Libri di Simone Lonati
Profili di procedura penale europea
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: XVII-421
L'obiettivo che ci si propone con questo volume, giunto alla sua seconda edizione, è ambizioso: fornire una conoscenza organica e ragionata dei principi europei in tema di processo penale, non limitata alla loro affermazione astratta, ma estesa alla loro effettiva operatività e alla loro concreta incidenza sulla disciplina processuale penale italiana. Si avrà quindi modo di verificare se e quanto sia riscontrabile nella disciplina nazionale la corretta osservanza di ciò che è internazionalmente pattuito. L'individuazione di eventuali lacune o antinomie presenti tra l'ordinamento italiano e quanto imposto dall'Europa, permetterà infine di suggerire le necessarie modifiche interpretative o legislative per conseguire un pieno adeguamento del nostro sistema ai dettami di fonte europea.
Processo penale e rimedi alle violazioni delle garanzie europee
Simone Lonati
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2023
pagine: 412
L’ordinamento che da più tempo è stato capace di condizionare i sistemi nazionali è, senza dubbio, quello facente capo al Consiglio d’Europa. La Convenzione europea dei diritti dell’uomo, da oltre mezzo secolo, è diritto vivente in grado di orientare le scelte del legislatore e del diritto giurisprudenziale nazionale. Un ruolo fondamentale in questo senso è stato svolto dalla Corte di Strasburgo nell’ambito della sua funzione di garante dei diritti inviolabili dell’uomo. L’autorevolezza delle sue pronunce ha contribuito a disvelare crepe e falle degli ordinamenti interni, costringendo gli Stati a porvi rimedio e contribuendo così al processo di armonizzazione dei sistemi penali europei. È indubbio, tuttavia, che quanto si è verificato nell’ultimo ventennio rappresenta un cambio di passo significativo. In pochissimi anni si è passati dal giudice internazionale del caso singolo al giudice europeo delle leggi e degli ordinamenti nazionali. Il mutamento è stato determinato dalla precisa scelta degli organi del Consiglio d’Europa di sollecitare l’adeguamento dei sistemi normativi interni alle sentenze di condanna pronunciate a Strasburgo. Di conseguenza, la maggioranza degli Stati membri si sono dotati di strumenti specifici per adempiere all’obbligo di conformarsi alle sentenze della Corte europea imposto dall’art. 46, par. 1, Cedu. Rimedi, il cui obiettivo spesso viene a coincidere con la rimozione della decisione nazionale o la rideterminazione dei suoi contenuti, ovvero, con la riapertura del processo nazionale o la sua rinnovazione. Proprio l’analisi comparata delle diversificate risposte dei quarantasei Paesi membri al comune problema di porre in discussione il dogma dell’intangibilità del giudicato nazionale a fronte di violazioni delle garanzie europee consente di inquadrare le soluzioni individuate dalla giurisprudenza italiana durante il periodo di assenza nel nostro ordinamento di uno specifico strumento normativo volto a garantire l’efficace esecuzione delle pronunce di condanna della Corte europea. Lo sguardo rivolto alle esperienze straniere permette soprattutto una attenta valutazione del recente rimedio straordinario disciplinato dall’art. 628-bis c.p.p. e introdotto dal legislatore italiano con il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, in attuazione della l. 27 settembre 2021, n. 134 (c.d. Riforma Cartabia).
Profili di procedura penale europea
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
pagine: XIII-358
Il diritto e il processo penale sono stati interessati per ultimi, tra i vari settori dell'ordinamento nazionale, dall'irrompere del diritto sovranazionale di matrice europea. Tuttavia, oggi ogni spazio giudiziario penale non può esimersi dal cercare una nuova sintonia con le prospettive europee. Una conoscenza approfondita dei diritti e delle garanzie attraverso cui si sviluppa il diritto processuale penale europeo si rivela quindi indispensabile per il giudice nazionale che è chiamato quotidianamente ad applicare le norme del proprio codice di procedura penale in maniera conforme ai principi europei nell'interpretazione fornita dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di giustizia. Così pure risulta uno strumento prezioso anche per l'avvocato, non solo durante il processo per sollecitare il rispetto delle norme codicistiche in linea con i diritti fondamentali, ma anche nella prospettiva, sempre più diffusa, di un ricorso alla Corte di Strasburgo dopo il passaggio in giudicato della sentenza. L'obiettivo che ci si propone con questo volume è ambizioso: fornire una conoscenza organica e ragionata dei principi europei in tema di processo penale, non limitata alla loro affermazione astratta, ma estesa alla loro effettiva operatività e alla loro concreta incidenza sulla disciplina processuale penale italiana. Si avrà quindi modo di verificare se e quanto sia riscontrabile nella disciplina nazionale la corretta osservanza di ciò che è internazionalmente pattuito. L'individuazione di eventuali lacune o antinomie presenti tra l'ordinamento italiano e quanto imposto dall'Europa, permetterà infine di suggerire le necessarie modifiche interpretative o legislative per conseguire un pieno adeguamento del nostro sistema ai dettami di fonte europea.
Il procedimento penale davanti al tribunale in composizione monocratica: aspetti problematici e soluzioni interpretative
Simone Lonati
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 216
Se sia più opportuno affidare la decisione giurisdizionale a un giudice collegiale o monocratico è un problema non nuovo e costituisce una vexata quaestio dibattuta fra gli studiosi del processo penale. La questione non è di quelle che comportano una definizione unica per tutti i tempi e per tutti i luoghi. Rilevano scelte di politica giudiziaria caratterizzate da un'intrinseca relatività sul piano storico e normativo, circostanza che impone di considerare ogni soluzione offerta come contingente. Se le argomentazioni addotte a sostegno della struttura giudicante unipersonale si pongono tutte sul piano dell'efficienza e della celerità processuale, quelle alla base della pluralità si radicano nell'indiscusso ruolo che il collegio ricopre per assicurare l'imparzialità del giudice e una maggiore affidabilità della decisione. Ovviamente si deve trattare di una collegialità autentica, che vede il contributo di tutti i giudici dell'organo giurisdizionale e il rispetto del principio di maggioranza. E, se è vero che in Costituzione non vi è un esplicito riferimento alla composizione pluripersonale del giudice, tuttavia, se si indaga sul senso della collegialità come garanzia, si scopre come, in realtà, il Costituente abbia considerato la stessa un valore inquadrabile nel sistema delle garanzie cui il legislatore ordinario deve attenersi per disciplinare la composizione dell'organo giudiziario. L'assenza dell'udienza preliminare nei procedimenti innescati dalla citazione diretta a giudizio davanti al tribunale monocratico, poi, oltre a non sembrare un fattore di effettivo snellimento dell' iter processuale, si rivela un'ulteriore perdita di tutela per l'imputato capace di esplicare i suoi effetti sui rapporti fra le parti nel corso delle indagini preliminari e fra queste e il giudice del dibattimento. Su questo sfondo il presente lavoro ripercorre la disciplina del procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, cercando di proporre alcune soluzioni interpretative agli aspetti più problematici.