Libri di Raffaella Galli
Scarabocchiando. Un percorso nell'arte
Cristina Costantini, Raffaella Galli, Katia Massafra
Libro: Libro rilegato
editore: Didattica Attiva
anno edizione: 2024
pagine: 88
Il manuale per invertire il paradigma che considera lo scarabocchio un segno indecifrabile eseguito senza arte né tecnica, per nobilitarlo a gesto che libera il talento e permette l'azione creativa. È un percorso di connessione con la bellezza, dentro e fuori di sé. Per aiutare i bambini ad esprimersi e comunicare di sé in modo sempre più complesso, esercitando al contempo le abilità esecutive della scrittura. Il libro rappresenta una raccolta di esperienze giocose di contatto con l'arte. L'atto di tracciare scarabocchi esprime un impulso interiore che nasce presto nei bimbi e perdura in età adulta come appare evidente nei quadri astratti dove è chiaro il desiderio di ripercorrere una strada simile all'esplorazione spontanea e gestuale del disegno infantile. Questo progetto propone un avvicinamento emotivo al tratto grafico, una immersione nel gesto di tracciare segni, al fine di esercitare la manualità e favorire la percezione interiore.
Scarabocchiando. Un percorso nell'arte
Cristina Costantini, Raffaella Galli, Katia Massafra
Libro: Libro rilegato
editore: Paola Caramella Editrice
anno edizione: 2023
Età di lettura: da 6 anni.
L'operatore e il paziente Alzheimer. Manuale per prendersi cura del malato
Raffaella Galli, Mariarosaria Liscio
Libro
editore: McGraw-Hill Education
anno edizione: 2007
pagine: 170
Fa molta paura la malattia di Alzheimer. Per i familiari non è facile comprendere bene cosa significhi e, anche tra coloro che fanno dell'assistenza al malato di Alzheimer una professione, spesso i pregiudizi sono ancora diffusi. L'Alzheimer non è una malattia psichiatrica e il malato non è semplicemente "fuori di testa". La relazione, elemento fondamentale del prendersi cura di un malato, è presto accantonata perché l'Alzheimer annulla le classiche modalità comunicative. È tuttavia sbagliato pensare che il malato di Alzheimer abbia perso ogni capacità di comunicazione. Egli comunica come può e sta a noi imparare a capirne il disagio. Capire, per esempio, che è possibile comunicare anche quando il malato non può più usare la parola. Così scopriremo che spesso, dietro a un comportamento che ci disturba, si nascondono bisogni primitivi come la fame, la sete, il dolore, il prurito, il caldo, il freddo. L'obiettivo di questo libro è quindi ambizioso, poiché vuole raggiungere tanti operatori sanitari dedicati e modificare la loro cultura nell'assistenza ai malati di Alzheimer.