Libri di Salvatore Niffoi
L'amica delle lucertole
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2025
pagine: 144
Remedia, vent’anni, bella come una statua, intelligente e risoluta, torna dopo molti anni al paese natale in Sardegna, Corunas, “duemilacinquecento anime sparpagliate a caso dalla malasorte”. La ragazza vuole scoprire la verità sulle proprie origini: suo padre, in punto di morte, le ha confessato che la madre Celestina Bonosia è morta suicida e lei potrebbe essere figlia del pittore Menelau Lughentis, un anarchico spagnolo scappato dalla dittatura di Franco nell’entroterra sardo insieme alla moglie Teresa, la maestra di musica che ha portato la passione per la lirica in paese. A Corunas, Remedia ritrova anche Milzino, il figlio di Menelau con cui era cresciuta da bambina: ora finalmente potranno esplorare il legame fortissimo che da sempre li unisce. Nonostante il torpore che sembra accomunare il paese e i suoi abitanti, ciascuno di essi ha un conto in sospeso con il mistero della vita, nella loro memoria si agitano ombre oscure e pericolose che lo sguardo di Remedia è destinato a risvegliare. In una terra dimenticata dal tempo, popolata da maghi, reietti, fantasmi e peccati, Salvatore Niffoi firma un romanzo sul coraggio di inseguire fino in fondo l’amore, e sul dolore che questa libertà, inevitabilmente, porta con sé.
Il venditore di metafore
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2019
pagine: 176
“Il venditore di metafore”, Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu è il personaggio principale del romanzo di Salvatore Niffoi. Eccolo che si toglie la berritta, si fa il segno della croce, sale su uno scrannetto di sughero e comincia a raccontare. E quali storie ci racconta Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu? Quella di un becchino che sta per andare in pensione e il suo ultimo lavoro è il completamento del suo primo: dopo quarant’anni deve sfossare i corpi di due vecchi sposi che si erano molto amati ed erano morti insieme, abbracciati. Scava, scava ma non li trova… E quella di Juvanna Gravegliu, fiore del fango con la paura dei topi, e di Tziu Ascanio Imbonora, che da contadino volle farsi pastore, e di Aloino Conca ‘e Tavedda, inventore della “macchina cancellapeccati”… Ormai viviamo in un mondo di storie, di racconti, di fiction o, come si dice sempre più spesso, di narrazione. Viviamo in un mondo in cui tutto è narrazione. Ma se tutto è narrazione significa che, in fondo, non lo è più niente. Questa idea di narrazione continua e pervasiva ha qualcosa di finto, di artificiale. Se vogliamo ritornare a sentire il gusto autentico del racconto, il sapore incantato di quando le storie non erano come un’aria diffusa ma, veramente, servivano ad alleviare un peso insostenibile, quello della fatica di vivere, vale la pena raccogliere l’invito di Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu, il “venditore di metafore”, e lasciarsi guidare dalla sua voce. Eccolo che è arrivato in piazza e promette avventure: “storie per grandi e piccini, mille storie in una sola, tutto il mondo in punta di parola!”. Non si può negare che la Sardegna di Niffoi sia una terra amata, odiata, indagata e restituita in una sontuosa mescolanza linguistica. Allo stesso tempo non si può negare che l’isola sia, per lui, un microcosmo, un laboratorio dell’intera umanità, nel quale, come mosto, le passioni e le parole fermentano, ribollono e rendono ebbri. Per capire fin dove si possono spingere il bene e il male. Per smemorarsi. E per trovare la forza di continuare a vivere.
