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Libri di Paolo Mieli

L'Italia della prima guerra mondiale in 50 ritratti

L'Italia della prima guerra mondiale in 50 ritratti

Paolo Mieli, Francesco Cundari

Libro: Libro in brossura

editore: Gallucci Centauria

anno edizione: 2025

pagine: 176

Una guerra cominciata quasi per caso, in cui l’Italia entra nonostante la contrarietà di buona parte dell’opinione pubblica e delle maggiori forze politiche. Un nuovo tipo di nazionalismo che si fa strada attraverso violenze di piazza e sapienti campagne di stampa, mentre un vecchio modo di governare si fa trovare impreparato, come impreparati sono l’esercito, la politica e la società. Con la Grande guerra tutte le tensioni accumulate nell’età giolittiana esplodono all’improvviso, cambiando per sempre il volto del Paese, mentre nel mondo imperi secolari scompaiono per sempre, cedendo il passo a nuovi esperimenti politici e sociali.
14,90

Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi

Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi

Paolo Mieli

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2025

pagine: 324

Le fiamme divampano sulla mappa del mondo, nell'Ucraina vittima dell'aggressione russa e nella striscia di Gaza della rappresaglia israeliana dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, fino alle altre aree di crisi sparse sul pianeta. Ed è proprio da queste fiamme che Paolo Mieli prende avvio in questo suo avvincente volume, spiegando perché gli incendi che stanno minando la stabilità dell'Occidente sono stati in molti casi innescati da scintille che covavano sotto le ceneri del secolo scorso. Ripercorrendo eventi chiave ed esemplari delle tre disastrose dittature del Novecento, quella nazista, quella fascista, quella comunista, Mieli interviene con precisione nel dibattito storico contemporaneo, inquadrando sotto la lente del grande narratore le braci da cui le violente storture di oggi hanno avuto origine. Una rassegna completa che dalla Berlino degli anni Quaranta, quella di Hitler e Goebbels, arriva all'Italia di D'Annunzio e Mussolini; che spazia dai carri armati sovietici a Budapest alle illusioni di Mao. In apertura e in chiusura del libro, due lunghi saggi dedicati a Kiev e Gaza, alle guerre in corso, ai roghi più violenti che il nuovo millennio ha conosciuto.
13,00

Il prezzo della pace. Quando finisce una guerra

Il prezzo della pace. Quando finisce una guerra

Paolo Mieli

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2025

pagine: 304

«Si fa presto a dire pace. Quando finisce una guerra, restano irrisolti innumerevoli problemi generati di norma da dettagli trascurati per ragioni di necessità. Anche quando è ben chiaro il confine che divide i vincitori dagli sconfitti, a chi sarà assegnato l'alloro per aver combattuto dalla parte del bene e chi sarà invece dannato come un'incarnazione del male.» Niente di più attuale, verrebbe da dire. Ed è per questo che Paolo Mieli si impegna a tracciare in queste pagine un percorso che dalla storia antica alla più recente inquadra i meccanismi (spesso imperscrutabili, subdoli, addirittura violenti) della pacificazione post-conflitto. Nella convinzione, come scrive l'autore, che quando si tratta di «fare la pace» «un buon ripasso, ancorché per sua natura disomogeneo, può esserci più utile delle improvvisazioni. Delle pur auspicabili sospensioni dei combattimenti. Destinate a reggere per un tempo breve, e a covare nuovi conflitti». Così dalla Grecia antica al Medio Oriente, dall'Italia post-bellica all'Unione Sovietica, Mieli ci offre una panoramica avveduta e selezionata sui casi più emblematici di «paci che non lo erano», di conflitti mai sopiti, di rivisitazioni storiche (o di storture, a volte) delle figure dei vinti e dei vincitori. Sempre nel solco del magistero di Renzo De Felice, cui è dedicato il saggio conclusivo, che, scrive Mieli, «mi ha insegnato a diffidare delle "verità rivelate", a mettere in discussione la versione ufficiale degli accadimenti passati. Versione utile a far tornare i conti, a corroborare i giudizi sul presente».
18,50

Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai

Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai

Paolo Mieli

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 312

Nessuno troverebbe da ridire di fronte all’affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il Novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l’Europa e innescato la Seconda guerra mondiale e la creazione, a Oriente, di quello che diverrà il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. Paolo Mieli parte proprio dalle scintille del conflitto mondiale, dal patto Molotov-Ribbentrop e dai “protocolli segreti” che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un’analisi attenta dell’eredità che ancora scontiamo del secolo scorso. Concentrandosi in apertura sull’ombra nera dei regimi tedesco e italiano, l’autore rintraccia nel passato più o meno recente i semi dell’autoritarismo, per poi rivolgere la sua attenzione a temi attuali come le difficoltà della convivenza religiosa, il terrorismo e la "cancel culture" che vuole imporre nuove forme di autocensura. E, insinuando il dubbio che l’euforia democratica sorta sulle ceneri della Guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del Muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo, ci mostra perché il secolo autoritario dura ancora oggi."
13,00

Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni

Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni

Paolo Mieli

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 304

Viviamo tempi di cancellature, riscritture e revisioni, di riconsiderazione degli eventi e dei fenomeni della storia che hanno portato, in anni recenti, a prese di posizione e dichiarazioni epocali: capi di governo che si scusano in nome del proprio Paese per torti od omissioni, per il ruolo svolto dai loro Stati in vicende più o meno lontane. È quindi un elemento di scottante attualità che accende la scintilla di questo libro: accostare nell’aula del «tribunale della storia» le tesi dell’accusa, le arringhe della difesa, i controinterrogatori degli imputati per acquisire nuovi elementi di conoscenza e di giudizio. Tenendo sempre presente che, come scrive Paolo Mieli, «le pubbliche scuse non equivalgono a sentenze definitive. Sono prese d’atto di una modificata percezione delle vicende del passato. Altre ne verranno». Così, da Fidel Castro a Mussolini, passando per Vittorio Emanuele III, Filippo V e perfino Gesù di Nazareth, Mieli riesce, con la brillantezza del grande divulgatore e l’acume dell’attento osservatore dei nostri giorni, a spiegare in cosa consista l’applicazione di un metodo «giudiziario» per una rivisitazione dei fatti e delle figure della storia. «A patto che, beninteso, tale metodo sia utilizzato in modo comprovatamente onesto. In caso contrario, tutto sarà stato inutile.» Il vero processo, dunque, necessario e prezioso, è quello contro ogni tipo di falsificazione. Ed è «il risultato del lavoro del tribunale della storia, tribunale che nell’era dell’informazione diffusa è sempre riunito. In seduta permanente».
13,20

La terapia dell'oblio. Contro gli eccessi della memoria

La terapia dell'oblio. Contro gli eccessi della memoria

Paolo Mieli

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 300

Al giorno d'oggi anche la storia e la politica avrebbero bisogno di una somministrazione di sana dimenticanza. Per mettere in luce i danni che derivano da un'interpretazione del passato troppo legata a idee preconcette, Paolo Mieli, con la chiarezza del grande divulgatore e l'accuratezza dello storico, analizza decine di eventi ed episodi del nostro passato, dalla storia antica fino a temi moderni come le origini della mafia, l'eredità del fascismo italiano e del nazismo tedesco, il non detto che segna il racconto della Resistenza e il discorso pubblico del nostro presente, tra virus, pandemie, ipotesi cospirazioniste. Secondo Mieli, infatti, la terapia a base di oblio è necessaria, dato che "gli storici avrebbero dovuto far argine in qualche modo al dilagare della memoria". Perché "quando si hanno idee forti sul presente, è pressoché inevitabile che quelle idee si impongano sulle interpretazioni del passato." Eppure, dobbiamo fare di tutto per evitarlo.
12,00

Giovanni Leone. Un caso giornalistico degli anni '70

Giovanni Leone. Un caso giornalistico degli anni '70

Paolo Mieli

Libro

editore: UCSI

anno edizione: 2006

pagine: 216

15,00

Alle origini del Corriere della Sera. Da Eugenio Torelli Violler a Luigi Albertini (1876-1900)

Alle origini del Corriere della Sera. Da Eugenio Torelli Violler a Luigi Albertini (1876-1900)

Andrea Moroni

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 208

Questo libro analizza le scelte editoriali e imprenditoriali che consentirono al Corriere della Sera di affermarsi come uno dei principali quotidiani italiani. L'esame verte sui primi trent'anni di vita del giornale, dal 1876 all'inizio del Novecento. Sono anni in cui una moderna opinione pubblica di massa era ancora lontana dal costituirsi. La stragrande maggioranza dei quotidiani italiani erano ancora espressione di ristretti gruppi politici e non parte di un tessuto connettivo dell'informazione e di divulgazione politico culturale. Il Corriere nacque quindi nel contesto di una realtà giornalistica arretrata, ma subito si distinse per la volontà di creare non solo un giornale politico, espressione di correnti moderate della realtà milanese, ma anche un'impresa capace di alimentarsi con gli introiti delle vendite e della pubblicità e in grado di produrre un profitto. L'affermazione del Corriere della Sera avvenne in virtù di un'inedita (per quegli anni) alleanza tra un giornalista ed un imprenditore, e grazie alla capacità del suo direttore, Eugenio Torelli Viollier, di trasformare il Corriere da foglio politico rivolto ad una ristretta élite a giornale d'informazione di massa. Si trattò di un cambiamento che avvenne attraverso scelte editoriali che introdussero, nel panorama italiano, un modo originale di intendere il giornalismo. Questo lavoro si basa sulla documentazione custodita presso l'archivio storico del Corriere della Sera. Un ricco materiale che ha consentito di analizzare le vicende di questi anni attraverso l'esame di alcuni elementi che contribuirono in modo determinante al successo del Corriere, quali l'assetto proprietario del giornale, la sua gestione economica, i cambiamenti intervenuti nella veste grafica del giornale e il modo di presentare le notizie, le fonti di informazione. Aspetti diversi, che mettono in luce come i giornali fossero, fin dall'Ottocento, la complessa espressione dell'intreccio tra azienda industriale e strumento della lotta politica. Prefazione di Paolo Mieli.
27,00

