Libri di Paolo Bertuletti
L'educazione morale tra famiglia, istituzioni formative e società. Problemi e itinerari pedagogici
Paolo Bertuletti
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2024
pagine: 208
Questo libro è rivolto anzitutto alle studentesse e agli studenti dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione e Scienze della formazione primaria che si apprestano a diventare educatrici ed educatori, maestre e maestri nei servizi del sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia. Il testo affronta un tema forse inattuale – anzi, quasi rimosso – nel discorso pedagogico corrente, eppure ineludibile: l’educazione morale dei bambini. Senza nostalgia per l’approccio moralistico e direttivo del passato, l’autore, dialogando con alcuni grandi classici della pedagogia e della psicologia dell’età evolutiva, prova a delineare le forme buone di relazione capaci di supportare i più piccoli nel loro personale cammino di formazione verso l’autonomia etica dell’età matura. Sono otto le condizioni che propiziano tale cammino: le cure ricevute da altri, una vita regolata, l’incoraggiamento, la libertà d’iniziativa e la socialità, gli ammonimenti, l’esempio etico dei grandi, l’invito a riconoscere le proprie emozioni e il dialogo con l’adulto. A ciascuna di esse è dedicato un capitolo del volume.
Quale «formazione» professionale? Una rilettura di Georg Kerschensteiner (1854-1932)
Paolo Bertuletti
Libro: Copertina rigida
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 480
Perché in Italia non esiste un sistema di «formazione» professionale diffuso, stabile e apprezzato? E perché l'apprendistato «formativo» di I e III livello stenta, per usare un eufemismo, a decollare? E ancora, come mai negli ultimi decenni, nonostante l'insistenza delle istituzioni europee sull'importanza della VET, non siamo ancora riusciti a colmare questa mancanza, tanto che sarebbe ingenuo aspettarsi un cambiamento anche nel prossimo futuro? Il testo cerca di rispondere a questi interrogativi, indagando le ragioni che hanno portato il nostro sistema scolastico a marginalizzare il concetto di «formazione» con e per l'esercizio di un lavoro, mostrando nel contempo come una storia diversa si sarebbe potuta scrivere. L'esempio della Germania col suo sistema duale lo dimostra. Se si vuole recuperare il tempo perduto, sarebbe tuttavia ingenuo pensare di importare il modello tedesco così come è. Occorre piuttosto comprenderne lo "spirito", per poi reinterpretarlo in maniera originale nel nostro contesto. Non si tratta di una semplice operazione di politica scolastica, ma di vera riconversione pedagogica e culturale tesa a riformulare daccapo il nostro concetto di «formazione» e di «formazione professionale» in particolare. Dove cercare, dunque, gli spunti per avviare questo ripensamento, se non nelle riflessioni di Georg Kerschensteiner, pedagogista e riformatore scolastico considerato il «padre» del sistema duale tedesco?

