Libri di Salvo Iacopino
Cromìe
Augusta Tomassini
Libro: Libro in brossura
editore: Pegasus Edition
anno edizione: 2022
pagine: 106
"Con la pubblicazione di Cromìe, Augusta Tomassini dà alle stampe la sua ottava raccolta poetica. Ho già avuto modo di notare, parlando della sua poesia in generale, quanto essa sia prioritariamente manifestazione di un genuino sentimento d’amore per la vita. Un sentimento autentico, espresso in maniera naturale e immediata, poco interessata agli aspetti formali, quali il ritmo, le figure, il suono delle parole… Nella costruzione sintattica dei suoi testi prevale l’uso della paratassi, mentre sul piano lessicale invano cercheremmo nelle sue poesie i bossi i ligustri o gli acanti dei “poeti laureati”. Non ci sono arcaismi o termini aulici: il suo linguaggio, dal tono lievemente prosastico, è semplice e non ricercato, a tratti quasi colloquiale. Al di là poi delle tecniche poetiche e della forma, la poesia della Tomassini è una poesia di sentimento, non di pensiero. Augusta guarda le cose del mondo con genuino e profondo sentimento di partecipazione e quel suo sguardo entra spontaneamente, quasi senza mediazioni intellettualistiche e formali, nelle sue poesie." (dall'introduzione di Salvo Iacopino)
Frastorni
Salvo Iacopino
Libro: Copertina morbida
editore: Pegasus Edition
anno edizione: 2018
pagine: 100
Il cielo sull'asfalto e altre poesie
Salvo Iacopino
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2023
pagine: 112
"La poesia è una lettura complessa, profonda, giustamente di lingua preziosa, alta, ritmata, melodica. Nei testi di Salvo Iacopino c'è il tempo, la cadenza, il ritmo. La lingua canta. Canta il dolore dell'autocoscienza, la ricerca di identità; canta l'amore, la meditazione sulla morte e la riflessione sull'uomo del nostro tempo. Egli è un cantore, un musicista, un percussionista di versi. La parola poetica non è parola, è carne, respiro, sospensione. Nei versi di Iacopino c’è tutto questo. C'è l'epica, il tragico, il dolore antico della vita, del fato, questo è il suo grande registro. Versi avvolgenti, profondi. Poesia che come certa musica si assorbe nell'assiduità." (dalla postfazione di Rocco Cento). Presentazione di Gianni Longo.