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Libri di Stefano Besoli

Forma categoriale e struttura del giudizio. Sull'incompiutezza sistematica del pensiero di Emil Lask

Forma categoriale e struttura del giudizio. Sull'incompiutezza sistematica del pensiero di Emil Lask

Stefano Besoli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 194

L'opera di Lask (1875-1915) è irta di difficoltà e assai poco studiata, ma il fascino che essa esercita è ancora notevole. Sensibile alla filosofia dei valori neokantiana, di cui è stato uno degli ultimi eredi, Lask ha saputo cogliere il significato profondo dell'orizzonte dischiuso dal pensiero fenomenolo-gico, radicalizzando la "tesi copernicana" al fine di attuare una riscrittura della logica trascendentale di Kant, cui ha impresso una netta curvatura ontologica. Lask non ci ha lasciato un sistema, e non ce l'avrebbe lasciato nemmeno fosse sopravvissuto alla guerra, ma la trama della sua riflessione esibisce tratti speculativi vertiginosi, celebrati, tra gli altri, da Heidegger, Plessner, Lukàcs e Adorno. La grandezza e la profondità del suo pensiero è dimostrata anche dalla sua capacità di anticipare molte delle problematiche divenute centrali nel dibattito filosofico contemporaneo. Il punto di partenza delle sue due opere principali - 'Die Logik der Philosophie und die Kategorienlehre' (1911) e 'Die Lehre vom Urteil' (1912) - non è la logica come disciplina formale, bensì la logica della verità, com'era stata tematizzata da Kant nell'analitica trascendentale. La logica laskiana non si configura dunque come una comune filosofia della logica, ma assume il carattere metafilosofico di una logica della logica, intendendo con ciò una logica della conoscenza filosofica in grado di tracciare i contorni di un'ontologia di stampo categoriale, in cui l'oggettualità del teoretico rilancia il primato dell'essere sulle condizioni razionalistiche del puro conoscere. In questo quadro concettuale, in cui una nuova teoria dell'oggetto scandisce i rapporti tra neocriticismo, fenomenologia e pensiero antico, Lask sviluppa una dottrina del giudizio che - sfiorando gli abissi del misticismo - esibisce l'articolazione di una struttura logica artificiosa nella quale la verità è sottratta alla conoscenza.
20,00

Il senso della realtà. L'orizzonte della fenomenologia nello studio del mondo sociale

Il senso della realtà. L'orizzonte della fenomenologia nello studio del mondo sociale

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: XXXV-255

I saggi riuniti in questo volume riflettono sul solco che il pensiero fenomenologico ha tracciato sui saperi del Novecento: dall'umanesimo prometeico che procede dal riconoscimento della responsabilità epistemica del soggetto e dalle sue possibili derive, alla fiducia in un mondo che c'interpella e s'impone quale entità già strutturata, di cui non è possibile disporre a piacimento. Dopo aver dismesso ogni forma di naturalismo ingenuo e aver tratto consapevolezza delle secche del relativismo storicista, come lasciare emergere le configurazioni di significato che il mondo nutre già al suo interno? E soprattutto, come dire le cose stesse? Al di là di ogni facile postulato, fin dove si può pensare, cogliere ed esercitare l'indipendenza della mente dal vincolo degli orizzonti di senso che convenzionalmente chiamiamo cultura? A partire dal canone fenomenologico e da diverse prospettive disciplinari, gli autori riflettono su alcune delle questioni al centro non solo dei nostri modi quotidiani di essere al mondo con gli altri, ma anche delle pratiche attraverso cui diamo forma alle istituzioni, costruiamo realtà sociali e produciamo quel genere di sapere che configura una conoscenza scientifica del mondo sociale.
22,00

La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull'analogia

La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull'analogia

Enzo Melandri

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2011

pagine: XXXIII-883

Il tema "analogia" funge da filo conduttore, pietra di paragone e pretesto critico per una ricerca sopra i principi razionali - ma non per questo "logici" - che regolano nella prassi il modo umano di vivere, di sentire e di pensare. Da un punto di vista logico, l'analogia non ha ancora trovato una convincente sistemazione, ed è dubbio se potrà mai trovarla. C'è in essa qualcosa che non quadra, e che induce a estrometterla dall'universo del discorso di rigore. Tuttavia, dopo averla rifiutata in teoria, si continua a farne uso come nulla fosse. È sufficiente porsi con onestà alcune domande (che cosa provano i ragionamenti analogici? Fino a che punto si possono considerare logici? Entro quali limiti la logica è norma del razionale? È possibile contraddistinguere i concetti nei confronti delle metafore? A quali condizioni si può parlare di un'obiettività scientifica? Per dover rivedere in maniera spregiudicata molti dei nostri più accreditati abiti mentali. Da un punto di vista filosofico, l'analogia è insostituibile. Essa è il principale strumento di mediazione fra la conoscenza scientifica (particolare) e la coscienza filosofica (universale).
42,00

Ludwig Binswanger. Esperienza della soggettività e trascendenza dell'altro. I margini di un'esplorazione fenomenologico-psichiatrica

Ludwig Binswanger. Esperienza della soggettività e trascendenza dell'altro. I margini di un'esplorazione fenomenologico-psichiatrica

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2006

pagine: 814

Il significato dell'opera di Ludwig Binswanger (1881-1966) consiste nell'aver tradotto proficuamente, sul terreno della psichiatria, quelle impostazioni geisteswissenschaftlich che tuttora faticano ad affermarsi nel mainstream di questa disciplina. In tal senso, la riflessione binswangeriana va giudicato un tentativo riuscito di dischiudere orizzonti epistemologici che rinnovano la loro pregnanza di fronte al diffondersi di stili di pensiero improntati ai requisiti della tradizione tecnico-naturalistica. Nell'obiettivo di conferire uno statuto unitario alla scienza psichiatrica, Binswanger coniuga le esigenze di una peculiare riflessione antropologica con il ricorso a nuove modalità esperienziali frutto di un'attitudine trascendentale di segno fenomenologico realizzando così sul piano terapeutico una comprensione dell'esistenza patologica "con gli occhi stessi del malato", e perciò guidata da un senso di guarigione non più affidato al riscontro di una normalità di fatto, bensì reso efficace da un ordine intersoggettivamente condiviso. Il volume si articola in una sezione di testi, affiancati da un ampio ventaglio di saggi a vario orientamento tematico.
45,00

Esistenza, verità e giudizio. Percorsi di critica e fenomenologia della conoscenza
22,00

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