Libri di Sergio Roda
Storia romana. Roma dallo stato-città all'impero senza fine
Sergio Roda, Silvia Giorcelli, Andrea Pellizzari
Libro: Libro in brossura
editore: Edises
anno edizione: 2015
pagine: 480
Il volume propone in forma chiara ed accessibile un'esperienza storica più che millenaria, la più importante nella lunga durata del mondo occidentale (la storia di Roma dal VIII sec. a.C. al VI sec. d.C.), cercando di farne cogliere gli aspetti determinanti, senza eccesso di erudizione ma senza alcun cedimento dal doveroso rigore scientifico. L'aspetto più innovativo del lavoro è stato quello di far comprendere come la vicenda dello stato Romano nella sua scansione di 13/14 secoli abbia influito prepotentemente e abbia condizionato la storia successiva dell'Occidente e del Vicino Oriente fino ad oggi, come intendono dimostrare le numerose schede esemplificative che, all'interno dei capitoli, mostrano su tematiche molteplici e svariate il dialogo perdurante tra mondo romano e mondo contemporaneo. L'esposizione è corredata da box di approfondimento ricavati da fonti antiche o dalla storiografia moderna, cartine geografiche, da tavole cronologiche in calce a ciascun capitolo e da schede finali di confronto tra mondo romano e mondo contemporaneo.
Profilo di storia romana. Dalle origini alla caduta dell'Impero d'Occidente
Sergio Roda
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 180
Il libro di Giorgio Roda è un'introduzione alla storia romana attenta sia alle vicende politche e istituzionali che alla realtà sociale, economica e culturale.
Sul treno per Koge
Sergio Roda
Libro: Libro rilegato
editore: LietoColle
anno edizione: 2007
pagine: 24
Mitologie dell'impero. Memoria dell'antico e comprensione del presente
Sergio Roda
Libro
editore: CELID
anno edizione: 2014
pagine: 292
Il volume affronta le varie "mitologie dell'impero romano" emerse dal dibattito contemporaneo: la presunta tolleranza religiosa e politica di Roma, l'unità culturale dell'impero, la sua dimensione multietnica, le modalità dell'integrazione e della cattura del consenso, la sua evoluzione in senso unipolare, la sua lunga durata e i motivi che ne determinarono la caduta. Dall'analisi delle dichiarazioni e degli scritti di autorevoli storici, politologi, giornalisti, studiosi e cultori di varie discipline, si scopre che la tradizione è stata usata, strumentalizzata e in alcuni casi anche inventata per giustificare iniziative imperialistiche, difendere assetti governativi e proporre modelli culturali e comportamentali di volta in volta funzionali a determinate élites o a determinati assetti sociopolitici o socioculturali. Rivolto in particolare agli studenti universitari e agli studiosi di storia romana ma anche delle epoche successive fino alla contemporaneità, il volume offre una lettura di grande interesse pure a tutti coloro che amano approfondire le questioni storiche, specie nelle loro dinamiche di lunga durata e nel loro rapporto con l'attualità.