Libri di Pasquale Della Ragione
Frammenti putjolanni
Pasquale Della Ragione
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2017
pagine: 224
Una raccolta di poesie che parte dal lontano 1981, a completamento del volume nel 1981 con le Edizioni Ripostes, dove l'autore pubblicò solo una piccola parte di questo corposo percorso poetico. La poesia di Della Ragione ha sempre navigato il mare impetuoso e impervio della ricerca letteraria, e questo volume rinnova l'area artistica scelta da Pasquale Della Ragione.
Sunnuntai
Pasquale Della Ragione
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2015
pagine: 28
Emozione, stupore da prima alba del mondo, sentimento del tempo e di un momento percorrono questo suo lavoro poetico il cui titolo emblematico è "Sunnuntai" (sabato in lingua finlandese). Sunnuntai: attesa della domenica della vita, quella "domenica" che il poeta sa che potrà viversi solo nei suoi canti. L'immagine della donna amata - lontana - scompiglia i pensieri e domina nella sua mente. Egli la vede levarsi dal lago di Lappeenranta (città finlandese) e spandersi intorno nella vaporosa luce solare; la scorge chiusa nei gorghi del vento fuggire lontano da lui; annulla la distanza che li separa e la risente vicina nelle notti assolate e insonni; la rende volontaria prigioniera immobilizzandola nella sua sorgente lirica. La conduce con sé, fino alla rarefazione della parola, fino al grande silenzio...
Dove la terra trema
Giorgio Moio, Pasquale Della Ragione
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2015
pagine: 52
... Il primo racconto, quello di Pasquale, "La mente febbricitante", scorre in forme più tradizionali, guadagnando l'attenzione e la simpatia del lettore con qualche scarto stilistico, con qualche 'agudeza' che lo spiazza e lo fa meditare, cosa che ci capita sempre più raramente, perché ormai sappiamo che non ci si può stupire di nulla: "Capirai! esclamò silenziosamente in bocca, senza aprirla"; i personaggi si rincorrono di pagina in pagina, vivendo le loro storie senza troppo coinvolgimento dell'autore, anche se a Pino è dedicato non solo lo spazio che spetta al punto di vista principale, ma anche una collocazione incipitaria ("Pino era stato invitato alla festa dei compagni...") che confligge con la consuetudine teatrale per cui il protagonista, e soprattutto la protagonista, deve farsi attendere, perché anche i ritardatari debbono potersi godere la sua entrata in scena. Poi facciamo la conoscenza con Sandro, Giò, Antimo, Peppe, Aldo, Gigi e solo dopo più di metà del racconto tutta rigorosamente al maschile (prima c'erano state soltanto un'anonima nonna, e solo per la triste circostanza della sua morte, e una altrettanto anonima mamma, meno definitivamente addormentata) compare finalmente col suo anonimo ragazzo Giulia, e subito dopo Marta, che ha un'identità perché è la ragazza di Aldo...