Libri di Steven Nadler
Descartes e il rinnovamento della filosofia
Steven Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 272
Spesso definito «il padre della filosofia moderna», René Descartes ha offerto un contributo fondamentale alla filosofia, alla matematica e alla scienza naturale, che ha caratterizzato in modo decisivo la cultura di tutto il XVII secolo ed è stato il punto di avvio di molti dei problemi metafisici ed epistemologici che continuano a impegnare la filosofia contemporanea. In questa biografia intellettuale e introduzione complessiva all'opera di Descartes, Steven Nadler ricostruisce le progressive acquisizioni intellettuali del grande filosofo, a partire dagli anni di formazione in Francia fino ai lunghi anni vissuti in Olanda, per arrivare all'ultimo periodo trascorso ricoprendo la funzione di insegnante personale della regina Cristina di Svezia. In uno stile sempre limpido e coinvolgente, Steven Nadler illustra perfettamente la portata di una rivoluzione capace di trasformare irreversibilmente il modo stesso di fare filosofia e la comprensione del cosmo, del mondo naturale e della natura umana.
Spinoza e Aristotele. Sull'amicizia
Steven Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 234
A prima vista, l’egoismo di Spinoza sembrerebbe escludere ogni benevolenza diretta agli altri. Nel suo innovativo studio, presentato in occasione della sesta edizione della Cattedra Rotelli dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Steven Nadler mostra invece che l’egoismo illuminato del filosofo olandese promuove autentiche relazioni amicali. Confrontando il pensiero di Spinoza con quello di Aristotele, Nadler sostiene che l’homo liber spinoziano ha un reale interesse verso l’altro, nonostante a muoverlo sia unicamente la ricerca del vantaggio personale. Nella prospettiva che Nadler offre di Spinoza, la persona che agisce razionalmente promuoverà la virtù e la razionalità degli altri esseri umani perché sa che una simile condotta è nel proprio interesse. La persona libera e razionalmente virtuosa renderà altrettanto libere e razionalmente virtuose quante più persone possibili, e potrà farlo solo se si legherà a loro in un rapporto di amicizia egoisticamente motivato.
Quando persone intelligenti hanno idee stupide. Come la filosofia ci salva da noi stessi
Steven Nadler, Lawrence Shapiro
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2022
pagine: 232
Un numero allarmante di persone sta abbracciando idee folli, persino pericolose. Credono che le vaccinazioni causino l’autismo. Considerano il consenso scientifico sul cambiamento climatico una “bufala”. Attribuiscono la causa della diffusione del Covid-19 alla rete 5G o alla cabala cinese. Steven Nadler e Lawrence Shapiro sostengono che il miglior antidoto nei confronti dei “cattivi pensieri” è la saggezza della filosofia, e guidano il lettore attraverso i principi di base della logica, dell’argomentazione e delle evidenze che possono rendere tutti noi cittadini più ragionevoli e responsabili. Gli autori mostrano come possiamo individuare informazioni inaffidabili, determinare se certe prove supportano o contraddicono un’idea, distinguere tra credere semplicemente a qualcosa e averne conoscenza. In un mondo in cui l’irrazionalità è esplosa con effetti mortali, questo libro è una guida tempestiva per un ritorno alla ragione.
Un libro forgiato all'inferno. Lo scandaloso «Trattato» di Spinoza e la nascita della secolarizzazione
Steven Nadler
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 278
Nel 1670 comparve anonimo il "Trattato teologico-politico" di Baruch Spinoza. Il libro fu subito condannato come empio e blasfemo sia dalla Chiesa protestante sia da quella cattolica: un'opera sovversiva, la più pericolosa mai pubblicata. Questo volume di Steven Nadler è la storia di quel libro sulfureo e dannato; del suo autore, pessimo ebreo, mediocre mercante, buon tagliatore di lenti, immenso filosofo; del suo funambolico stampatore, cui certo non difettava l'ingegno. Ma qual era il messaggio contenuto in quelle pagine vituperate, empie, eversive, che fecero sobbalzare perfino Hobbes? Che la Bibbia è un'opera umana, da leggere in una prospettiva storico-filologica, per trarne l'insegnamento fondamentale: «ama il tuo prossimo»; che Dio è la Natura, non la Chiesa con i suoi settarismi e le sue interferenze politiche; che la sovranità dello Stato proviene da una delega e pertanto va esercitata in nome del benessere comune; che la filosofia, la ricerca del retto sapere, è parte di quel benessere e che perciò a ogni cittadino deve essere consentito «non solo pensare quello che vuole, ma anche dire quello che pensa». Amore, anticonfessionalismo, liberalismo, tolleranza: ecco le «bestemmie» di Spinoza.