Le donne di Orolè
Salvatore Niffoi
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 180
Nel cimitero di Chirilai del paese di Orolé, da tempi sconosciuti, c'è un tombino chiuso con una lapide senza nome. Nessuno ha mai avuto il coraggio di aprirlo. Lì sotto c'è interrato il demonio, come gridano i bambini quando ci passano davanti? O c'è davvero sepolto l'arcangelo Gabriele, come si tramandano di padre in figlio i becchini del paese? L'identità dell'ospite - o degli ospiti, come invece dicono altri ancora - tiene legate a doppio filo due donne, Isoppa e Sidora, in una storia che si dipana per più di mezzo secolo. Entrambe si troveranno a dover espiare la colpa di essere nate a Orolé, una terra maledetta di «molti funerali e pochi battesimi», di disamistadi e affetti scempiati, di sogni spezzati. Isoppa Licanza, figlia di banditi, ribelle e analfabeta, che scopre cos'è la passione vera, ma solo per un giorno di pioggia, con un ragazzo venuto dal continente. E Sidora Puntera, giovane vedova vittima dell'amore cieco di Bore Crapittu, ragioniere timido, impacciato, e nondimeno freddo e spietato calcolatore: un amore efferato, pronto a tutto, fermentato per anni come un nepente liquoroso che inebria e rende folli. E che andrà incontro a una raccapricciante vendetta. Coraggiose, ferine, straziate. Salvatore Niffoi questa volta ci racconta la vicenda di due donne forti, due «balentes» che mandano in pezzi la loro vita nel tentativo di ricomporre, o disperdere, il mosaico crudele della propria esistenza. E con il fascino della sua lingua materica, potente e suggestiva mette in scena un dramma di espiazione ed estinzione, una lotta feroce per trasformare il proprio dolore in speranza, la disperazione in oblio.
Il collezionista di specchi
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 160
Sardegna, secondo dopoguerra. Il piccolo Bertinu Muscari ha il terrore degli specchi, ereditato dal nonno che ha sempre evitato di specchiarsi. Soltanto in punto di morte l’uomo chiede al nipote di porgergli uno specchio per la prima e ultima volta, perché “la morte si sconfigge solo guardandola in faccia”. Nonno Boelle, detto Berritta per via del cappello che non si leva mai, lascia così a Bertinu una paura incontrollabile degli specchi, per la quale il ragazzo diventa lo zimbello del paese, impegnato com’è a evitare di incrociare il minimo riflesso del proprio viso. Ci vorranno le arti misteriose di tzia Pasca per fargli scoprire che ogni volta che si specchia può sognarsi diverso, in un’altra vita. Da quel momento Bertinu, che impara il mestiere del cavatore fino a diventare un’artista della pietra, gli specchi li compra, li ruba, li scambia, sperando di trovare quello giusto che gli riveli qualcosa di sé, mentre vive tutte le storie che riesce a immaginare. Con una prosa magica, immersa in una Sardegna senza tempo, "Il collezionista di specchi" è un romanzo toccante, umano come i personaggi che lo animano, tra legami ritrovati, famiglie felici senza saperlo, amori violenti e appassionati, matti, sconfitti, emarginati, assassini, sogni e vendette. Una storia in cui le parole aiutano a ricordare qualcosa che vorrebbe farsi dimenticare.
La vedova scalza
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 182
L'autore di "La leggenda di Redenta Tiria" narra la storia di un amore che vive al di là della morte e di una feroce vendetta. Sin dalla prima pagina il lettore si trova immerso in un mondo arcaico e crudele, quello della Barbagia fra le due guerre. È qui che Mintonia e Micheddu si conoscono e si amano con la necessità prepotente ed esclusiva che è propria degli amori infantili. E continueranno ad amarsi anche quando Micheddu dovrà darsi alla macchia, anche quando Mintonia, "femmina malasortata", dovrà vederlo solo di nascosto e passare ore di angoscia a pensarlo braccato.
La vedova scalza
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 182
Un racconto scritto a caldo per non dimenticare e per attutire il dolore, impregnato di amore e spirito di vendetta, in bilico tra realismo e magia, che ci scaglia nel mondo, arcaico e feroce, della Barbagia fra le due guerre.
Ritorno a Baraule
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 199
Ma perché mai, dopo tanti anni passati in continente, Carmine Pullana era tornato al paese? Per scoprire, innanzitutto, che cosa era successo la notte in cui negli stagni davanti a Baraule era stato trovato il corpo straziato di Sidora Molas e nella rete di Martine Ragas, noto Polifemo, era rimasta impigliata "quella cosa informe che sembrava un coniglio scuoiato, una spugna rossa inzuppata di sangue", e invece era un neonato...
