Libri di Sara Pisano

Bellissima e scritta benissimo, priva di errori, con un lessico e una metrica che cambia di volta in volta e non annoia il lettore, questa silloge poetica in cui l'autrice abilmente e in modo leggero ma profondo affronta e racconta i temi della vita, parlando di se stessa e delle sue emozioni parla in realtà di una vita comune a tutti fatta di sogni, emozioni, rimpianti, amori fugaci e amori mai dimenticati, amori odiati e amori mai finiti o finiti male, ma parla anche di attese, di gioie, di nascite e morti, di stagioni che la colpiscono con il loro mutevole passare, parla di guerra e di morte, di cattiveria e di prepotenza, di amicizia e di legami indissolubili, di amore senza fine per un genitore, per un figlio che può amarti e odiarti ma sarà sempre parte di te e di un amore materno che è rifugio, forza sicurezza e completezza. Una silloge completa, molto ben scritta, alterna versi brevi e diretti a versi più lunghi in cui l'immaginazione incalza e la fa da padrona, parla di passione consumata e sognata alle luci dell'alba e di sentimenti forti che restano per sempre nel cuore e nelle ossa. Un bellissimo e delicato lavoro, piacevolissimo da leggere.

“Racconta le mie storie e tutto andrà per il meglio!”. Questa è la proposizione magica e alquanto insolita che fa da cornice ai due racconti animalisti contenuti in questo libro. Il silenzio potrebbe accentuare le avversità della fortuna. Per salvare i protagonisti, occorre dunque impugnare la penna e narrare. Solo così il principe moderno riacquisterà il suo status, il signor Riccio non avrà più timore dei pirati della strada e l’orso bianco Polo resisterà all’estinzione. Come in tutte le favole che si rispettano, anche qui sono gli animali a insegnarci qualcosa: il valore di azioni responsabili e il rispetto della natura e dell’ambiente.

Il progetto fa uso di un materiale inedito e di rilevanza nello studio della popolazione pontina. La ricca documentazione, ritrovata con capillare lavoro di archivio presso il Museo della Terra Pontina di Latina, consente di ricostruire, in ogni sua fase, il processo demografico che ha portato alla trasformazione e colonizzazione dell'Agro Pontino. Lo studio si concentra sui territori a Sud, in particolare, i Borghi Vodice, Hermada e Montenero, ovvero le zone appartenenti ai Comuni di Sabaudia, Pontinia, Terracina e San Felice. L'originalità del progetto deriva da una visione inedita a carattere demografico-sociale di una realtà, altrimenti solo approssimativamente considerata e mai scientificamente riscontrata, quale l'insediamento della popolazione pontina e della sua storia all'alba degli Anni '30.