Libri di Sam Stourdzé
Chromotherapia. The Feel-Good Color Photography
Libro: Libro rilegato
editore: Damiani
anno edizione: 2025
pagine: 192
'Chromotherapia. The Feel-Good Color Photography' offre un autentico sollievo dal mondo in bianco e nero. Spesso sottovalutata e non sempre presa sul serio, la fotografia a colori ha comunque permesso agli artisti di impugnare le loro tavolozze e "dipingere." Molti di loro si sono liberati dallo status documentaristico del mezzo per esplorare le radici comuni tra immagine e immaginario, flirtando con i mondi del Surrealismo e della Pop Art. Il celebre artista visivo e curatore italiano Maurizio Cattelan e il curatore Sam Stourdzé propongono una rilettura della storia della fotografia a colori dal XX al XXI secolo, attraverso le opere di oltre 20 artisti che ci accompagnano in mondi vibranti e aciduli. Concedetevi un viaggio tra il giallo solare, l'azzurro brillante, il rosso intenso, l'arancione vivace e molto altro, direttamente dagli obiettivi dei più grandi nomi della fotografia a colori. Tra gli artisti inclusi: Yevonde Middleton, Harold Edgerton, Erwin Blumenfeld, Walter Chandoha, William Wegman, Hiro, Guy Bourdin, Alex Prager, Juno Calypso, Adrienne Raquel, Miles Aldridge, Ouka Leele, Hassan Hajjaj, Ruth Ossai, Pierre et Gilles, Sandy Skoglund, Martin Parr, Arnold Odermatt, 'Toiletpaper'.
Ecco
Laura Cherubini, Sam Stourdzé
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 288
Ogni anno a Villa Medici si forma una comunità provvisoria, effimera, che in molti casi non si conosceva, che poi tornerà a disperdersi, ma che vive qui un periodo fertile, felice e incantato in un territorio magico in cui si sposano in perfetta armonia natura e cultura, giardino e architettura. Questo incanto si è mantenuto nonostante l’assedio dei veleni cittadini che circondano la Villa, l’aveva notato Hans Obrist, quando lavoravamo qui ormai oltre venti anni fa. Questa comunità è fatta di artisti e intellettuali che lavorano con diverse discipline, che utilizzano tutti i linguaggi della creatività, che hanno in molti casi provenienze diverse. L’incontro (e a volte anche lo scontro, sempre positivo) delle differenze e delle divergenze si rivela sempre produttivo e genera fatti nuovi e diversi. Quest’anno in particolare i pensionnaires, oltre a lavorare ai propri progetti (a volti legandoli alla Villa o alla città, a volte seguendo un proprio fi lo non direttamente a esse collegato) hanno creato qualcosa insieme, hanno utilizzato le variegate competenze per costruire qualcosa e realizzare un prodotto comune, qualcosa di condiviso e corale: una rivista.