L'ultimo inverno
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2007
pagine: 208
A Pirocha, come in tutta l'isola di Degnasàr e come nell'intero pianeta, non piove più da molti mesi. I pozzi gorgogliano ultimi lamenti, i fiumi espongono scheletri di sassi bianchi, i mari iniziano ad evaporare. In questo mondo riarso la vita resta sospesa sotto un sole implacabile. Persino Filò, prostituta-intellettuale di Pirocha, che su questo Dio distratto e sordo alle suppliche ha maturato una teoria tutta sua, resta senza lavoro. Poi, un giorno, la pioggia spezza la maledizione. Un'euforia matta prende tutti, restituiti alla vita. Però è un preludio di diluvio: peggio dello scampato deserto. Cinque donne, le prescelte visitate dal colombaccio messaggero, Filò in testa, attraverseranno lo sconquasso, temendo l'ultimo inverno del mondo, per trovare rifugio nel monastero cistercense di Taladdari, abbandonato e solitario sulla montagna, ma già covo di banditi sanguinari. Attenderanno una primavera che fiorisca dal fango, e sarà forse un'altra infanzia del mondo. Con un problema: la procreazione della specie, e chissà se a valle non si trovi una possibilità: un Adamo sopravvissuto al cataclisma.
Collodoro
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2008
pagine: 291
Ne ha sempre avuti parecchi di guai, Antoni Sarmentu. Prima e dopo quel terribile giorno di settembre in cui salì al santuario della Madonna di Gonare a chiederle la grazia di trovare un marito per la figlia e di fermare il tumore che gli stava consumando la moglie. D'improvviso, al momento della comunione, cominciarono a cadere chicchi di grandine grossi come ghiande, e un fulmine penetrò nella chiesa e colpì proprio lui, Antoni, riducendolo come "uno stoppino bruciato" e lasciandogli, al posto della filigrana dorata della catenina di battesimo, "un sottile ricamo alla base del collo". Da quel giorno a Oropische tutti lo chiamarono Collodoro. Ma il fulmine (o forse la Madonna stessa) gli aveva lasciato un altro dono, più inquietante e più segreto: il temibile potere di guardare dentro la testa della gente, e di vedere i loro peccati. A cominciare da quelli del parroco, don Basiliu, che di tutti i peccatori del paese era il più abietto e il più infido. Ma il giorno di Ferragosto, ventiquattr'ore prima dell'esproprio delle terre di Monte Piludu, l'intero paese si metterà in marcia contro funzionari, carabinieri, speculatori. E sarà una battaglia memorabile.
L'ultimo inverno
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2008
Alle sponde del fiume Tapiceddu la vita scorre lenta. Da mesi ormai non piove e le giornate degli abitanti di Pirocha si alternano immutate fra i bollori di un caldo imbalsamante. Tutto si arresta: cerimonie, spettacoli, amori, tradimenti, sono solo ricordi sbiaditi. Un giorno, le preghiere rivolte a un Dio inclemente o forse distratto, si rivelano fruttuose. Ma l'inquietante messaggio di un colombaccio è presagio di nuovi subbugli.
Il pane di Abele
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 168
"Vrades pro sempere!", fratelli per sempre: questo si giurano Zosimo e Nemesio il giorno in cui quest'ultimo lascia il paesino di Crapiles per andare a iscriversi all'università. Zosimo, che a Crapiles ci è nato, rimarrà a fare il pastore: come suo padre, come il padre di suo padre. Sebbene così diversi, i due ragazzi sono stati amici dal giorno in cui la famiglia di Nemesio è arrivata in paese dal "continente". Da quel momento sono stati inseparabili: Zosimo ha portato Nemesio a casa sua, dove lo hanno accolto come un figlio, gli ha insegnato a mangiare formaggio di pecora con il pane crasau, e a cercare nei boschi i nidi dei colombacci. Nessun dubbio, nessun sospetto, nessun cattivo pensiero può scalfire nell'animo puro di Zosimo l'amore per l'amico. Così come nessuna malalingua potrebbe gettare un'ombra su quello per la bella Columba, di cui fin da piccolo è innamorato e che sta per diventare sua moglie. Dopo la partenza di Nemesio le loro strade si divideranno, ma solo per tornare a incrociarsi molti anni dopo: e allora, cadute le maschere, scoppierà il dramma. In questo romanzo Niffoi racconta con mano sicura una vicenda di amore e di amicizia che conferma le sue straordinarie doti di narratore di storie, anzi, di vero e proprio cantastorie: uno di quelli ancora capaci di incantarci con una fantasia lussureggiante - e con la musica di una lingua potentemente suggestiva.
Paraìnas. Detti e parole di Barbagia
Salvatore Niffoi
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 82
Il mondo eccessivo, feroce e comico dei modi di dire barbaricini.