Libri di N. Dacrema
Tradurre è un'intenzione
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2014
pagine: 271
Questo libro, che raccoglie gli interventi degli studiosi e professionisti della traduzione che hanno partecipato al simposio sulla traduzione letteraria organizzato da Nicoletta Dacrema all'Università di Cagliari, è governato dal principio della eterogeneità. I testi presi in considerazione, infatti, coprono un arco cronologico vastissimo, che va dal primo millennio a.C. fino a oggi. Essi sono, inoltre, rappresentativi di generi letterari diversi: poesia, narrativa, prosa d'arte. Una prospettiva tanto ampia, che accoglie poesia antica e poesia contemporanea, istanze e modalità narrative, e in generale prosastiche, con le relative crisi e assestamenti formali, intende non solo dare un quadro mosso della letteratura europea e, più latamente, mondiale, ma anche, e soprattutto, intende marcare la pluralità di strategie che vengono messe in opera, di volta in volta, nella riproposta del fatto letterario, con le sue specificità di macrostruttura e di microstruttura che variano nel tempo e di voce in voce. Esse sono, infatti, espressione della verità individuale di ciascun autore, del suo 'poieîn'. Ogni traduzione è una ri-creazione dell'opera, e dà, pertanto, una versione propria che parte da una "interpretazione": sia del piano semantico, soprattutto lessicale, con tutte le sue sfumature; sia del piano formale. Questa interpretazione è, a suo modo, originale. Nel bene, e nel male.
Serpenti d'argento. Racconti giovanili
Rainer Maria Rilke
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2008
pagine: 234
Cosa sono i serpenti d'argento che si snodano per il bosco immerso nella solitaria notte di mezza estate? Motivo ornamentale che prefigura il simbolismo o elemento concreto della poetica di stampo naturalista? L'opera narrativa del giovane Rilke vive delle multiformi sfaccettature che caratterizzano la temperie culturale alla fine del XIX secolo. Nel 1896, appena ventenne, colui che è oggi considerato il maggior poeta moderno di lingua tedesca annunciò un "libro di racconti", che però non venne mai pubblicato. Con il tempo, infatti, l'autore prese le distanze dalle sue prime opere narrative, giudicandole acerbe rispetto allo stile che andava maturando. Eppure questi racconti sono già profondamente rilkiani nei motivi e nei temi, espressione di quell'unica istanza che percorrerà l'opera dello scrittore fino alla camera parigina di Malte e alle "vie della città-tormento" nella decima elegia duinese: la sensibilità per la miseria e la solitudine, rispecchiate qui in interni malsani e bui, nel vuoto chiacchiericcio dei saloni borghesi o nello squallore del proletariato urbano.