Libri di Arnold Zweig
La famiglia Klopfer
Arnold Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2018
pagine: 96
Nella "Famiglia Klopfer", Arnold Zweig affronta il tema dell'identità, cercandone nel succedersi delle generazioni il mistero delle affinità e delle discontinuità nei legami di sangue, ma anche influenzato dalla psicoanalisi che si affacciava in modo dirompente nella cultura europea. Centrale è il personaggio di Peter, intellettuale e scrittore di successo, in bilico tra la cultura tedesca e quella ebraica, che scrive le sue opere nella lingua di Goethe ed è affascinato dal mondo latino. È il figlio a tratteggiarne il carattere per cercare le motivazioni della frattura insanabile tra sé e il padre. Un figlio sradicato dall'Europa della Shoah e privato dal padre di un legame profondo con l'ebraismo, costretto quindi alla condizione esistenziale di tanti personaggi della narrativa ebraico-orientale, ormai assimilati e privi delle proprie radici. "La famiglia Klopfer", pur nella sua brevità, rappresenta un eccezionale ritratto famigliare, sarcastico, originale e infine commovente.
Comando speciale 1005
Leon Weliczker
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2018
pagine: 102
"Chiunque sfogli il nostro libro sarà combattuto dal desiderio di non leggere oltre, almeno per un giorno. Ogni vivente si sente in modo indefinito corresponsabile per questo tramonto di ogni umanità, di ogni sorta di civiltà, di ogni rispetto per chi, come lui, nacque essere umano. Se poi è socialista e combatte contro la possibilità di un ritorno di simili orrori, respira a polmoni pieni perché chiaramente la vittoria sarà delle forze creative dell'umanità, indipendentemente dal colore della loro pelle e dalla loro lingua madre. Se ci avessero detto nel 1920, quando tornavamo a casa dalla guerra mondiale profondamente colpiti nel nostro spirito, che in capo a vent'anni avremmo viste tutte le atrocità di tutti i sistemi coloniali superate da un'epoca del crimine quale mai non era esistita - per mano di tedeschi, contro europei - non avremmo ritenuto folle chi osava vomitare questi discorsi antiumani? Cosa poteva essere peggiore di tutte le guerre coloniali? Non avevano forse, gli inglesi, legato dinanzi ai cannoni i figli di quel vecchio popolo indiano ricco di cultura, per poi spararli in aria, di modo che i loro corpi non potessero mai più rinascere? E ora non ci sarebbe da narrare di crimini ancor più terribili, compiuti da tedeschi? Adesso, lettore, apri queste pagine, sprofondati in esse: quel che vi si riferisce non riguarda i tempi di Caligola o di Domiziano ma i tempi di certi Hitler e Himmler; e tu devi apprendere che non avevi ancora alcuna idea della bassezza a cui può giungere l'anima moderna." (Dalla prefazione di Arnold Zweig)
Il compito degli ebrei
Lion Feuchtwanger, Arnold Zweig
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2016
pagine: 77
Gennaio 1933: Adolf Hitler viene nominato cancelliere e adotta una serie di provvedimenti volti a instaurare un regime totalitario e spiccatamente antisemita. Lion Feuchtwanger e Arnold Zweig, celebri scrittori ebreo-tedeschi, si trovano all'estero e decidono di non tornare in Germania. Continueranno però a riflettere su temi come la storia, la cultura e l'identità ebraiche. I due saggi contenuti ne "Il compito degli ebrei" che, pubblicati a Parigi in quello stesso fatidico 1933, vengono proposti ora al lettore italiano si inseriscono perfettamente nella medesima tradizione di pensiero rivelandosi nel contempo assai stimolanti e stilisticamente pregevoli. Ciò vale per il contributo di Feuchtwanger, secondo il quale il nazionalismo ebraico, in quanto fenomeno cosmopolita ed esclusivamente culturale, sarà in grado di arricchire in misura determinante un mondo ormai senza frontiere, come per il breve saggio di Zweig, il quale prende in esame l'insopprimibile volontà di esprimersi che aveva contraddistinto l'attività di tanti artisti provenienti dalle comunità ebraiche dell'Europa orientale e i risultati prodotti nei diversi ambiti artistici.
Omicidio rituale in Ungheria. Tragedia ebraica in cinque atti
Arnold Zweig
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2008
pagine: 160
II 1° aprile 1882 nella cittadina ungherese di Tisza Eslar scompare Esther Solymosi, una giovane contadina cristiana. È il sabato che precede la Pessach, la Pasqua ebraica e, per l'antico pregiudizio del sangue, la piccola comunità ebraica locale viene ingiustamente accusata di omicidio rituale. Moritz Scharf, un ragazzo ebreo, è il teste chiave del processo. Sotto tortura testimonia di aver assistito dal buco della serratura della sinagoga a un rito di sangue per il quale è stata sacrificata Esther Solymosi. Il rischio è che il mito del sangue nel tribunale di Nyíregyhàza si confonda con la storia.