Libri di Pasquale Iuso
Gli anarchici nell'età repubblicana. Dalla Resistenza agli anni della Contestazione. 1943-1968
Pasquale Iuso
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 240
La Cgil e il Novecento italiano. Un secolo di lotte, di passioni, di proposte per i diritti e la dignità del lavoro
Adolfo Pepe, Pasquale Iuso, Fabrizio Loreto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2003
pagine: 157
Il libro offre una lettura organica e approfondita dei cento anni di storia della CGIL, ordinandola per periodi significativi del suo svolgimento. Il documentario, attraverso l'uso di fotografie, filmati d'epoca e materiale inedito, ripercorre le tappe salienti che hanno caratterizzato la storia del sindacato nel Novecento italiano, dai primi scioperi di inizio secolo alla mobilitazione industriale della prima guerra mondiale e alle lotte del "biennio rosso", dall'avvento della dittatura fascista alla lotta di Resistenza, dalla ricostruzione al miracolo economico, dalla mobilitazione studentesca e operaia del 1968-1969 ai tre milioni di manifestanti del Circo Massimo del 23 marzo 2002.
Gli anarchici italiani nella seconda metà del Novecento. Itinerari, continuità, snodi
Pasquale Iuso
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2020
pagine: 200
"Il movimento anarchico italiano attraversa la storia della Repubblica e si intreccia con essa. Attraverso le sue sigle, il suo contrastato impegno in campo sindacale, la sua presenza territoriale percorre i decenni repubblicani e le trasformazioni politiche, sociali ed economiche che ne caratterizzano la storia. Queste pagine sono dedicate innanzitutto alla ricerca e alla verifica delle continuità libertarie in un periodo lungo, che valica lo snodo di Piazza Fontana per addentrarsi negli anni Settanta e Ottanta, cercando di inquadrare e definire le tante storie degli anarchici italiani e tentare di porli in luce come parte integrante e sostanzialmente presente sulla scena pubblica. Le tante vicende che ne contraddistinguono la storia dal 1945 alla fine della Guerra Fredda sono fortemente collegate con gli scenari nazionali e internazionali, permettendo di disegnarne la cornice e il percorso. Per far questo è necessario escludere una storia del movimento anarchico e delle sue molteplici componenti scritta esclusivamente sugli stessi. Ne risulterebbe limitata la prospettiva, rendendo invisibili non solo i militanti ma soprattutto i collegamenti con i temi e i passaggi della vicenda italiana dal 1945 in poi. Il volume ha invece l'obiettivo opposto: superare questo approccio a favore di un percorso non circoscritto alle crisi interne e agli errori compiuti, ma rivolto a individuare gli apporti che un movimento di così lunga durata ha contribuito a far emergere. [...]"
Esercito, guerra e nazione. I soldati italiani tra Balcani e Mediterraneo orientale 1940-1945
Pasquale Iuso
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2008
pagine: 312
Il volume ricostruisce le vicende dell'esercito italiano all'estero durante gli anni del secondo conflitto mondiale, prendendo in considerazione alcuni teatri bellici che ne hanno visto protagonisti i militari dal momento dell'invasione fino al periodo immediatamente successivo al crollo determinato dall'armistizio dell'8 settembre 1943. L'autore, utilizzando la documentazione originale e una vasta bibliografia, analizza in particolare il modificarsi del rapporto con la nazione e la guerra da parte dei soldati inviati a conquistare, occupare e resistere nei territori della penisola balcanica, in quelli dell'Egeo, in Turchia e nei campi alleati del Medio Oriente e dell'Egitto. Attraverso categorie interpretative ed elementi di differenziazione che pongono al centro l'importanza delle diverse esperienze di guerra compiute dai militari italiani si compone un quadro molto diversificato delle vicende (dalla violenza dell'occupazione all'incontro con le popolazioni e i "nuovi alleati" dopo l'armistizio, alla resistenza armata) e dell'evoluzione psicologica dei soldati, stante l'appartenenza a un esercito prima invasore e poi abbandonato, costretto alla resa e alla sconfitta, ma anche obbligato a scegliere se resistere, fuggire o arrendersi.