Libri di Raymond Williams
Terra di confine
Raymond Williams
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2018
pagine: 432
Harry Price ha lavorato per anni come ferroviere nel villaggio gallese di confine di Gynmawr. Quando viene colpito da un infarto, suo figlio Matthew, ricercatore a Oxford, fa ritorno nella piccola e chiusa comunità in cui era cresciuto prima di recarsi a Londra per laurearsi. Mentre Harry giace in camera sua in una silenziosa sofferenza, il figlio rivive i giorni della sua infanzia e dell’adolescenza, rendendosi conto di quanto i lunghi anni trascorsi a Londra lo abbiano allontanato dalle sue radici. Anche Gynmawr sta cambiando. La vecchia stazione ferroviaria è in procinto di essere chiusa, le nuove regole del mercato hanno cambiato la mentalità delle persone e il paesaggio. Morgan, il migliore amico e compagno di lotte del padre durante lo sciopero ferroviario, oggi è divenuto un ricco industriale. Malgrado ciò, anche grazie al recuperato rapporto con Harry, Matthew cerca di rintracciare dentro di sé quei valori e quella cultura, che lo hanno reso quel che è oggi.
Il romanzo inglese. Da Dickens a Lawrence
Raymond Williams
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1991
pagine: XXXIV-208
La lunga rivoluzione
Raymond Williams
Libro: Copertina rigida
editore: Officina
anno edizione: 1979
pagine: 392
Il dottor Caligari a Cambridge. Cinema, dramma e classi popolari
Raymond Williams
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 114
Come è noto, Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene è stato all'origine dell'espressionismo cinematografico. Meno noto, forse, è che esso, con Metropolis di Fritz Lang, abbia costituito una visione obbligatoria per poter essere ammessi ai circoli socialisti della Cambridge degli anni Trenta del Novecento. Il giovane Raymond Williams, brillante studente del Trinity College, per amore del cinema e del socialismo, si sottopose al rito iniziatico. Nei due saggi qui raccolti, che testimoniano appunto questa sua duplice passione, Williams cerca di dare una risposta a una domanda che ha attraversato, più o meno segretamente, l'intera cultura novecentesca: cos'è il cinema? Nel primo, del 1954, il cinema è pensato nel solco della grande tradizione drammatica dell'Occidente. Il film, grazie alla potenza della tecnologia, è visto come un'arte che integra la scrittura, il corpo e la scena, facendone un'espressione totale. Un linguaggio questo, però, che non perde mai la sua dimensione sociale, radicato com'è nelle passioni del pubblico e dei critici. Nel secondo testo, a quasi trent'anni di distanza, forte della sua esperienza politica maturata nella new left inglese, Williams torna a riflettere sul cinema tracciandone l'evoluzione partendo questa volta da un fenomeno culturale più generale e di maggiore respiro storico-politico: il popolare. Prefazione di Gino Frezza.
Televisione, tecnologia e forma culturale. E altri scritti sulla TV
Raymond Williams
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2000
pagine: 208
Pubblicato per la prima volta nel 1974 il testo di Williams rappresenta una delle prime e più brillanti guide al linguaggio della televisione nell'epoca attuale. Williams tratta la televisione come parte integrante della creatività intellettuale e delle forme culturali di una società di massa, rifiutando ogni visione meccanicistica della sua influenza sui comportamenti sociali. In un'analisi che passa in rassegna gli aspetti sociologici, tecnologici e linguistici della TV, Williams offre una magistrale descrizione dei generi televisivi nei loro rapporti di continuità e rottura rispetto alle forme preesistenti (stampa, cinema, teatro, radio).

