vivacità delle sue memorie. Pagina dopo pagina, si anima la vecchia Sambiase mentre prendono vita i personaggi che l’hanno abitata. Un’umanità ingenua nella sua sagacia contadinesca, un’umanità ancora primigenia nell’essenzialità del vivere, nella saggezza delle semplici cose. Personaggi e fatti costituiscono storie, piccole storie quotidiane, non destinate al palcoscenico della Storia, ma che sono riflessi di una cultura concreta di cui ancora persistono i segni." (Dalla Prefazione di Vittoria Butera)
Vite rubate. Tessere di storia del Novecento
Vittoria Butera, Eugenio Giudice
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 240
Da “Lassù sulla montagna” Mi sogno sempre che lo tengo sopra le braccia (si riferisce al figlioletto), ma poi mi sveglio e mi trovo... senza niente nella neve… Ci tocca andare a Modena, poi più avanti… anche gli zoppi devono partire… Siamo come le mosche il mese di agosto, e per ogni ora giungono treni pieni di soldati. Da “Affascino e malocchio” La nottata della panificazione era speciale. Innanzitutto si andava a prendere la levatina da chi nella ruga aveva fatto il pane per ultimo. Così, passando da casa a casa, la catena del lievito non s’interrompeva; e non si doveva interrompere perché il primo lievito lo fece la Madonna e lo passò alle sue vicine.
Conflenti e conflentesi
Vittoria Butera
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 176
Attraverso la sua produzione poetica, fatta di liriche, cunti e satire, Vittorio Butera ha espresso una forte volontà non solo di raccontare, ma anche di preservare e mantenere vivo il ricordodi un dialetto e delle peculiarità di ch lo ha parlato per secoli.
I segni & i sogni
Vittoria Butera
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 144
Come Espero nel cuore della notte... Il, XXII, 317. Iliade in racconti tematici
Vittoria Butera
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 264
La solitudine di Astianatte il giorno dell'orfananza al fanciullo toglie il padre e gli amici. Cammina con lo sguardo a terra e le guance rigate dalle lacrime. La dura necessità lo costringerà a rivolgersi agli amici del padre: a uno tira il mantello, a un altro la tunica. Qualcuno s'impietosisce e gli offre una coppa, ma solo per bagnargli le labbra, non per dissetarlo. Chi non vuole orfani attorno lo allontana dalla tavola, lo batte con le mani, lo investe con insulti: - Via da qui! Tuo padre non siede con noi! - Questo il destino di Astianatte orfano che, respinto da tutti, si rifugerà in lacrime dalla madre vedova…
La magia degli oggetti. L'antropologia delle cose in Calabria
Vittoria Butera
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 129
Gli utensili acquisirono magia entrando in una sfera che trascendeva la loro applicazione nel momento in cui gli uomini, servendosi di attrezzi elementari, si resero conto d'impiegare uno sforzo minore nelle operazioni manuali. Trasferirono quindi l'effetto delle migliorate capacità esecutive ad una virtù prodigiosa che presupponevano insita negli oggetti..."'A chìcchera, nel suo significato concreto designa la tazza di ceramica; il valore traslato si è esteso all'arte del bere, per cui 'na chiccherijàta voleva dire una bevuta abbondante e collettiva. In tal senso si connette al greco kykeon, una bevanda di vino miscelato con formaggio che gli eroi omerici consumavano nei banchetti. 'A chìcchera, quindi, entra nel campo semantico dei legami che la bevuta stabilisce tra i partecipanti a una festa o a un rito; evoca inoltre lo stato di ebbrezza, che separando l'uomo dalla realtà lo pone a contatto con un altrove rigeneratore o di perdizione...".
La popolazione invisibile. Indagine sulla Calabria magica
Vittoria Butera
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 128
"Il libro di Vittoria Butera, che da tempo con la sua maestria ha affabulato e con la sua audacia esegetica ha scandagliato la cultura foklorica calabrese rivelandone il profondo spessore antropologico, si inserisce nella biblioteca ideale del lettore che vuole capire, indagare, interiorizzare le scoperte che questo saggio dischiude rigo dopo rigo. E il lettore gioisce dell'ausilio che l'autrice gli fornisce, proponendo un caleidoscopio che supera i confini della classificazione formale e si accampa come una galleria indimenticabile di personaggi. L'approccio ai miti e ai riti disvelati è quella secondo cui personaggi, aerei eppur concreti, immaginari eppur capaci di modificare il destino degli uomini di ogni classe e di ogni condizione sociale, sono figure di 'confine' tra territori diversi, sospesi tra la vita e la morte, tra il bene e il male, tra il visibile e l'invisibile. E sono tali che varcano continuamente una 'soglia' al di là della quale attraggono chi li segue in modi opposti eppur complementari."
Il panno rosso. Saggio sulle tradizioni del fidanzamento e del matrimonio
Vittoria Butera
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 296
Un'indagine sulle tradizioni del matrimonio e del fidanzamento in Calabria, condotta attraverso numerosi "documenti orali", un lavoro originale, frutto di una ricerca sul campo tra le memorie viventi, in contesti ambientali in cui il patrimonio atavico si è conservato pressoché integro fino alla scomparsa delle società agro-pastorali nella seconda metà del '900.