Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Piergiovanni Zanetti

Borghi di Padova. Bassanello, Guizza e Mandriola tra ville, fabbriche e botteghe

Borghi di Padova. Bassanello, Guizza e Mandriola tra ville, fabbriche e botteghe

Piergiovanni Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 268

Lo sviluppo di Padova rimase a lungo all’interno delle mura cinquecentesche. Solo nella seconda metà dell’Ottocento, fuori dalle porte meridionali della città, Santa Croce e Saracinesca, sia pure lentamente si formarono i primi agglomerati abitativi, artigianali e industriali: a ridosso della cinta muraria, Bassanello; più discosta e rasente la strada Conselvana, Guizza; a fianco della strada Monsele∫àna, Mandriola di Sopra. Le borgate erano accomunate dall’esser nate attorno a un oratorio privato e non a una chiesa parrocchiale. Bassanello divenne sede di importanti opifici industriali, mentre Guizza e Mandriola, fatta eccezione per le fornaci, rimanevano principalmente luoghi di villeggiature o case dominicali di ricchi possidenti. Nell’ultimo dopoguerra il ruolo di polo industriale di Bassanello, favorito dalla presenza di vie d’acqua e di ferro, passò a Mandriola, mentre Bassanello e Guizza si trasformarono in agglomerati meramente residenziali. L’intera area, pur privata delle attività legate al trasporto acqueo, rimase un luogo ricco di attività commerciali, in particolare relative alla ristorazione, al divertimento e allo sport.
26,00

Il Veneto di ghiaccio. La produzione del freddo, dalle ghiacciaie ai frigoriferi

Il Veneto di ghiaccio. La produzione del freddo, dalle ghiacciaie ai frigoriferi

Piergiovanni Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 276

Il freddo rimane tuttora il mezzo di conservazione delle derrate alimentari più efficace e più utilizzato. In passato per poterne usufruire si ricorreva alla raccolta di ghiaccio e neve in speciali costruzioni, chiamate ghiacciaie o conserve, sovente seminterrate e protette da una montagnola di terra. Nel primo Novecento, con l’avvento dell’elettricità, il freddo naturale, accumulato mediante queste labili scorte, venne sostituito da quello artificiale prodotto nelle fabbriche del ghiaccio. Di conseguenza le ghiacciaie in muratura furono abbandonate e nelle abitazioni delle famiglie più abbienti comparvero dei mobili attrezzati a conservare piccole quantità di derrate e di ghiaccio, finché nell’ultimo dopoguerra i frigoriferi presero posto in ogni casa. Così, sia le ghiacciaie mobili che quelle erette nei parchi e nei giardini di ville e palazzi divennero obsolete e caddero nel più assoluto oblio. I manufatti che si sono salvati e quelli di cui si è trovata traccia negli archivi, a seguito di una ricerca compiuta nella pianura veneta, rappresentano una preziosa testimonianza dell’evoluzione tecnologica e possono offrire utili spunti, al fine di ridurre l’abnorme consumo di energia che provoca l’inquinamento dell’aria.
18,00

Padova e la Grande guerra. Un percorso sui luoghi storici

Padova e la Grande guerra. Un percorso sui luoghi storici

Emanuele Cenghiaro, Piergiovanni Zanetti, Silvia Zava

Libro: Copertina morbida

editore: Tracciati

anno edizione: 2015

pagine: 144

Un viaggio alla scoperta dei luoghi di Padova interessati dalla Prima guerra mondiale, dove hanno avuto sede il re e il Comando supremo, i bombardamenti, i musei, i monumenti ai Caduti e molto altro.
16,00

