Libri di Silvia Dai Pra'
I giudizi sospesi
Silvia Dai Pra'
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 492
I Giovannetti sono una famiglia felice. O forse lo sembrano soltanto? Si sa, a volte l'apparente felicità è direttamente proporzionale alla quantità di polvere accumulata sotto il tappeto. Il padre Mauro insegna storia e filosofia: brillante e bello come un attore, è la leggenda del liceo locale. La madre Angela è professoressa di arte alle medie, ama il suo lavoro, ma ancora di più i figli e il marito. Perla è una fuoriclasse, bravissima a scuola, responsabile: matura, da sempre; Felix è il fratello minore, affettuoso e intelligente, un po' imbranato, da sempre offuscato dalla luce accecante della sorella. Tutti si aspettano grandi cose da Perla. Ma da quando si è fidanzata con un certo James, un ragazzo più grande su cui circolano brutte voci – un violento, un bugiardo – è cambiata: insofferente, sarcastica, nulla le interessa più. Potrebbe essere una semplice crisi adolescenziale, la sana ribellione di una ragazza che non ha mai dato problemi, ma l'origine del suo malessere si rivelerà ben più radicale e implicata con il lato oscuro della famiglia in cui è cresciuta: i compromessi, le rinunce, le ipocrisie che fino a quel momento erano sembrate accettabili si riveleranno velenose, infestanti. Felix, "il figlio sbagliato", ironico, intelligente e defilato, è l'osservatore ideale, ed è dalla sua voce apparentemente disillusa ma in realtà disarmata e struggente che ci viene raccontata tutta la storia. I giudizi sospesi mette in scena venticinque anni della storia di una famiglia, indagata nelle sue dinamiche più autentiche e nascoste.
Senza salutare nessuno. Un ritorno in Istria
Silvia Dai Pra'
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 159
L'Istria è un luogo meraviglioso per passarci le vacanze. Piccoli paesi tranquilli, case da affittare, spesso con una piscina appena costruita. E il mare vicino, sempre visibile anche dai colli. Ma Silvia a Santa Domenica di Albona non è andata per la spiaggia a due passi o per la rakija che tutti ti offrono. Ci è andata per scoprire la verità su un segreto che ha sempre gravato sulla sua famiglia: perché il bisnonno Romeo Martini, nato Martincich, è finito nella foiba di Vines? Perché la nonna, i suoi fratelli e sua madre se ne sono andati una mattina di novembre del 1943? Comincia così un'indagine durata due anni, tra archivi perlopiù andati distrutti, lettere strappate, vecchie fotografie, mail spedite a tutti gli angoli del mondo che raramente hanno avuto risposta. Il risultato è questo libro, coraggioso e al tempo stesso ironico e lieve, che, mentre prova a riportare alla luce le vicende e il destino di una famiglia, affronta il tema delle conseguenze, per generazioni, della violenza subita e delle sofferenze, delle amnesie e dei silenzi necessari per continuare a vivere.
Quelli che però è lo stesso
Silvia Dai Pra'
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 161
"La preside mi manda a chiamare l'ultimo giorno di marzo, mentre il sole e il cielo di un azzurro invadente promettono una primavera difficile, almeno lì, nelle classi; mi manda a chiamare dopo che ho consegnato i temi e assegnato i compiti per le vacanze, e ho visto i ragazzi infilare i libri di Pasolini e di Cassola, di Conrad e della Morante negli zaini con sopra scritto Lazio merda o Manila + Braian, dopo che ho sentito Sheila canticchiare De André e non Gigi D'Alessio; mi manda a chiamare dopo che la bidelJa è passata per dire "via, si liberino i buoi! ", e dall'espressione capisco subito che non mi dirà quel "brava" che mi aspetto". Una trentenne che mai avrebbe pensato di fare l'insegnante, un professionale della periferia romana, adolescenti sentimentali, giovani fascisti, adulti iracondi, professori sull'orlo dell'abisso: tre trimestri nello sfascio della scuola italiana.
La bambina felice
Silvia Dai Pra'
Libro: Copertina morbida
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2007
pagine: 201
Comicità e dramma, ironia e umanità, fascinazione e disincanto si rincorrono e si fondono in questo romanzo d'esordio complesso e articolato Una madre e due figlie - abbandonate dal marito e rispettivo padre dopo che lui le ha costrette, quasi per un capriccio, a trasferirsi da Parma a Massa - affrontano la loro vita da "donne sole" riversandovi speranze e frustrazioni diverse, a seconda delle età: Elena, che si ammazza di lavoro per mantenere le figlie e che vede progressivamente annullato ogni spazio di vita propria; Giulia, che sconta tra bulimia e anoressia l'eclissi della figura paterna e il rapporto con una bellezza non accettata; Simona, la "bambina felice" del titolo, che vive il passaggio dall'infanzia all'adolescenza con un disadattamento strisciante, ma anche con un coraggio leonino. È un ritratto familiare contraddittorio, ma anche uno spaccato storico dei nostri anni Ottanta e di quei mutamenti di civiltà di cui viviamo ancora oggi gli effetti.