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Libri di Oswald Spengler

A me stesso

A me stesso

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1993

pagine: 144

14,00

Ombre sull'Occidente

Ombre sull'Occidente

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: Cinabro Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 78

Degli autori della cosiddetta «rivoluzione conservatrice», Oswald Spengler è forse il più importante. Il suo nome è certamente legato al Tramonto dell'Occidente: un libro che destò grande risonanza e lo rese un autore intramontabile. «Spengler è uno di quegli autori che non tramontano», scriveva Adriano Romualdi nell'introduzione a questa antologia di scritti tratti da Anni decisivi da lui curata nel 1973 per i tipi di Volpe Editore. «Anzi - continuava - gli avvenimenti più recenti, in quanto contribuiscono a confermare le sue profezie, ingrandiscono il significato della sua opera, sì che essa attraversa l'orizzonte del nostro tempo come quelle stelle il cui fulgore ci giunge più chiaro quando la loro scaturigine è spenta». Jahre der Entscheidung fu l'ultimo libro di Spengler apparso in Germania nell'agosto del 1933: un appello ai nuovi «Cesari» e ai loro seguaci che si affermavano tragicamente sopra le ombre di un Occidente ormai al tramonto.
16,00

Eraclito

Eraclito

Oswald Spengler

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2003

pagine: 120

8,00

Il tramonto dell'Occidente

Il tramonto dell'Occidente

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: Longanesi

anno edizione: 2008

pagine: 1600

Immensa costruzione ideologica e mitologica, in cui una grande congerie di dati è ordinata in modo da costituire una struttura ciclica della storia, l'opera di Spengler ebbe una ricezione imprevedibilmente ampia. Dall'introduzione di Stefano Zecchi: "Tutto ciò che passa è soltanto un simbolo, dice Spengler ricordando un verso del Faust, che ritorna come un leitmotiv wagneriano in "Il tramonto dell'Occidente". Ma anche, aggiunge, il movimento dell'esistere e del conoscere ha un significato se ha un valore simbolico. Spengler riabilita così i concetti di simbolo e destino che la cultura moderna ha deriso e avvilito, credendo di poterli sostituire con quelli di segno e progresso, più funzionali alla filosofia analitica e al controllo tecnico-scientifico dell'esistenza. Ma questo non significa che "Il tramonto dell'Occidente" possa essere letto come una tradizionale reazione allo spirito dell'Illuminismo, anche se proprio a questa interpretazione deve il suo grande successo".
55,00

Il tramonto dell'Occidente. Volume Vol. 1

Il tramonto dell'Occidente. Volume Vol. 1

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2017

pagine: VI-677

Finora si è letto Spengler come il pletorico apologeta di una civiltà perduta (Kultur) e il fustigatore della corruzione metropolitana (Zivilisation). È giunto il momento di riconsiderarlo alla luce diaccia della contemporaneità. L’opera di Spengler si rivela di fatto un autentico «viaggio al termine della notte», alla ricerca spasmodica delle risorse necessarie a contenere la dissipazione entropica dell’Occidente.
40,00

Pessimismo?

Pessimismo?

Oswald Spengler

Libro: Copertina morbida

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2018

pagine: 92

Già all'apparizione del "Tramonto dell'Occidente" (1918) Spengler incorse nell'accusa di pessimismo, oltre che di dilettantismo. L'autore, dal canto suo, prima ancora che fosse pubblicato il secondo volume (1922), respinse energicamente simili addebiti, chiarendo innanzitutto di non essere o di non considerarsi affatto un pessimista, come risulta dallo scritto "Pessimismo?" (1921) che riproponiamo insieme con due conferenze pressoché coeve, l'una dedicata alla lirica (si può ricordare che Spengler stesso amava scrivere versi), l'altra al pensatore che egli considerò sempre il suo nume tutelare: Nietzsche. Il saggio di Marcello Veneziani, che accompagna la presente edizione, ripercorre le alterne sorti dell'opera di Spengler nel Novecento, le ragioni politiche dell'ostracismo che essa subì e infine segnala la lungimiranza e i limiti di una profezia grandiosa, benché in parte mancata.
15,00

