Libri di P. Paumgardhen
Grande guerra e Mitteleuropa. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 160
La Grande Guerra ha coinciso con la fine degli ultimi imperi tradizionali quello zarista, quello ottomano, quello germanico e quello austro-ungarico - e con l'affermarsi definitivo dei processi di massificazione e omologazione della produzione industriale, dei processi sociali e delle istituzioni culturali. All'interno di questo rivolgimento globale, si è gradualmente sviluppata una nuova cultura della pace sulle rovine del tracollo del pacifismo della Seconda Internazionale. Il volume si confronta con queste voci, all'inizio isolate, ma rapidamente assai rappresentative di una alternativa non solo civile e politica, ma anche estetica ed intellettuale. Il movimento dadaista a Zurigo, gli appelli di Romain Rolland e di Stefan Zweig, nonché gli scritti, sempre più pressanti ed appassionati, di Hermann Hesse hanno creato le premesse per una consapevolezza spirituale, su cui si sarebbe potuto creare una nuova coscienza europea, che ha visto la luce solo al termine della Seconda Guerra Mondiale, alla fine di quella che è stata chiamata la Guerra Civile Europea.
Grande guerra e Mitteleuropa. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 172
Il volume mette a fuoco una conseguenza imprevedibile la domenica di fine giugno 1914 quando fu ucciso a Sarajevo l'arciduca Franz Ferdinand: la disintegrazione dell'Impero austro-ungarico e l'effetto di tale distruzione politica ha sconvolto gran parte del continente fino ai nostri giorni come dimostrarono le recenti guerre balcaniche. E con il disfacimento della Mitteleuropa asburgica ha inizio la fine della "Grande Vienna", della grande cultura mitteleuropea, quella incentrata sugli artisti, scrittori, scienziati, filosofi, musicisti attivi nella capitale dell'Impero, ma presente anche in tutto l'Impero dalla Galizia di Roth alla Praga di Kafka, dalla Trieste di Svevo, Saba, Slataper e Svevo, all'Ungheria di Ady, Krúdy e Márai. La prospettiva scelta è quella dei rispecchiamenti in arte e soprattutto in letteratura della guerra con particolare attenzione alla civiltà letteraria e intellettuale di lingua tedesca.
Diario di Napoli. Ediz. italiana e tedesca
J. Wilhelm von Archenholtz
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2010
pagine: 120
Omicidio rituale in Ungheria. Tragedia ebraica in cinque atti
Arnold Zweig
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 160
II 1° aprile 1882 nella cittadina ungherese di Tisza Eslar scompare Esther Solymosi, una giovane contadina cristiana. È il sabato che precede la Pessach, la Pasqua ebraica e, per l'antico pregiudizio del sangue, la piccola comunità ebraica locale viene ingiustamente accusata di omicidio rituale. Moritz Scharf, un ragazzo ebreo, è il teste chiave del processo. Sotto tortura testimonia di aver assistito dal buco della serratura della sinagoga a un rito di sangue per il quale è stata sacrificata Esther Solymosi. Il rischio è che il mito del sangue nel tribunale di Nyíregyhàza si confonda con la storia.