Libri di Renato Di Tomasi
Caravaggio «a Milano fu prigion». Nuovi indizi sul suo arrivo a Roma e sul viaggio a Venezia
Renato Di Tomasi
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2024
pagine: 94
Gli ultimi giorni di Caravaggio. Da Napoli a Palo
Renato Di Tomasi
Libro: Cartonato
editore: Universitalia
anno edizione: 2022
pagine: 113
L'eredità di Caravaggio. Nuove ipotesi sull'arrivo a Roma
Renato Di Tomasi
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 146
Questo saggio, attraverso la testimonianza di documenti di archiviò coevi agli anni milanesi di Caravaggio, mette in luce quello che fu l'effettivo valore economico dell'eredità del giovane Merisi al termine del XVI secolo, ponendo qualche dubbio sulle affermazioni del biografo di Caravaggio Giulio Mancini quando lo ricorda ventenne e povero a Roma a casa di Pandolfo Pucci. Il saggio, addentrandosi in particolari vicende desunte dalle carte d'archivio, offre nuovi e interessanti spunti per sostenere l'ipotesi dell'arrivo del pittore lombardo a Roma dopo le date del 1592-1593, considerate attendibili per buona parte della critica tradizionale. Lo studio, sempre con l'ausilio di testimonianze documentarie, tenta di chiarire meglio quali furono i reali rapporti di Caravaggio con lo zio sacerdote Ludovico, che non fu mai tutore dei nipoti contrariamente a quanto sinora sostenuto. Il breve saggio rileva inoltre per la prima volta i reali interessi sottesi alle vendite ereditarie che videro coinvolti lo zio sacerdote e i fratelli Merisi. La ricerca documentaria si sforza infine di chiarire le vicende della gestione della giustizia nel ducato milanese nel periodo in cui il Merisi visse in Lombardia, alla luce delle affermazioni di Gaspare Celio quando parla nella sua biografia di un Caravaggio omicida a Milano.
Il Sacrificio di Isacco del conte di San Clemente nella questione caravaggesca
Renato Di Tomasi
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2016
pagine: 154
Il Sacrificio di Isacco, quadro raffinatissimo e seducente, costituisce da oltre un secolo uno degli enigmi più intriganti degli studi caravaggeschi. Attraverso un'approfondita ricerca documentaria, il volume ricostruisce le vicende collezionistiche della prima versione del dipinto, approdato in Spagna all'inizio del Seicento nella collezione di Miguel Marín de Villanueva (1615-1684). Lo studio della quadreria aragonese è stato supportato dalla ricognizione e dall'analisi delle numerose copie del quadro, del quale è stato rintracciato anche un inedito prototipo d'impronta tardo-manierista: le 23 repliche del Sacrificio di Isacco, illustrate per la prima volta, fanno nuova luce sulla fortuna di una delle più ammirate "invenzioni" del caravaggismo europeo.