Eraclito. Uno studio sui concetti energetici fondamentali della sua filosofia

Eraclito. Uno studio sui concetti energetici fondamentali della sua filosofia

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: Book Time

anno edizione: 2019

pagine: 97

L'universo dei pensieri di Eraclito visto nella sua unità si presenta come un poema maestoso, come una tragedia del cosmo che, per la sua forza sublime, appare degna delle tragedie eschilee. Il pensiero di un'incessante contesa che dura dall'eternità e che forma il contenuto stesso della vita cosmica, in cui governa una legge sovrana e si conserva in armoniosa regolarità, è una creazione dell'arte greca alla quale Eraclito si è avvicinato assai più che non alla scienza naturale in senso stretto. Ci è rimasto un ultimo pensiero in cui vediamo Eraclito nell'atto di abbracciare con lo sguardo il mondo e gioire della leggerezza, dell'innocenza, dell'assoluta mancanza di sofferenza nello spettacolo del suo divenire e operare. Viene qui presentata, in traduzione italiana, la dissertazione del 1904 con la quale Splenger prese congedo.
10,00

Il tramonto dell'Occidente. Volume Vol. 2

Il tramonto dell'Occidente. Volume Vol. 2

Oswald Spengler

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2019

Nella seconda parte del "Tramonto", pubblicata nel 1922, si celebra il mito della Zivilisation faustiana. Il capitolo intitolato all'"Anima della città", che costituisce il cuore pulsante di questo volume, scorcia i toni, i colori e le angosce resi celebri dal capolavoro di Fritz Lang, "Metropolis" (1927). Sullo sfondo campeggia il "nostro" futuro, cioè il mondo romano, di cui il faustismo ricalca fatalmente i contorni politici. La monumentalità e la corruzione, l'apoteosi del denaro come forza motrice degli oscuri poteri del demos, come dire gli elementi costitutivi del cesarismo storico e di quello a venire, si intrecciano a una percezione onirica e straniante della modernità. E in questo vortice di elementi eterogenei, al centro del quale si prepara la tragedia del secondo conflitto mondiale, l'occhio di Spengler ha visto più e meglio dei suoi contemporanei. I suoi «errori», scrisse un lettore d'eccezione come Ernst Jünger, «sono più significativi delle verità dei suoi avversari».
40,00

Il secolo di Nietzsche

Il secolo di Nietzsche

Oswald Spengler

Libro: Copertina morbida

editore: Clinamen

anno edizione: 2020

pagine: 56

«Nella realtà storica non regnano l'ideale, la bontà e la morale - il loro regno non è di questo mondo! -, bensì la decisione, l'azione energica, la presenza di spirito, l'intelligenza pratica. Con i piagnistei e i tribunali morali non si aboliscono i fatti. Così è l'uomo, così è la vita, così è la storia. L'opera di Nietzsche non è un pezzo di passato, di cui si possa godere, bensì un compito al quale non ci si può sottrarre. Nietzsche ha mostrato la storia per come essa è. Il suo lascito è il compito di vivere la storia in questo modo». Con un saggio introduttivo di Fabio Bazzani, lo scritto qui proposto, pubblicato per la prima volta nel 1937 dall'editore Beck di Monaco di Baviera, costituisce il testo del discorso tenuto da Spengler il 15 ottobre 1924, presso il Nietzsche-Archiv di Weimar, in occasione dell'80° anniversario della nascita di Nietzsche.
12,90