Paesaggi veneziani. Forme della terra e case rurali

Paesaggi veneziani. Forme della terra e case rurali

Piergiovanni Zanetti, Diego Gallo

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 180

All'agricoltura è stato unanimemente riconosciuto il ruolo di principale artefice del paesaggio rurale, sia per quanto riguarda le fisionomie dei luoghi, sia per ciò che concerne i valori storico-culturali degli interventi antropici sull'ambiente. Nel corso della storia, l'uomo con rudimentali attrezzi di lavoro ha disegnato la terra e con materiali durevoli reperiti in loco ha costruito sapientemente case per vivere e ben lavorare. Riscoprire il valore della civiltà contadina non è retorica né nostalgia di un'arcadia agreste che non è mai esistita: si tratta invece di una scelta obbligata per l'agricoltura del futuro e, di conseguenza, per una migliore qualità della vita. Questo volume, ricco di fotografie e di immagini, rivela le motivazioni di quelle scelte produttive che hanno reso tipici i paesaggi veneziani, ed è un invito a guardarli con un'attenzione nuova, ad aprire gli occhi sulle peculiarità minime che spesso passano inosservate.
16,00

Padova e la Grande guerra. Un percorso sui luoghi storici
16,00

Bassanello e Guizza tra chiese e oratori

Bassanello e Guizza tra chiese e oratori

Piergiovanni Zanetti

Libro

editore: Zielo

anno edizione: 1987

pagine: 142

10,33

Bassanello tra acque e ponti

Bassanello tra acque e ponti

Piergiovanni Zanetti

Libro

editore: Zielo

anno edizione: 1986

pagine: 115

10,33

Borghi di Padova. Bassanello, Guizza e Mandriola tra ville, fabbriche e botteghe

Borghi di Padova. Bassanello, Guizza e Mandriola tra ville, fabbriche e botteghe

Piergiovanni Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 256

Lo sviluppo di Padova rimase a lungo all’interno delle mura cinquecentesche. Solo nella seconda metà dell’Ottocento, fuori dalle porte meridionali della città, Santa Croce e Saracinesca, sia pure lentamente si formarono i primi agglomerati abitativi, artigianali e industriali: a ridosso della cinta muraria, Bassanello; più discosta e rasente la strada Conselvana, Guizza; a fianco della strada Monsele∫àna, Mandriola di Sopra. Le borgate erano accomunate dall’esser nate attorno a un oratorio privato e non a una chiesa parrocchiale. Bassanello divenne sede di importanti opifici industriali, mentre Guizza e Mandriola, fatta eccezione per le fornaci, rimanevano principalmente luoghi di villeggiature o case dominicali di ricchi possidenti. Nell’ultimo dopoguerra il ruolo di polo industriale di Bassanello, favorito dalla presenza di vie d’acqua e di ferro, passò a Mandriola, mentre Bassanello e Guizza si trasformarono in agglomerati meramente residenziali. L’intera area, pur privata delle attività legate al trasporto acqueo, rimase un luogo ricco di attività commerciali, in particolare relative alla ristorazione, al divertimento e allo sport.
26,00

Acque di Padova. 150 anni del Canale Scaricatore

Acque di Padova. 150 anni del Canale Scaricatore

Piergiovanni Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 192

Fino a quando le acque del fiume Bacchiglione furono costrette ad attraversare il "cuore" di Padova, interi quartieri andavano sott'acqua in caso di piena. Nel 1830, dopo lunghissima discussione, il Governo austriaco decise di rivolgersi al più illustre idraulico del tempo, Vittorio Fossombroni, che progettò il piano di sistemazione dei fiumi Brenta, Bacchiglione e Sile con la collaborazione di Pietro Paleocapa. Per Padova la soluzione prospettata consistette nella costruzione di un nuovo canale, chiamato Scaricatore, avente inizio a Bassanello e termine a Voltabarozzo, allo scopo di mettere in collegamento diretto il Bacchiglione con il Roncajette e perciò di deviare le piene all'esterno della città. Ben presto però l'opera si rivelò insufficiente ad accogliere le portate di massima piena. Perciò negli anni Trenta del secolo scorso, si rimise mano alla sistemazione dei corsi d'acqua padovani in base al progetto di Luigi Gasparini. Le nuove opere di allargamento e integrazione dello Scaricatore permisero finalmente di scongiurare il pericolo per la città.
16,00

Andar per acque. Da Padova ai Colli Euganei lungo i navigli. Itinerario in barca e in bicicletta
26,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.