Libri di N. Flora
Costruire l'abitare contemporaneo. Nuovi temi e metodi del progetto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2020
pagine: 420
Le prime due edizioni del Convegno Nazionale di Architettura degli Interni si sono tenute a Venezia nel 2005 e nel 2007 grazie all'impegno di Adriano Cornoldi, artefice e reale ispiratore di tali eventi. La sua scomparsa nel 2009 interrompe una tradizione di confronto e approfondimento sulle materie del settore disciplinare degli Interni e sulle ricerche ad esso connesse. Il terzo Convegno Nazionale di Architettura degli Interni è dedicato, nel decennale della scomparsa, proprio ad Adriano Cornoldi, riferimento scientifico e culturale, guida per molte generazioni di studiosi, ricercatori e docenti. Riproporre tale tradizione, dopo quindici anni dal primo evento, vuole essere un omaggio a quei docenti che, con il loro impegno costante, hanno contribuito a definire i contenuti della disciplina degli Interni, l'hanno saputa promuovere con convinzione e dedizione e l'hanno lasciata nelle mani di chi da loro è stato attentamente formato, anche nell'ambito delle attività del Dottorato di ricerca in Interni, dove si è elaborato, discusso e attualizzato lo statuto di teorie, conoscenze e metodi del settore.
Arne Korsmo-Knut Knuisen. Due maestri del nord
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2019
pagine: 184
Norwegian talks. L'architettura di Kunt Hjeltnes, Carlo-Viggo Holmebakk e Jensen & Skodvin
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 204
Il volume presenta per la prima volta in Italia il lavoro di tre studi di architettura norvegesi: Knut Hjeltnes, Carl-Viggo Hølmebakk e Jensen&Skodvin, ancora poco noti in Italia ma tutti eredi, in modo diverso, della lezione di Sverre Fehn, il grande maestro recentemente scomparso. I tre studi di architettura, tutti con alle spalle una carriera piuttosto consolidata, sfruttano al meglio le difficili condizioni ambientali del loro paese, coperto dai ghiacci per lunghi mesi, dando vita ad architetture site specific, vale a dire accomunate dallo speciale genius loci norvegese. Ivo Pannaggi, pittore di formazione e poi architetto attivo per oltre un trentennio a Oslo, aveva già individuato molti anni or sono questo carattere peculiare nella "luce siderale che sviluppa i solidi in una successione di superfici piane, senza ombre e senza chiaroscuro, come nel più ortodosso dei quadri cubisti".
Per un abitare mobile
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 166
Nicola Flora e il suo gruppo di studio hanno condensato in questo volume il frutto di un intenso lavoro di ricerca in collaborazione con un'impresa privata. Questo frutto ha portato alla realizzazione di alcuni prototipi sperimentali di arredamento che raggruppano un alto numero di funzioni abitative, tanto che, essendo questi trasportabili, si può parlare di un abitare mobile. Si rinnova così un vecchio sogno modernista che nel tempo ha contagiato progettisti lontanissimi fra loro, da Yona Friedman ad Alberto Rosselli, come spiega il curatore: "Quella che definiamo MobilArchitettura vuole spingere i progettisti, e specie i più giovani e in particolar modo quelli ora in formazione, a guardare positivamente le condizioni materiali nelle quali molti di loro oggi vivono: compressione degli spazi personali in luoghi ibridi dove avvengono in maniera convulsa e sintetica tutte le attività della giornata e non solo. Riposare lì dove dormo, e contemporaneamente preparo il cibo e raduno i miei amici; oppure leggo, studio, penso, mi connetto al mondo che si presentifica improvvisamente in uno spazio piccolissimo e che, in tal modo, è contemporaneamente qui e altrove".