Spinoza sulla vita e sulla morte. Una guida filosofica
Steven Nadler
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 232
Il radicalismo delle opinioni di Spinoza intorno ai temi religiosi e biblici ha a lungo oscurato il fatto che egli si dedicò alla filosofia principalmente perché desideroso di rispondere a una delle domande piú importanti che da sempre assillano l'uomo: come condurre una buona vita e godere della felicità in un mondo dal quale è assente qualsiasi Dio provvidenziale? Collegando le idee del filosofo olandese alla sua vita e alla sua epoca, Steven Nadler ci offre un resoconto convincente di come la sua filosofia continui a essere una guida preziosa per il miglioramento della nostra esistenza. Nell'Etica, in particolare, Spinoza presenta la sua visione piú compiuta dell'essere umano ideale: la «persona libera» che, mossa dalla ragione, vive una vita gioiosa dedicata a ciò che è piú importante, ovvero migliorare se stessi e gli altri. Non turbate da passioni come l'odio, l'avidità e l'invidia, le persone libere trattano gli altri esseri umani con benevolenza attiva, generosità, senso di giustizia e carità. Ripagate dalle ricompense della bontà, godono dei piaceri di questo mondo, ma con moderazione. «L'uomo libero a nessuna cosa pensa meno che alla morte», scrive Spinoza, «e la sua sapienza è una meditazione non della morte, ma della vita».
Spinoza e l'Olanda del Seicento
Steven Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: XVIII-486
Filosofo morale e metafisico, pensatore politico e religioso, esegeta della Bibbia, critico della società, intagliatore di lenti, commerciante fallito, intellettuale olandese, ebreo eretico. Se la vita di Spinoza è tanto interessante, ciò è dovuto anche ai diversi contesti, a volte contrastanti, in cui si trovò ad operare: la comunità di immigrati portoghesi e spagnoli, parecchi dei quali un tempo «marrani», rifugiati in seguito nella nuova Repubblica olandese, ricca di opportunità economiche; la politica turbolenta e la lussureggiante cultura dell'Olanda nella sua età dell'oro; e, non ultimo, la storia stessa della filosofia. Il libro di Steven Nadler ricostruisce la vicenda intellettuale, politica e umana del pensatore più radicale della propria epoca, introducendo il lettore nel cuore dell'Amsterdam ebraica del Seicento. Questa nuova edizione, che mette a frutto nuove scoperte d'archivio relative alla vita e agli scritti di Spinoza, s'arricchisce di inediti dettagli su affari e attività pubbliche della sua famiglia, relazioni con amici e corrispondenti, e sulla composizione di quelle opere che tanto scandalo causarono tra i contemporanei.
La via alla felicità. L'«Etica» di Spinoza nella cultura del Seicento
Steven Nadler
Libro: Copertina rigida
editore: Hoepli
anno edizione: 2018
pagine: 286
Baruch Spinoza è uno dei pensatori più radicali che la storia della filosofia abbia mai conosciuto. E l'Etica, pubblicata postuma nel 1677, lo stesso anno della sua morte, è il distillato di un lungo e meditato esercizio intellettuale iniziato fin dagli anni Cinquanta quando Spinoza, abbandonata l'attività commerciale ereditata dal padre, aveva deciso che il suo futuro sarebbe stato la ricerca filosofica, la conoscenza e la vera felicità. Un capolavoro che ha pochi eguali e che, per ampiezza di temi e sistematicità espositiva, è paragonabile soltanto alla Repubblica di Platone. In questa nitida e rigorosa analisi dell'Etica, Nadler ci spiega sia perché le idee di Spinoza abbiano suscitato tra i suoi contemporanei uno scalpore senza precedenti, sia perché emanino ancora oggi un fascino irresistibile e conservino tutta la loro importanza.
Eretici! I meravigliosi (e pericolosi) inizi della filosofia moderna
Steven Nadler, Ben Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 180
"Eretici!" ripercorre l'avvincente storia di alcuni grandi pensatori del Seicento che sfidarono l'autorità - talvolta rischiando la scomunica, la prigione e persino la morte - per gettare le basi della filosofia e della scienza moderne. Votati alla ragione più che alla fede, filosofi litigiosi e controversi quali Galileo e Descartes, Spinoza, Hobbes, Locke, Leibniz e Newton hanno cambiato radicalmente la nostra visione del mondo, della società e di noi stessi, difendendo con forza le loro idee "scandalose" sulla natura, la religione, la politica, la conoscenza e la mente umana. "Eretici!" racconta il loro pensiero, le loro vite e il tempo in cui vissero, soffermandosi su alcuni momenti chiave della storia della filosofia moderna: dalla morte sul rogo di Giordano Bruno all'arresto di Galileo, dal "cogito ergo sum cartesiano" allo stato di natura hobbesiano, fino allo sconvolgente "Trattato teologico-politico" di Spinoza.