Regresso delle nascite. Morte dei popoli

Regresso delle nascite. Morte dei popoli

Richard Korherr

Libro: Libro in brossura

editore: AGA Editrice (Cusano Milanino)

anno edizione: 2020

pagine: 144

A un dato momento la città cresce morbosamente, patologicamente, non, cioè, per virtù propria, ma per un apporto altrui. Più la città aumenta e si gonfia a metropoli, e più diventa infeconda. La progressiva sterilità dei cittadini è in relazione diretta coll’aumento rapidamente mostruoso della città. Berlino che in un secolo è passata, da centomila, a oltre quattro milioni di abitanti, è, oggi, la città più sterile del mondo. Essa ha il primato del più basso quoziente di natalità non più compensato dalla diminuzione delle morti. La metropoli cresce, attirando verso di sé la popolazione della campagna, la quale, però, appena inurbata, diventa — al pari della preesistente popolazione — infeconda. Si fa il deserto nei campi; ma quando il deserto estende le sue plaghe abbandonate e bruciate, la metropoli è presa alla gola: né i suoi commerci, né le sue industrie, né i suoi oceani di pietre e di cemento armato, possono ristabilire l’equilibrio oramai irreparabilmente spezzato: è la catastrofe. La città muore, la nazione – senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove generazioni non può più resistere.
16,00

Anni della decisione

Anni della decisione

Oswald Spengler

Libro: Copertina morbida

editore: Clinamen

anno edizione: 2021

pagine: 212

"L'Occidente è sotto assedio; i popoli d'Oriente lo minacciano". Del proprio tramonto, però, l'Occidente è l'unico responsabile: "Se noi lasciamo cadere la spada, quei popoli la raccolgono". Pubblicato nel 1933, "Anni della decisione" è lo scritto più disincantato, lucido e profetico di Spengler. Veemente contro i luoghi comuni della pubblica opinione, questo libro sa cogliere, con grande acutezza, i fenomeni essenziali della civiltà-in-declino: atomizzazione dell'esistenza, sradicamento del soggetto umano, dominio della fandonia mediatica, insipienza e corruzione delle classi dirigenti e dei governi, loro asservimento ad un'economia finanziaria insensata e soltanto vorace, accerchiamento dell'Europa da parte di popolazioni estranee per cultura e stile di vita. Le responsabilità di tutto ciò vengono di volta in volta imputate o alla "destra" o alla "sinistra". Ma "Destra" e "Sinistra", dice Spengler, in realtà non sono che le articolazioni di un potere unico, le etichette, "buone per gli imbecilli", sotto le quali si nascondono quei comitati di affari e quelle potenti lobbies sindacali, partitiche e ministeriali che, a seconda delle occasioni, si camuffano, appunto, da "destra" e da "sinistra" per meglio manipolare le "meriti deboli e distratte della gente".
15,90

Lettere a Hans Klöres

Lettere a Hans Klöres

Oswald Spengler

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2024

pagine: 216

Spengler non amava scrivere, tantomeno amava scrivere lettere. E le sue, infatti, non sono le lettere di un grande epistolografo. Eppure del suo vasto epistolario, finora inedito in italiano, le lettere indirizzate ad Hans Klöres negli anni decisivi - per lui come per l'Europa intera - dal 1913 al 1922, se non belle, sono sommamente importanti. Di esse, ad una prima lettura, le più impressive sono certamente quelle in cui il profeta del tramonto profetizza la certa vittoria della Germania nel primo conflitto mondiale. Ma in ogni pagina del breve carteggio con Klöres è Spengler quale uomo e pensatore che si rivela: ne viene fuori un autoritratto che completa l'autobiografia rimasta incompiuta, come tanti altri progetti letterari. Il saggio di Stefano Azzarà ci aiuta ad entrare in "questo" involontario laboratorio del Tramonto (ricordiamo che il secondo volume fu scritto proprio dal 1918 al 1922) e riapre la discussione sulla lettura pessimistica e al tempo stesso fuorviante che dell'opera è stata data, segno di una perenne e "intramontabile" rinascita di Spengler.
22,00

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