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Libri di Raffaele Ajello

Preilluminismo giuridico e tentativi di codificazione nel Regno di Napoli
46,00

Il problema della riforma giudiziaria e legislativa nel Regno di Napoli durante la prima metà del secolo XVIII
60,00

Civiltà moderna. Lineamenti storici e problemi italiani

Civiltà moderna. Lineamenti storici e problemi italiani

Raffaele Ajello

Libro: Libro in brossura

editore: Ist. Italiano Studi Filosofici

anno edizione: 2019

pagine: VI-290

Il libro nasce dall'esigenza di chiarirsi le idee sui tempi e sui modi secondo cui sono nate e si sono sviluppate in Italia la cultura moderna e le relative mentalità sociali, un tema che è stato ostacolato, durante l'ultimo secolo, da due correnti di pensiero opposte, eppur convergenti. Una forte dispersione degli interessi è stata causata dal positivismo, che invita i ricercatori a concentrare la loro attività su settori analitici, circoscritti. Inoltre, una sorta di ostracismo verso la modernità è venuto dall'idealismo assoluto neohegeliano, che si è opposto al predominio del quadro sperimentale e problematico moderno, specialmente franco-inglese, ed ha rinnovato il provvidenzialismo statico dominante nell'antico regime. Chi vede nel reale il segno di una totale razionalità pensa di conoscere già la fonte delle vicende esistenziali, compito comunque limitato: infatti la Ratio universale non dipenderebbe da cause empiriche, che sono considerate incerte, contraddittorie, trascurabili. Poiché gli orientamenti neoidealistici e decisamente ottimistici si sono aggiunti all'indifferenza positivistica, ne è derivato che si è quasi spento l'interesse a capire le difficoltà vissute dalle società del passato, in particolare quelle dipendenti dall'espansionismo straniero. La scelta di trascurare questo tema è inquinante, poiché le conseguenze di quei disagi sono in parte ancora attive nelle attuali strutture mentali, e l'antico rancore tende a riemergere, poiché fu, durante molti secoli, ben motivato e profondo. La storiografia idealistica è portata a non dar fiducia alle diagnosi critiche formulate, dal '500 al '900, nonostante enormi difficoltà, dagli ingegni più penetranti e reattivi, da Machiavelli a De Ponte, da Campanella a D'Andrea, da Giannone a Dragonetti, da De Sanctis ad Antonio Labriola ed a Salvemini, e da molti altri, che pericolosamente, ed in modo molto efficace, riuscirono a dimostrare le sofferenze imposte dalla realtà sociale in cui vivevano. Erano vicende meramente esistenziali, che lo storico neoidealista trascura, poiché ritiene di poter conoscere, attraverso il «dover essere», le fonti trascendentali degli «imperativi categorici», ovviamente non empirici, ma a priori.
25,00

Il collasso di Astrea. Ambiguità della storiografia giuridica italiana medievale e moderna
32,00

L'esperienza critica del diritto. Lineamenti storici. Volume Vol. 1
90,00

Formalismo medievale e moderno

Formalismo medievale e moderno

Raffaele Ajello

Libro

editore: Jovene

anno edizione: 1990

pagine: XXIV-200

16,00

Epistemologia moderna e storia delle esperienze giuridiche

Epistemologia moderna e storia delle esperienze giuridiche

Raffaele Ajello

Libro

editore: Jovene

anno edizione: 1986

pagine: XII-216

22,00

Arcana juris. Diritto e politica nel Settecento italiano

Arcana juris. Diritto e politica nel Settecento italiano

Raffaele Ajello

Libro

editore: Jovene

anno edizione: 1983

pagine: XVI-448

32,00

Eredità Medievali. Paralisi Giudiziaria. Profilo storico di una patologia italiana
27,00

Dalla magia al patto sociale. Profilo storico dell'esperienza istituzionale e giuridica
14,00

Una società anomala. Il programma e la sconfitta della nobiltà napoletana in due memoriali cinquecenteschi

Una società anomala. Il programma e la sconfitta della nobiltà napoletana in due memoriali cinquecenteschi

Raffaele Ajello

Libro

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 1999

pagine: 464

La società italiana meridionale deve la sua fisionomia ai caratteri assunti dalla dominazione spagnola nel corso del Cinquecento. I grandi Stati d'Europa portarono allora a termine un radicale processo di trasformazione interna: l'abbandono del particolarismo cavalleresco e l'adozione di forme organizzative accentrate e tecnicamente aggiornate. Nel Mezzogiorno il ceto nobiliare vi si oppose e decretò in tal modo la propria sconfitta e mortificazione a lungo termine.
82,00

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