Gli ebrei di Rembrandt
Steven Nadler
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 275
Molte sono le opere di Rembrandt con oggetti tratti dalla Bibbia ebraica e numerosi sono i suoi ritratti di notabili ebrei. Ma quali furono i concreti legami tra Rembrandt e la comunità ebraica? Steven Nadler documenta i rapporti quotidiani, non sempre facili, tra il pittore e i suoi vicini di casa a Vlooienburg, nel cuore del mondo ebraico di Amsterdam. E ben presto, partendo dal lavoro del grande artista, il rinomato studioso di Spinoza estende il campo d'indagine, per descrivere alcune pagine centrali della vita dei sefarditi e degli ashkenaziti all'indomani del loro insediamento presso lo Zuiderzee: l'assimilazione da parte di una società cosmopolita di queste comunità di migranti, oggetto di interesse intellettuale e sospetto, curiosità e pregiudizio, e talvolta ammirazione. L'attento esame di dipinti, incisioni e di segni sfocia nell'analisi della vita culturale e sociale del Secolo d'oro olandese, e approfondisce le fondamentali questioni di carattere spirituale, teologico e politico dell'epoca. Un viaggio lungo i canali e sotto i cieli annuvolati dell'affollata Amsterdam, tra personalità fuori del comune, accese discussioni e splendidi capolavori artistici.
Spinoza filosofo morale
Steven Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2015
pagine: 85
L'Etica di Spinoza, capolavoro del pensiero moderno, è nota al pubblico principalmente per le sue tesi radicali sulla metafisica e l'epistemologia. Eppure il titolo sembrava promettere altro, ossia una trattazione sistematica di questioni filosofico-morali. Prendendo sul serio questa promessa, Steven Nadler intraprende un percorso inedito tra le pagine del filosofo olandese, con l'obiettivo di riportare alla luce l'etica racchiusa nell'Etica e mostrarne la sorprendente attualità. Nelle tre lezioni qui raccolte, la prosa limpida di Nadler conduce il lettore a scoprire la complessa riflessione di Spinoza sui concetti di bene e male, sulla virtù, sui motivi che ci spingono ad agire, sul carattere morale delle nostre azioni, sull'intreccio insolubile tra egoismo e altruismo che condiziona la ricerca umana del benessere e della felicità. La sfida è pensare che l'esigenza di trattare gli altri in modo benevolo possa scaturire proprio dal fondamentale impulso egoistico che caratterizza il soggetto spinoziano.
Il migliore dei mondi possibili. Una storia di filosofi, di Dio e del Male
Steven Nadler
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XII-300
Nella primavera del 1672, il grande filosofo e matematico tedesco Leibniz arrivò a Parigi dove potè stringere amicizia con due dei più grandi filosofi del periodo, Antoine Arnauld e Nicolas Malebranche. Il confronto fra questi tre uomini eccezionali avrebbe prodotto effetti radicali, non solo per la filosofia leibniziana, ma anche e soprattutto per lo sviluppo del pensiero filosofico e religioso moderno. Nonostante l'enorme differenza fra le loro personalità e prospettive teoriche, i tre pensatori si diedero infatti un obiettivo comune: risolvere il problema del male nel mondo. Perché, in un mondo creato da un Dio onnipotente, infinitamente saggio, buono e giusto, esistono il peccato e la sofferenza? Perché alle persone buone capitano disgrazie e la fortuna arride ai malvagi? Cercando di risolvere questo enigma, Leibniz e i suoi colleghi francesi giunsero a conclusioni contrapposte circa l'essenza di Dio e lo scopo del suo agire. Cos'è più importante, si chiedevano i tre filosofi, la saggezza o il potere di Dio? E che rapporto sussiste tra fortuna in questo mondo e salvezza ultraterrena? Questo libro ricostruisce la storia di uno scontro tra visioni del mondo totalmente diverse, che ebbe al suo centro lo stretto rapporto di tre menti superiori, nutrito di mutuo rispetto ma anche di litigi, furore e indignazione. Ciò che emerse dalle loro conversazioni fu una vera e propria rifondazione moderna dei più antichi problemi filosofici.
L'eresia di Spinoza. L'immortalità e lo spirito ebraico
Steven Nadler
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 257
Al centro dell'Eresia di Spinoza c'è un mistero: perché all'età di ventiquattro anni il filosofo olandese venne così duramente bandito dalla comunità ebraica di Amsterdam? In questo "seguito filosofico" della sua biografia dedicata a Spinoza (Einaudi 2002), Steven Nadler, dopo aver valutato diverse possibili spiegazioni, rintraccia la causa del celebre interdetto nella negazione spinoziana dell'immortalità dell'anima. Ma dato che nella cultura ebraica non esisteva un dogma specifico al riguardo, il mistero non fa che infittirsi. Resta il fatto che, per una serie di ragioni religiose, storiche e politiche, ad Amsterdam nel 1650 era assai pericoloso sostenere una cosa simile.