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Libri di Simonetta Chiappini

O patria mia. Passione e identità nazionale nel melodramma italiano dell'Ottocento

O patria mia. Passione e identità nazionale nel melodramma italiano dell'Ottocento

Simonetta Chiappini

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 262

Gli stranieri ci hanno considerati, per almeno tre secoli, e ancor prima che fossimo una nazione, il "popolo cantante". Italianità ha significato spontaneo talento musicale, ma anche vocazione alla pigrizia e alla delizia estetica, inerzia politica e inaffidabilità civile. Eppure il melodramma, frutto dello splendore e del malessere di un popolo oppresso, negli anni della riscossa risorgimentale è riuscito a interpretare la necessità di costruire il carattere nazionale: il "volgo disperso" geniale e truffaldino sarebbe divenuto, anche grazie alla musica, un popolo di eroi, di generosi combattenti, di martiri capaci di sacrificio e di coscienza civile. La trasformazione della donna-Italia da femmina violata e sconfitta, destinata a compiacere i vincitori e i potenti, a figura di immacolata redentrice fu esaltata attraverso le peripezie vocali dell'eroina operistica, il soprano, che con la sua voce ardente e angelica ne incarnava il sublime destino di sacrificio, morte e resurrezione. Questo libro disegna l'intreccio tra melodramma e storia d'Italia, tra passione e politica, esplorando i rivoli sotterranei e i meandri segreti di un'identità nazionale ancora da scoprire.
24,00

Folli, sonnambule, sartine. La voce femminile nell'Ottocento italiano

Folli, sonnambule, sartine. La voce femminile nell'Ottocento italiano

Simonetta Chiappini

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2006

pagine: 238

Innamorate, folli, vittime, sonnambule, le donne sono le protagoniste del melodramma, che trova il centro emotivo e fantastico nelle loro pene e nei loro ardori; sia che vestano i panni di regine, sacerdotesse o di semplici paesane, le eroine operistiche conducono il gioco che si conclude immancabilmente con la loro immolazione sacrificale. Da Medea a Mimì, la donna riempie la scena con la sua tragica presenza, ma soprattutto con la sua voce, intrisa di sensualità e di padronanza tecnica. Perché è tanto appassionante la sconfitta dell'eroina? Cosa comunica la qualità della voce di un'interprete? Perché la storia di Traviata continua a commuovere le platee disincantate di oggi? Questo libro cerca di svelare il segreto che ancora oggi il melodramma è riuscito a mantenere, come ultimo prezioso cifrario dei sentimenti.
19,50

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