Libri di Nerina Anastasi
Graffiti d'amore
Nerina Anastasi
Libro: Libro in brossura
editore: Carta e Penna
anno edizione: 2020
pagine: 128
«È da diversi anni che seguo la poesia di Nerina Anastasi, una poetessa dal calco inconfondibile per la sua semplicità espressiva e per l'armonia totalizzante che fuoriesce dalle sue immagini, dai suoi voli dentro il cuore, dal suo cantare a voce piena la bellezza dell'amore, dello stare assieme, del ricordare, del sognare chi non c'è più, dello sprofondare in un sorriso liberatorio, del trovare sempre e comunque la forza per rinascere e stringere la mano ad ogni speranza di luce... A mettermi in contatto con Nerina Anastasi era stato il poeta siciliano Pietro Testaverde, dalla grafia quanto mai efficace e ricca di pathos. Mi ricordo, al riguardo, alcuni suoi versi ("Come sarebbe dolce riposare, / magari come foglia accartocciata/ e secca, da bava di vento / sollevata, nell'intricato / ricamo dell'immenso") e comprendo appieno il perché Nerina Anastasi lo consideri il suo mentore e il suo punto di riferimento in campo letterario.»
I rintocchi del sole sono rugiada
Nerina Anastasi
Libro
editore: Carta e Penna
anno edizione: 2020
pagine: 120
"Già le prime poesie di questa nuova silloge (corposa e assai ben articolata) evidenziano il linguaggio del cielo che accompagna i rintocchi del cuore di Nerina Anastasi, una poetessa che si emoziona e che ci emoziona ad ogni sguardo che vada ben oltre l’azzurro che suggerisce d’un subito amore, ricordo, condivisione, fremiti costanti ed una volare leggero, suadente e genuino che si susseguono sulla tavolozza (coloratissima) dell’animo con guizzi ed accelerazioni carezzevoli. C’è un parlare spontaneo con quel “tu” (il suo grande amore che è volato via, verso l’alto, otto anni or sono ed a cui Nerina Anastasi si rivolge attingendo emozioni e sogni luminescenti), un “tu” che è presente e che la sollecita a scrivere, a mettere nero su bianco ogni e qualsiasi attimo del suo vivere, del suo navigare tra le bellezze del mare, l’azzurro cristallino del cielo siciliano, l’ebbrezza ardente di quei frementi baci che ancora vivono sulle sue labbra..." (Dalla prefazione)