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Libri di Rolando Damiani

Barbarie e civiltà nella concezione di Leopardi

Barbarie e civiltà nella concezione di Leopardi

Rolando Damiani

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 150

Nel proprio “sistema” Leopardi ricorse spesso a concetti basilari stabiliti in antinomie, come l’opposizione tra barbarie e civiltà, richiamata o sottesa quando si esprimeva in prosa o in versi su epoche storiche, quali il Medioevo e il Rinascimento, o forme di governo o eventi politici nello spirito del suo tempo, come la Rivoluzione francese e i primi moti liberali. Con la grazia di un lirico capace di afflati metafisici, pari in lui a un acume critico trafiggente, sapeva essere in politicis e nella valutazione dei mai estinti “errori popolari” un fi ero polemista e un “malpensante” per autodefinizione. Questo libro indaga da otto prospettive, ordinate in capitoli, il contrasto e il confronto tra barbarie e civiltà nella varia interpretazione di Leopardi. Inalterabile è il suo postulato del modello classico generato dall’unione di logos e immaginazione: così avvenne per mimesi nel Rinascimento. Nei tempi moderni del disincanto, l’antidoto alla barbarie non è la civiltà che razionalizza del tutto la vita, ma quella in cui sia concesso a molti, come all’élite della “società stretta”, di rendere l’esistenza, esposta al continuo incremento dei saperi, una forma estetica piacevole e il meno possibile dolorosa.
14,00

Da Leopardi ad Artaud. Una costellazione di letteratura assoluta

Da Leopardi ad Artaud. Una costellazione di letteratura assoluta

Rolando Damiani

Libro: Libro in brossura

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2021

pagine: 197

Se la letteratura assoluta è un sapere fondato in se stesso, che «si assimila alla ricerca di un assoluto» e ha un che di absolutum, sciolto dalla catena di errori popolari divenuti cultura e dall'annosa funzione di utilità sociale, questo volume esplora un possibile percorso lungo il quale si è manifestata in opere e poeti o scrittori che l'hanno incarnata, al tempo in cui essa è stata scoperta o si è palesata, tra la fine del Settecento e il presente. Nel titolo Rolando Damiani, studioso e biografo di Leopardi e curatore dell'edizione italiana degli scritti di Antonin Artaud nella sua clausura manicomiale, cercatori entrambi di assoluto e uomini a sé stanti, ha scelto queste due stelle come orientamento nell'osservazione spaziale di una costellazione che ha un'estrema varietà di punti luminosi o fonti di luce, per non dire corpi celesti. Nella mappa parziale qui tracciata in capitoli, il loro ordine è talora cronologico; tuttavia la sequenza e ugualmente la selezione degli autori vogliono ubbidire alla sola legge o forza di analogia, che nell'universo del pensabile sovrasta quella di gravità. Vi si trovano dunque grandezze affini ma disuguali se non opposte, Tolstoj e Irène Némirovsky, d'Annunzio nel dorato romitaggio finale e Comisso nell'avventura della Grande Guerra, René Daumal e Cioran, Etty Hillesum e Simone Weil, Parise e Ceronetti, Roberto Calasso teorico e scrittore di letteratura assoluta e Bobi Bazlen "scrittore di nessun libro", alle cui sparse pagine edite si può accostare la breve raccolta d'aforismi rielaborata per decenni e per «spirito di perfezione» da Georges Roditi, scrittore di un solo libro.
20,00

Scritti di Rodez

Scritti di Rodez

Antonin Artaud

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 379

Nel settembre del 1937 Antonin Artaud venne arrestato a Dublino, dov'era andato per restituire agli irlandesi il Bastone di San Patrizio. Espulso come «straniero indigente e indesiderabile», sbarcò la settimana dopo a Le Havre già in camicia di forza, pronto per marcire in manicomio a tempo indeterminato. Nel febbraio del 1943, grazie agli sforzi del poeta Robert Desnos, venne trasferito nel territorio di Vichy e assegnato all'istituto di Rodez, diretto da Gaston Ferdière - vecchio sodale dei surrealisti parigini, poeta dilettante, seguace dell'arteterapia, nonché pioniere della «terapia per convulsioni elettriche», ovvero l'elettroshock. A Rodez, dove rimase sino al maggio 1946, dopo anni di silenzio Artaud ricominciò a scrivere, soprattutto lettere: agli amici - Jean Paulhan, Roger Blin, André Gide, Arthur Adamov -, alla madre, ai medici che lo avevano in cura, in particolare il dottor Ferdière, suo salvatore e suo aguzzino. Sono pagine incandescenti, dove Artaud parla della fame, delle privazioni che è costretto a subire e degli orribili effetti di spossessamento e torpore causati dagli elettroshock, ma non solo: parla di mistiche e di santi, di teatro e di poesia, della Alice di Carroll e dei libri di Guénon, del rifiuto della sessualità in nome dell'aspirazione a un'assoluta castità e dell'«affatturamento» di cui si ritiene vittima, della famiglia mitica che si è costruito e dei demoni che lo martirizzano. E soprattutto rivendica il suo essere un poeta veggente che anela - ed è un anelito tutt'altro che delirante - a una verità metafisica.
32,00

L'ordine dei fati e altri argomenti della «religione» di Leopardi

L'ordine dei fati e altri argomenti della «religione» di Leopardi

Rolando Damiani

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2014

pagine: 144

In difesa di Leopardi, bersaglio a tre anni dalla morte di polemiche e accuse di empietà accoppiate alla gesuitica leggenda di un finale pentimento, l'amico Giordani testimoniò nel 1840 che "la sua religione, come la sua letteratura" era non sacrilega bensì "diversa" da quella dei suoi avversari. "L'ordine dei fati e altri argomenti della 'religione' di Leopardi" indaga tale diversità intorno alla quale si osteggiarono, anche per assoggettarla ai loro propositi, classicisti e romantici od opposte schiere confessionali e laiche. Dopo un lungo percorso di studi leopardiani (e una biografia del poeta che ha avuto echi all'estero) Rolando Damiani tratta con un taglio originale la questione, divenuta spesso una pietra d'inciampo per gli interpreti, dell'abbandono della dogmatica cattolica, preliminare nel giovane erudito recanatese, per una "conversione" non solo alla filosofia e alla poesia, ma anche a una sapienza vivificata da idee basilari della tradizione classica e cristiana. I capitoli del libro ne tracciano una mappa, indagando il potere del fato su dei e uomini, narrato come mito genesiaco nella "Storia del genere umano", o l'annuncio del "mondo nemico del bene" portato dal Cristo, al centro di due note del 1820-21 rifluite nella raccolta dei "Pensieri" allestita dal poeta sul finire della vita, o la sua inesausta esegesi della noia quale "vuoto dell'anima", o ancora il particolare culto della Luna instaurato in Canti e Operette quando ormai i culti svanivano.
18,00

Leopardi e il principio di inutilità

Leopardi e il principio di inutilità

Rolando Damiani

Libro

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2000

pagine: 128

12,00

Approssimazioni e distanze. Un decennio di letteratura

Approssimazioni e distanze. Un decennio di letteratura

Rolando Damiani

Libro

editore: Ladisa

anno edizione: 2000

pagine: 392

16,11

L'impero della ragione. Studi leopardiani

L'impero della ragione. Studi leopardiani

Rolando Damiani

Libro

editore: Longo Angelo

anno edizione: 1994

pagine: 208

16,00

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