Libri di Simone Corso
Il restare e l'andare
Simone Corso
Libro: Libro in brossura
editore: Affiori
anno edizione: 2025
pagine: 198
Bisognerebbe immaginare questa raccolta di racconti come una rampa di scale che conduce da un luogo a un altro di un solo, più grande, edificio. Sei storie, ma forse non è che sempre la stessa o, forse, nessuna in particolare. Ci si muove tra spazi, tempi e punti di vista accompagnati dai vari altri sé che siamo, che ci hanno preceduto o che potremmo essere. Come le scale di Escher, passare da una storia all’altra non significa progredire per arrivare a una meta, nessun finale è davvero importante. Importante è forse lo spostamento, l’andare dalla città alla cascina tra gli ulivi, dall’appartamentino olandese all’Atlantico, da Bologna a Malmö e fino a un altrove che è anche un qualcuno. O forse niente di tutto questo è rilevante e non bisognerebbe immaginare proprio nulla, ché poi, lo sappiamo, ognuno è autore del suo viaggio. E il viaggio esiste perché esiste il paesaggio, qualsiasi esso sia. Questi racconti sono un paesaggio.
Bestie incredule
Simone Corso
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 36
Nel 2020 scoppiò una grande pandemia. Gli uomini e le donne di tutto il mondo si ritrovarono dall’oggi al domani a dover prendere confidenza con nuove leggi, nuovi oggetti, nuove abitudini, per cercare di dare una regola all’inaspettato, per provare a contenere e dominare qualcosa che mutava al di fuori del loro controllo. È già Storia. È già mito. È già accaduto quando Susanne decide di raccontare di quei giorni che ricostruisce dai racconti dei suoi cari. Giorni che lei non ha mai vissuto, ma che hanno trasformato il mondo per sempre. In meglio? In peggio? Non ce lo dice, ma parlando da quell’altrove che è il nostro futuro ci lascia in dono l’onere e l’onore di dare forma al domani, al mondo che lei già sta abitando.
Casca il vento
Simone Corso
Libro: Libro in brossura
editore: Giambra Editori
anno edizione: 2020
pagine: 78
Il vento esiste perché soffia. E soffiando porta con sé tutto ciò che ognuno di noi ha lasciato andare: fiato, polvere, ricordi, parole; come se il vento fosse una grande placenta che conserva al suo interno tutto ciò che nel mondo non ha più posto. Ma quando il soffio si esaurisce il vento casca, non esiste più, e così tutto ciò che viveva sospeso nel suo turbinare torna sulla terra a cercare asilo. "Casca il vento" è una parte di una storia caduta in mezzo a noi per farsi raccontare. Non ha un inizio se non nel vento, né una fine se non nel suo soffiare. Esito del progetto di ricerca teatrale "Il deserto e la fortezza", è un racconto nato all'ombra della Rocca Salvatesta, tra le "vaelle" dell'antico borgo di Novara di Sicilia. È la storia di chi parte e quella di chi rimane. È la storia di un popolo che impara a fare i conti con ciò che ha perduto e con ciò che deve custodire per il futuro. È una storia per chi crede che la speranza non sia un fantasma che infesta i pensieri e le notti di preoccupazioni, ma qualcosa di vivo di cui bisogna imparare a prendersi cura.