L'Italia della liberazione in 50 ritratti

L'Italia della liberazione in 50 ritratti

Paolo Mieli, Francesco Cundari

Libro: Libro rilegato

editore: Gallucci Centauria

anno edizione: 2021

pagine: 180

Nel giro di pochissimi anni, dal 1945 al 1948, l’Italia cambia volto: con la fine dell’occupazione tedesca e il ritorno alla democrazia, dopo aver fatto la resistenza, i partiti antifascisti sono chiamati a rifare l’Italia, a ridisegnarne le istituzioni, a ricostruirne le basi economiche. Dalla Liberazione alla Costituente, dalla definitiva sconfitta del fascismo alla ricostruzione. Sono gli anni di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, di Pietro Nenni e Benedetto Croce. Sono gli anni del decisivo referendum istituzionale in cui bisogna scegliere tra monarchia e repubblica, in un voto tesissimo che la corona perde per un soffio, lasciando in eredità al nuovo sistema un paese profondamente diviso.
19,90

Lampi sulla storia. Intrecci tra passato e presente

Lampi sulla storia. Intrecci tra passato e presente

Paolo Mieli

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2018

pagine: 350

È nell'intreccio serrato dei rami che compongono l'albero della storia che possono esplodere le scintille tra passato e presente. Scintille che nascono dall'uso troppo rigido di categorie attuali applicate a fatti, eventi e personaggi di ieri; fiamme che rischiano di divampare quando il nostro sguardo non è scevro da pregiudizi e libero da tesi già confezionate; incendi che si propagano tra le sterpaglie del campo storico se l'analisi non supera il limite delle eccessive semplificazioni.La comprensione del presente passa da qui, dalla capacità di andare a ricercare cosa si nasconde dietro le apparenze, dalla volontà di andare oltre, e correggere, le forzature e le deformazioni del racconto storico, dall'essere in grado di riconoscere i capovolgimenti con cui il passato ci viene spesso presentato. Soffermandosi su figure centrali come Robespierre, Gramsci, De Gaulle, passando dai drammatici giorni del luglio '43 che videro la caduta del Duce alla nascita dello Stato di Israele, dal processo a Socrate fino ai rapporti tra il papato e Lutero, Paolo Mieli ci propone in queste pagine un viaggio avvincente e rigoroso nella storia antica e recente, italiana e internazionale. Per sfatare falsi miti e incongruenze di giudizio alla luce di documenti inediti e proporre visioni spesso alternative a quelle ufficiali. Con la forte consapevolezza che le fiamme che ogni giorno divampano tra le fitte stoppie della storia devono essere domate, che i focolai accesi, spesso colpevolmente, non si estingueranno se non mettendo in campo tutto il rispetto per il passato e per la sua complessità.
20,00

Le storie, la storia. Gli eventi nascosti nelle pieghe del passato

Le storie, la storia. Gli eventi nascosti nelle pieghe del passato

Paolo Mieli

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2013

pagine: 378

I significati nascosti fra le pieghe degli eventi storici, i risvolti minori delle grandi vicende, lo sforzo di capovolgere il punto di vista tradizionale sui momenti chiave del nostro passato, il tentativo di cogliere i legami meno espliciti che mettono in connessione il passato con il presente: questa la lezione di De Felice che Mieli trasforma in genere giornalistico-culturale. Un viaggio attraverso le vicende del passato cruciali per la storia futura, dai fasti intellettuali del mondo biblico e dell'antica Grecia alle problematiche della realtà del nostro tempo: trentaquattro "storie" per ricostruire la Storia e illuminare l'odierna situazione politica italiana. Prefazione di Indro Montanelli.
13,00

Terremoto e trent'anni di cricche

Terremoto e trent'anni di cricche

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Doc. Giornalistica

anno edizione: 2011

pagine: 287

In questo volume si esplora in profondità una di quelle voragini-simbolo aperta dal terremoto dell'Irpinia del 1980 dove non sprofondarono solo le abitazioni di Lioni e degli altri centri toccati dal sisma. Fu inghiottito anche qualcosa che ha a che fare con l'identità di questa terra. Qualcosa che come si può purtroppo ancor oggi constatare - ancora non è riemerso. Cosa ci fa capire tutto ciò? Che il terremoto andò a confermare e a definire, una volta per tutte, lo stereotipo di questa regione e di questa realtà dove al di là delle chiacchiere e delle frasi di circostanza la dimensione pubblico/politica e la dimensione malavitosa non sono scindibili.
14,00

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