Libri di Pasquale Frisone
Schiavitù e insurrezioni di schiavi nell'antico mondo romano
Pasquale Frisone
Libro: Libro in brossura
editore: CSA Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 150
Alla fine delle guerre puniche gli imprenditori dell'epoca, per soddisfare la crescente richiesta dei beni di consumo e abbassare il costo del lavoro a un livello tale da rendere competitivi i prezzi dei prodotti nei mercati, introdussero nel meridione della penisola italica una caterva di schiavi. Chi era stato in Sicilia e diceva di averne veduto così tanti - scrive Diodoro Siculo -, non era creduto. I più di loro, strappati dai luoghi natii e condotti a viva forza sui luoghi di lavoro, erano utilizzati nelle dure attività campestri, minerarie e pastorizie, soltanto i più istruiti o i più fortunati trovavano collocazione nelle domus dei ricchi proprietari. L'eccessiva concentrazione in spazi ristretti e le degradanti condizioni di vita di quegl'infelici, privi del benché minimo diritto ma oberati di doveri, provocarono tre sensazionali insurrezioni di cadenza trentennale: le prime due in Sicilia e una terza in Campania. Roma intervenne ogniqualvolta con le legioni, e le rivolte dopo un primo momento di riuscita furono soffocate nel sangue. Opera prima classificata nel premio letterario internazionale "il saggista" ed. 2025.
Vita di Gneo Pompeo Magno nella storia di Roma. Da Picenum 29 settembre 106 a.C. a Pelusium 28 settembre 48 a.C.
Pasquale Frisone
Libro: Libro in brossura
editore: CSA Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 318
Dalla riforma militare di Gaio Mario in poi, gli eserciti romani si trasformarono da fedele braccio armato della Repubblica in strumenti personali al servizio di ambiziosi generali privi di scrupoli e avidi di potere. Al ritorno di Silla dall'Asia, Gneo Pompeo, in futuro soprannominato Magno, alla stregua di un comandante di ventura, arruolò tre legioni nelle terre avite del Piceno e le mise a disposizione della fazione ottimate, per la prosecuzione della guerra civile. Incominciava così, al di fuori del tradizionale cursus honorum, la carriera politica - militare di uno dei più grandi personaggi della storia di Roma. Condottiero invitto, Pompeo fu il primo generale romano a celebrare tre trionfi per le vittorie conseguite in tre continenti diversi: Europa, Asia e Africa. Ma alla sua abilità militare non corrispondeva altrettanta avvedutezza politica. Uomo assetato di potere, strinse un accordo con gli altrettanti ambiziosi Cesare e Crasso, per esercitare il dominio su Roma. L'uccisione di Crasso per mano dei Parti a Carre e la morte di Giulia, figlia di Cesare, sposata da Pompeo a suggello del patto, provocarono il dissolvimento del triumvirato. La spietata competizione tra genero e suocero, tenuta a freno fino allora dal comune amore verso Giulia, balzò fuori. Nella resa dei conti di Farsalo, Pompeo in poche ore sprecò la fama acquistata in trentacinque anni di vittorie. Fu sconfitto, fuggi in Egitto e chiese protezione a Tolomeo XIII, ma il re lo fece assassinare a tradimento per non inimicarsi Cesare.
Gaio Giulio Cesare Il grande populista
Pasquale Frisone
Libro
editore: CSA Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 338
Nella Roma tardo-repubblicana, travagliata da una corruzione crescente e da annosi conflitti intestini tra la classe gentilizia e quella plebea, i candidati alle cariche pubbliche raggiungevano l'elezione grazie a fiumi di denaro versato all'elettorato. Per competere con il ricco patriziato, l'ambizioso Giulio Cesare s'indebitò fino al collo, e con il voto del Popolo, ricambiato con l'emanazione di leggi gradite al proletariato, raggiunse le più alte cariche dello Stato. La classe conservatrice dominante, vedendo lesi i propri interessi da chi ormai aveva preso il posto di capo partito democratico, rimasto vuoto dopo l'assassinio dei Gracchi, cercò di bloccare l'illustre avversario prima per via legale, poi con il ricorso alle armi. Non vi riuscì e in una seduta del Senato lo uccise. Con il sobrio scrittore di stile attico, con il generale invincibile e lo statista illuminato, scompariva anche il grande populista, il politico che forse meglio di ogni altro è stato in grado di creare un'osmosi d'intenti tra sé medesimo e il Popolo.