Libri di Stefano Bosi
Giorgio Morandi. La polvere della memoria. Catalogo della mostra (Milano, 13 ottobre-20 dicembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 56
Il volume accompagna la retrospettiva dedicata a Giorgio Morandi (1890-1964), organizzata dalla galleria Maurizio Nobile di Milano. Una rassegna che propone un selezionato gruppo di olii, disegni e acqueforti che, spaziando dalle famose nature morte ai raffinati vasetti di fiori fino ai solitari paesaggi, rivela tutta la silenziosa ma profonda innovazione pittorica di Morandi, sospesa tra realtà e astrazione, e continua fonte di ispirazione per le generazioni di artisti contemporanei. Il volume è arricchito da contributi di Stefano Bosi, Marco Carminati e Eleonora Frattarolo.
Joan Crous. L'enigma del reale
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 32
Di origine catalana, Joan Crous (Banyoles, Girona, 1962) è uno scultore che lavora il vetro con una tecnica molto originale. La sua “linea melodica” propone chiaramente una variazione sul tema delle nature morte di Morandi, anche se l’accento viene qui posto sulla convivialità e l’esito formale è vistosamente differente. La realtà delle cose è infatti trasfigurata dalla coltre di vetro solidificato che tutto ricopre, erode e pietrifica. “Capricci” e “durezze” caratterizzano dunque la natura di queste composizioni inventate di Cruos, cioè dissonanze e passaggi inattesi che ripropongono le nature morte “morandiane” rimodellate per raggiungere più aspri, ruvidi e singolari connotati.
I volti di Armando Locatelli. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2022
pagine: 20
Diversi possono essere gli argomenti, diverse le forme che vivificano e danno sostanza ai dipinti di Armando Locatelli: ma in tutti sembra – a chi osserva – di riconoscere un unico e solo soggetto, il cuore dell’artista. Attraverso ricerche, incertezze, errori si avverte in tutta l’opera del pittore bergamasco l’aspirazione di rendere nelle sue tele quanto ha più di schietto e di immediato, ossia la voce del suo cuore.
Angelo Morbelli. Luce e colore
Stefano Bosi, Paul Nicholls, Gianluca Poldi
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2019
pagine: 96
Per celebrare il primo centenario della morte, il catalogo approfondisce la figura di Angelo Morbelli (Alessandria, 1853 – Milano, 1919), protagonista della pittura italiana del secondo Ottocento e del Divisionismo, in modo peculiare. I testi documentano l’evoluzione del percorso artistico di Morbelli e le sue tematiche di elezione: il realismo sociale, che egli interpreta con profonda sensibilità e capacità di analisi, si trasmuta in positività le volte in cui egli si approccia al variegato tema del paesaggio. I suoi paesaggi dominati dall’assenza di figure e di azione, dove l’emozione del pittore trova pieno appagamento nell’aprirsi, in religioso silenzio, alla natura, che è il regno delle cose che si rinnovano da sole, l’ente che possiede e dona la vita. Ne sono un esempio gli ariosi paesaggi dei ghiacciai valtellinesi o delle montagne piemontesi, le ampie vedute della marina ligure, gli scorci della laguna veneta, colti perlopiù al tramonto, e quelli assolati dell’amato giardino della residenza campestre a La Colma, presso Rosignano, sulle colline del Monferrato.
Les Italiens à Paris. De Boldini à Severini (1870-1930). Ediz. italiana e francese
Stefano Bosi
Libro
editore: Maurizio Nobile Bologna-Paris
anno edizione: 2018
Nel secondo Ottocento Parigi diventa la meta irrinunciabile di ogni pellegrinaggio artistico, dove è possibile qualsiasi confronto sia sul piano della ricerca stilistica, sia su quello del mercato. In questo ambiente variegato e cosmopolita, ricco di occasioni ma altresì di insidie, prende le mosse la vicenda umana e artistica di un cospicuo numero di pittori italiani che – a partire dagli anni settanta – decidono di trasferirsi nella capitale francese per trascorrere periodi più o meno lunghi o, addirittura, per viverci stabilmente. Per alcuni di loro Parigi è l’occasione per aggiornarsi sugli sviluppi dell’arte moderna, per altri invece è il punto di arrivo, il trampolino di lancio per il successo. Tra loro Giovanni Boldini, creatore di una straordinaria galleria di immagini femminili moderne e indipendenti, Vittorio Matteo Corcos, del quale è riemerso nel corso dei preparativi della mostra il capolavoro Dis-moi tout!, Antonio Mancini, attento narratore di una realtà più emarginata e densa di implicazioni emotive, Federico Zandomeneghi raffinato interprete dei moti dell’animo, e il geniale Gino Severini, da tutti considerato il “più francese degli italiani”.
Dalla Scapigliatura al Divisionismo. Le origini della modernità
Enzo Savoia, Stefano Bosi
Libro: Copertina morbida
editore: Bottegantica
anno edizione: 2015
pagine: 64
Pompeo Mariani. Impressionista italiano
Stefano Bosi, Elisabetta Staudacher, Carlo Bagnasco
Libro: Copertina morbida
editore: Bottegantica
anno edizione: 2014
pagine: 208
Discrete-time dinamycs
Stefano Bosi, Lionel Ragot
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2011
pagine: 141
Topology for economics
Stefano Bosi, Francesco Magris
Libro: Libro in brossura
editore: CLUEB
anno edizione: 2006
pagine: 92
Giacomo Balla. Ricostruzione futurista dell'universo. Catalogo della mostra (Milano, 12 ottobre al 2 dicembre 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 144
Uno dei tanti meriti di Balla è stato quello di aver liberato e rinnovato il concetto di avanguardia, allargandolo oltre il confine dell’opera pittorica o scultorea, giungendo alla fine a creare un linguaggio radicalmente originale e innovativo. Tra i futuristi solo lui infatti è riuscito, per primo, a creare compiutamente questa saldatura pensando di espandere il concetto estetico dal quadro al vestito, all’arredamento, al design, al teatro, al cinema, all’architettura, in un’idea di arte totale. L’adozione innovativa anche di smalti industriali, o di inchiostri lucidi acquerellati, oltre alle tecniche più classiche (olio o tempera), non solo esprime una tensione verso la modernità anche dei materiali, ma conferisce ai dipinti di quel momento una brillantezza cromatica inusitata, realizzando campiture uniformi e sintetiche di colore, forme compenetrate e taglienti di velocità. Opere di quell’anno 1915 sono anche i “complessi plastici” (perduti), strutture pure e “antiatmosferiche”, combinazioni di elementi tridimensionali (specchi, fili, cartoni, stagnole) che sublimano il concetto di scultura polimaterica di Boccioni svincolandolo dal riferimento fisico e iconografico...