Libri di Umberto Carpi
L'inferno dei guelfi e i principi del purgatorio
Umberto Carpi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 248
Sempre più forte si avverte l'esigenza di contestualizzare davvero Dante, soprattutto le vicende del suo esilio, in parallelo con il progressivo costituirsi della sua ideologia imperiale e della sua nuova poetica nei cruciali e intricatissimi anni fra il 1304 e la discesa di Arrigo VII. Seguendo il susseguirsi delle esperienze biografico-politiche in stretta connessione con lo svolgersi di una scrittura riesplosa, dopo il silenzio del primissimo esilio, stimolata anche da un pubblico nuovo e diversissimo rispetto a quello della Firenze anni '80 e '90 del Duecento, l'itinerario dantesco va da Tre donne alla valletta dei principi nel Purgatorio. Un itinerario rigorosamente seguito nel suo senso politico, per la necessità di mettere a nudo lo scheletro evenemenziale e ideologico da cui è sostenuto il corpo della poetica dantesca. Uno scheletro, per l'appunto, affatto politico. Difficile intendere a fondo Dante senza aver ricomposto le ossa sparse e disordinate di quello scheletro. Che non è un ritorno alla ormai quasi centenaria distinzione crociana fra struttura e poesia, bensì una lettura della poesia in chiave politica, concettuale. Come Dante pretendeva, lui che ha sempre collegato il proprio onore di poeta alla condizione di cive.
Patrioti e napoleonici. Alle origini dell'identità nazionale
Umberto Carpi
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2013
pagine: 525
Carducci. Politica e poesia
Umberto Carpi
Libro: Libro in brossura
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2011
pagine: 337
Il rapporto fra politica e cultura è un tratto costitutivo della tradizione italiana, particolarmente evidente nella cultura risorgimentale e in figure come Giosuè Carducci. Questo volume ha perciò l'ambizione di mettere a fuoco sia un personaggio d'eccezione sia un tratto strutturale della cultura e della società italiana analizzata attraverso le poesie di Giosuè Carducci - cioè Enotrio Romano - nel suo periodo giambico. Ne viene illuminata la figura del poeta, del critico, dello storico, del polemista etico-politico, per una lunga stagione compagno di strada dei movimenti popolari più radicali, maestro di Costa, di Turati, di Bissolati, alla fine convertitosi sabaudo e crispino per il timore che i conflitti sociali potessero mettere a repentaglio l'Unità. Un tormentato percorso di ragioni anticattoliche, di ragioni antimoderate, di ragioni monarchiche, ma sempre nel segno dell'illuminismo-classicismo e della rivoluzione francese come fulcro della modernità europea ed essenziale levatrice del nostro Risorgimento.