Libri di Pietro Zullino
Guida ai piaceri e misteri di Palermo
Pietro Zullino
Libro: Libro in brossura
editore: Flaccovio Dario
anno edizione: 2014
pagine: 416
Questo libro, una sorta di fotografia globale con cui Pietro Zullino immortala Palermo nel 1973, è di un realismo mozzafiato e drammaticamente abbacinante. Abbraccia questa città e la sua storia - dalle origini dei suoi mali e fino a quando il giornalista l'ha osservata e raccontata - con uno stile ricco e coinvolgente e soprattutto con uno sguardo lungo, acuminato e immensamente profetico. La storia che segna ma non insegna; la Cultura fatta a pezzi, metaforicamente e materialmente, come i nostri capolavori e monumenti consegnati all'incuria e alla disgregazione; la mafia artatamente dipinta dall'opinione pubblica come fenomeno pittoresco e risibile (quando, di contro, Zullino affermava già: "Cosa pubblica è un'espressione senza senso: esiste solo Cosa nostra"); la Giustizia resa farsa nei tribunali e nelle corti d'assise per denegare la verità, per infamare chi indaga volendo spazzare via il marcio e per deviare le piste scovate da coloro - pochi e coraggiosi che non si fanno intimidire.
Sesto Properzio. Cinzia con i suoi occhi
Pietro Zullino
Libro: Libro in brossura
editore: Dante Alighieri
anno edizione: 2018
pagine: 366
Io, Ippocrate di Kos
Massimo Fioranelli, Pietro Zullino
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 138
Non esistono documenti che consentano di ricostruire la vita di Ippocrate, ma del suo tempo e del suo mondo sappiamo quasi tutto. Ed ecco che in queste pagine il "padre della medicina" si fa voce narrante della propria vicenda umana sconvolta e tribolata dagli orrori della Terza Guerra del Peloponneso: "Ippocrate - come scrive nella Presentazione Giorgio Cosmacini - viene a dirci cose che di lui non sapevamo, o perché travisate o perché nascoste per secoli. Ci dice della sua fuga da Kos e del suo arrivo per mare ad Atene. Ci racconta dell'inquisizione subita, dell'esilio al confino e dell'iniquo processo intentato a lui per empietà. Ci parla anche dei suoi vecchi amici e della buona morte, sua e di tutti. Questo Ippocrate è un medico e un uomo che lascia una lezione magistrale a noi posteri".