Libri di Sebastiano Arcoraci
Rosso in Sicilia. Le nobili gesta di un Barone
Sebastiano Arcoraci
Libro: Libro in brossura
editore: Lombardo Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 216
Una bella e triste storia di 'sassineria in Sicilia. Peppino e i suoi compagni
Sebastiano Arcoraci
Libro: Copertina morbida
editore: Lombardo Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 128
Triangolo omicida. Ossessione criminale
Sebastiano Arcoraci
Libro: Copertina morbida
editore: Lombardo Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 184
Omicidio massone
Sebastiano Arcoraci
Libro: Libro in brossura
editore: Imprimenda
anno edizione: 2020
pagine: 118
Mafia light. Storia di malacarne
Sebastiano Arcoraci
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2019
pagine: 132
È la storia di Nino Cusumano, giovane di belle speranze che come molti suoi coetanei decide di lasciare la Sicilia e partire verso il Nord del Bel Paese in cerca di riscatto sociale Il protagonista lascerà? la sua amata-odiata Isola, infettata da quella che lui chiama "Mafia light", poco visibile anche per il protagonista, immerso in quella cultura, che inizialmente la sottovaluta. La storia di Nino si svolge nell'arco di vent'anni, tra il Nord e il Sud della Penisola, tra Padova, Bologna e Milazzo, mostrando un'Italia che sta cambiando nei costumi, nella cultura, nelle relazioni sociali, e nella quale una intera generazione si è formata, in mezzo ad alti ideali, lotte di popolo, sindacati, e forme di violenza più o meno evidenti. Nino però, sarà messo a dura prova rischiando addirittura la vita dei suoi familiari e la propria, e scoprendo sulla propria pelle che la mafia non è mai stata "Light".
Testimone a latere. Accadde all'improvviso
Sebastiano Arcoraci
Libro
editore: Il Torchio (Padova)
anno edizione: 2017
Cronaca di un funerale in Sicilia
Sebastiano Arcoraci
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2015
pagine: 96
"La terra sicula di Sebastiano Arcoraci è un concentrato di stupori, tremori, sapori, emozioni lattiginose, tentazioni adolescenziali, paure ataviche, spremiture emotive, circonlocuzioni verbali, sventagliate profumate di meraviglie cuciniere. Figli liminali tra la terra e il mare, i suoi ricordi si dipanano alla riscossa tra Milazzo, Bologna e Padova in un susseguirsi di commozione, eccitazione, repidazione, momento e turbamento, un mix che dà il senso stilistico del suo scrivere veloce, inzuppato di quell'universo locale abitato da fimmine e masculi, il Milo e la Maria Tindara per intenderci, e tutti gli altri attori-spettatori, che vanno ad abitare e costruire, con il loro esistere, l'umano sentire." (dalla prefazione di Federica Cappellato)