Libri di Robert Irwin
La favolosa storia delle «Mille e una notte». I racconti di Shahrazad tra realtà, scoperta e invenzione
Robert Irwin
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 283
Il libro delle "Mille e una notte" è diventato nei secoli sinonimo di favoloso, di esotico e di misterioso. Tutti conoscono Shahrazad e la sua necessità di raccontare ogni notte una nuova storia al re pur di non farsi uccidere, ma in pochi sanno quando il libro è stato scritto o di cosa esattamente si compone. In quanti, per esempio, sanno che alcuni dei personaggi leggendan - Ali Babà, non meno di Simbad il marinaio - che si credono usciti da questo corpus nulla o quasi hanno a che fare con esso? E quanti sono coloro che, avendo letto da piccoli o da grandi quelle storie, sanno che la versione corrente proveniva dalla penna di un esimio arabista francese del Settecento, Antoine Galland, primo traduttore e al contempo "falsificatore" di quelle storie in Occidente? Ma quali sono, allora, le vere origini di questo antichissimo libro e dove ha visto la luce il primo manoscritto: ad Aleppo, al Cairo, o piuttosto a Calcutta? Quali e quanti sono gli autori che lo hanno composto, e quante le storie: mille, duecentottantadue, quasi trecento? In questa sorta di vademecum, uno dei massimi arabisti occidentali ricostruisce pezzo dopo pezzo le vicende di un libro in cui si intersecano i generi più disparati: dalla favola all'epica, dal racconto erotico alla commedia, dall'allegoria all'aneddoto.
Lumi dall'Oriente. L'orientalismo e i suoi nemici
Robert Irwin
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 351
Nell'ultimo ventennio, soprattutto in seguito all'opera di Edward Said e al suo libro "Orientalismo", gli studiosi dell'Oriente sono stati accusati di lavorare, più o meno consapevolmente, a sostegno della causa imperialista e del colonialismo occidentale. Una visione che ha appiattito su una dimensione geopolitica la ricchezza di un campo di ricerca animato sin dall'antichità greca, da una sete di conoscenza e da una attrazione verso popoli e civiltà percepiti come "altri" e capaci di una forza di seduzione irresistibile. Robert Irwin riscrive, la storia dell'attrazione verso Oriente, passando da Erodoto a Euripide, da Platone e Aristotele alla Scolastica al Rinascimento, dal secolo dei Lumi a quello delle industrie, fino ad arrivare alle dispute del presente. E questa nuova storia tocca gli ambiti più diversi del sapere: letteratura, religione, filologia, politica, cultura scientifica. Lontano da ogni preconcetto ideologico, si dipana lungo queste pagine il filo di un'ossessione che ha accomunato una molteplicità di uomini, prima ancora che di studiosi. E in filigrana, compaiono anche le vicende dei tanti nemici che l'orientalismo da sempre fronteggia: coloro che interpretano l'ineludibile alterità di quelle civiltà come ostacolo alla conoscenza e all'incontro, ma anche coloro che più subdolamente impediscono qualsiasi discorso sull'Oriente dicendosene paladini contro le distorsioni dell'Occidente.
I cuscini da preghiera di carne
Robert Irwin
Libro: Copertina morbida
editore: Meridiano Zero
anno edizione: 2006
pagine: 121
Nel cuore di Istanbul c'è il palazzo imperiale, e nel palazzo una stanza detta la 'Gabbia', dove i figli del sultano trascorrono l'adolescenza, in attesa di essere iniziati alla vita di corte. Quando Orkhan ne esce, scopre di essere il prescelto per succedere al padre. In quel palazzo isolato e inquietante, una serie di misteriose fanciulle dell'harem attende impaziente di educarlo alle "cose dell'amore". C'è Anadil, che gli mostra come ritardare l'acme del piacere sessuale congiungendosi su un letto di ghiaccio. Penizade, in grado di predire il futuro tramite l'antica arte della fallomanzia. Mihrimah, che insegna a intensificare il godimento attraverso la disciplina dello Sguardo doloroso. Roxelana, la domatrice di pantere del serraglio, che invita Orkhan nel suo regno di fruste e catene. Il palazzo, insomma, sembra essere interamente edificato con i sogni degli uomini. Ma presto Orkhan si rende conto che la realtà è ben diversa: sono i principi a essere prigionieri di un edificio totalmente dominato dalle donne. Nell'indolenza della vita di corte fiorisce un mondo popolato di eunuchi, servitori muti, nani creati ad artificio per mezzo di scatole che impediscono la crescita, concubine che si ungono le cosce di droghe ammalianti, giraffe omosessuali, damigelle avvelenate, djnn e altri spiriti dispettosi. Un mondo controllato dalle adepte del Cuscino da Preghiera di Carne, una setta che si propone di portare l'uomo a incontrare la Divinità tramite una esperienza sessuale davvero speciale...
L'incubo arabo
Robert Irwin
Libro
editore: Meridiano Zero
anno edizione: 2008
pagine: 252
1486, II Cairo. Città di fasti e miserie, di mercati e vicoli claustrofobici, che sa essere insieme splendida e spietata. Da questa città, che è un labirinto reale quanto onirico, Balian, giovane spia inglese, non sa più come uscire. Si è perso, e non riesce a ritrovare quella via che dovrebbe condurlo a Gerusalemme. I suoi compagni di viaggio sono scomparsi. Il mercante veneziano che era con lui è stato rapito. E Balian non è più certo di quale sia lo scopo di quella missione segreta, che lo ha portato alla corte mamelucca. Il motivo di questo disorientamento sono i sogni allucinati che tormentano le sue notti. Incubi così intricati e distorti da rendergli impossibile distinguere il sonno dalla veglia. Mentre cerca di ricostruire i suoi obiettivi, e di trovare il modo di fuggire da quella città stregata, Balian scopre di essere caduto vittima dell'Incubo Arabo, un oscuro incantesimo che genera una spirale continua di sogni dentro i sogni, provocando nella sua vittima infinite sofferenze.