Libri di Sandro Bilei
Il colore del fiume d'inverno
Sandro Bilei
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Heimat
anno edizione: 2016
pagine: 192
Antonio ha una vita davanti a sé, già definita e programmata: sarà un viaggio di lavoro a farla crollare dalle fondamenta. Egli scoprirà che la leggenda aurea del Risorgimento, così come era stata tramandata a lui e a tutti gli italiani della sua epoca, era in gran parte falsa, frutto di un totale stravolgimento della realtà dei fatti. La sua coscienza di sincero patriota ne rimarrà ferita, ma nuove prospettive gli si apriranno davanti. Incontrerà un protagonista della Storia, anzi uno sconfitto, uno che la Storia, scritta dai vincitori, aveva messo all'angolo e coperto di infamia; ne sarà conquistato e per lui nulla sarà più come prima. Antonio conoscerà il primo vero amore della sua vita, una donna speciale che lo aiuterà a guardare dentro di sé, oltre i limiti della sua crisi presente, oltre le secche dei suoi pregiudizi e i retaggi della sua educazione borghese. Con grande fatica inizierà il suo difficile cammino verso una inusitata consapevolezza, mentre l'Ottocento declina e un nuovo, inquieto secolo già sta bussando alle porte.
La morte di Vercingetorige
Sandro Bilei
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2012
pagine: 540
La ruota si volve: ritorna al punto d'inizio. La partenza e l'arrivo sono un unico punto. Vercingetorige perde la vita, ma non invano; la sua vita passerà ad un altro uomo. L'amore se ne era andato; l'amore ritorna. Sarà un amore affatto diverso. Dove prima era univoco, adesso è doppio; ma rimane sempre amore. Passano le civiltà e i popoli, ma il cuore dell'uomo è fermo, anzi gira vorticosamente attorno a se stesso. Il movimento circolare è quello che dà senso. La linea dritta va oltre l'orizzonte a raggiungere il niente. Questa vicenda si svolge in un preciso anno, il 46 a. C., l'anno nel quale, a Roma, alla fine di settembre, viene giustiziato Vercingetorige. La sua sconfitta, avvenuta sei anni prima, aveva costituito il trampolino di lancio per Cesare, che diverrà, in assoluto, l'uomo più potente di Roma. La sua vita "migrerà" verso un altro uomo, Arrius, un uomo non più giovane, destinato da sempre alla solitudine e all'infelicità.