Libri di Piergiovanni Genovesi
La marcia sulla Minerva. Il dominio politico della «più fascista» delle riforme 1922-1924
Piergiovanni Genovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 180
La definizione della riforma scolastica di Giovanni Gentile quale «marcia sulla Minerva» – dal nome, Minerva, con cui ci si riferiva al Ministero della Pubblica istruzione – introduce direttamente il tema conduttore di questo volume: la centralità politica che l’operato del ministro Gentile ebbe nella delicata fase di avvio del regime. Al centro del volume, dunque, non vi è un’analisi dettagliata della riforma, né la vita del filosofo, né tanto meno la sua morte, né il suo pensiero filosofico. Al centro del volume vi è il domino politico che prese vita attorno all’attuazione della riforma e che, tra ambiguità e fraintendimenti, opportunismi e camuffamenti, nel corso di due anni offrì a Mussolini inediti spazi di manovra, aprendo varchi nella tenuta degli schieramenti socialista, cattolico e liberale, gettando ponti per un’attiva collaborazione con la Santa Sede e permettendo, prima di tutto, il rafforzamento della propria leadership all’interno dello stesso partito fascista.
Parma 1914-1918. Vita quotidiana di una città al tempo della Grande Guerra
Piergiovanni Genovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2018
pagine: 189
Gli anni del primo conflitto mondiale visti focalizzando l'attenzione non sul fronte guerreggiato, bensì su quello interno, per osservare, più da vicino, la vita quotidiana di una città al tempo della Grande Guerra. La prospettiva adottata risponde alla volontà di delineare, con maggior precisione, i contorni di vicende su cui minore è stata fino a questo momento l'attenzione, ma è anche funzionale ad evidenziare le linee delle trasformazioni e delle tensioni che il conflitto innescò sul piano politico, sociale, economico e culturale.
Laboratorio di storia. Ricerca, metodologia, didattica
Piergiovanni Genovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
"Quelli che possono fanno scienza, gli altri blaterano di metodologia", "Chi sa fa, chi non sa insegna": la frase di un premio Nobel per l'economia e un diffuso modo di dire per introdurre un pericoloso comune sentire che investe le questioni di metodologia e di didattica, che sono indubbiamente due ambiti distinti, ma che subiscono entrambi il predominio della logica del risultato, del prodotto, della concretezza. Un pregiudizio che non risparmia certo la disciplina storica e che trova convinti sostenitori anche tra gli stessi 'disciplinaristi'. Tuttavia, la possibilità di difendere l'utilità della storia non può fare a meno di confrontarsi con domande 'banalmente' teoriche del tipo: a che serve la storia? Che senso hanno nell'agire storiografico temi come la verità, la soggettività, l'oggettività? Che cosa è una fonte? Cos'è un documento? Cosa intendere per archivio? 'Cosa','come' e prima ancora 'perché' insegnare la storia a scuola? Cosa, come e perché è stata insegnata la storia a scuola? Cosa ci si aspetta a livello comune dalla storia insegnata a scuola? È questo l'orizzonte investigativo che costituisce il tessuto connettivo dei saggi raccolti in questo volume.
Università di Parma. Un millenio di storia. Ediz. italiana e inglese
Simone Bordini, Piergiovanni Genovesi
Libro: Libro rilegato
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2016
pagine: 358
Questo volume restituisce non solo la storia millenaria di un Ateneo, ma anche la storia di uomini e donne di cultura che hanno gettato basi sicure per un solido e brillante futuro.
Il manuale di storia in Italia. Dal fascismo alla repubblica
Piergiovanni Genovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Cos'è un manuale di storia? Probabilmente la risposta più comune a questa domanda è che si tratti di un testo in cui gli avvenimenti importanti sono raccolti ed esposti in modo oggettivo ed esaustivo. In fin dei conti, nell'opinione comune, oggettività ed esaustività rappresentano i requisiti ritenuti essenziali per opporre un solido baluardo alla storia-propaganda. Un'aspettativa ancora oggi estremamente radicata eppure alla base di una profonda distorsione storiografica. Lungi, infatti, dal costituire un antidoto per la storia propaganda, il mito della storia-oggettiva ne costituisce uno dei più solidi piedistalli. Nel mettere a fuoco questo problema, il volume incentra la propria attenzione innanzitutto sul caso della storia unica di Stato introdotta nelle scuole elementari durante il fascismo. Una vicenda che, se certamente trovò nel fascismo un terreno particolarmente fertile, tuttavia non costituisce espressione specifica di quest'ultimo, ma attinge ad un sentire, diffuso a livello internazionale, le cui origini, per quanto riguarda il caso italiano, precedono il Ventennio e i cui effetti continuano ben oltre la fine del fascismo. Per questo il volume pone particolare attenzione al delicato passaggio della "defascistizzazione" (1943-1945) e dell'organizzazione, nel dopoguerra, di una "nuova" storia repubblicana.