Libri di Monique Jutrin
La doppia appartenenza. Scritti su Israele, il sionismo e la diaspora
Rachel Bespaloff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 80
«Nessun ebreo, oggigiorno, può ignorare che in qualsiasi luogo, a qualsiasi ora, può capitargli il peggio». È il 1938 e Rachel Bespaloff ingaggia un’accesa controversia sulla questione ebraica con lo storico Daniel Halévy, per denunciare l’indifferenza di intellettuali, cristiani e nazioni europee rispetto alle empietà compiute dai nazisti. La vis polemica di questa straordinaria filosofa, che assume il tono sferzante di una profetessa biblica, si trasforma in occasione per una sottile riflessione sul destino del popolo ebraico. In esilio in America, Bespaloff torna su tali questioni in un saggio del 1943 in cui rivendica un nazionalismo non xenofobo: Israele è chiamata a incarnare una nazione che non si fondi sulla volontà di potenza e sull’ideologia delle identità muscolari. Saprà essere all’altezza di questa sfida?
L'eternità nell'istante. Gli anni francesi (1932-1942). Opere. Volume Vol. 1
Rachel Bespaloff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 672
Filosofa dalla rara raffinatezza speculativa, stilista della lingua, Rachel Bespaloff è rimasta a lungo ingiustamente dimenticata. Intellettuale non sistematica, ha disseminato il suo pensiero in saggi e lettere sparsi, riflettendo in modo radicale sulla finitezza, l’angoscia, il nulla della morte. Attraverso una preziosa filosofia dell’istante, elabora un pensiero etico basato sulla musica, sul dire poetico, sull’atto creatore. Mentre incombe la Seconda guerra mondiale e incalza la furia nazista, questa intellettuale ritrosa e discreta ritorna alle fonti della saggezza greca e rilegge il poema epico dell’Iliade in un’originale confluenza con quella biblica. La ricerca della giustizia e il rapporto dialettico fra eternità e durata attraversano come un filo rosso la sua riflessione. In questo volume, che inaugura la prima edizione mondiale delle sue opere, sono pubblicati i saggi scritti in Francia prima dell’esilio negli Stati Uniti, frutto di incontri diversi: da Kierkegaard a Heidegger, da André Malraux a Julien Green, da Lev Šestov a Nietzsche. Li precede una biografia che ricostruisce per la prima volta il suo itinerario esistenziale e intellettuale attraverso un importante lavoro di ricerca sui suoi numerosi epistolari con i maggiori intellettuali del tempo, nonché sulle testimonianze di filosofi e amici che restituiscono la grazia di questa nobile «patrizia dello spirito». A corredare il testo, inoltre, la Prefazione della studiosa che l’ha scoperta a livello internazionale, Monique Jutrin, un ricordo inedito del nipote Pierre Mégevand e due saggi delle curatrici che offrono un’interpretazione filosofica del suo pensiero.
Lo Zibaldone di Ulisse. Con Benjamin Fondane al di là della storia (1924-1944)
Monique Jutrin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 182
Una vita d'uomo non si racconta, né si scrive: libro mai terminato, che dovrei rifare all'infinito. Non è una biografia, né una vita immaginaria: ogni dettaglio si fonda su un documento o su una testimonianza. L'esame dei manoscritti permette di cogliere sul vivo un pensiero in continuo movimento, di trovare i punti di congiunzione tra poesia e filosofia. Le migliaia di fogli sui quali le poesie prendono forma di volta in volta sono più eloquenti delle pagine di un diario personale. Il racconto inizia nel 1924, nel momento in cui Fondane arriva a Parigi, e si estende ai venti anni della sua esistenza, dedicando particolare attenzione al periodo compreso tra il 1940 e il 1944. Ho utilizzato tutte le forme narrative: primo piano, rallentatore, effetto di accelerazione, flash-back e anticipazione. Per tentare di cogliere un viso d'uomo, il professore che sono stata abbandona il suo bagaglio erudito di appunti e di riferimenti. E se il lettore può essere sorpreso dall'intrusione di un "io", di una prima persona singolare, è perché dietro questa storia si nasconde un altro racconto, quello di una bambina che si ritrovò, all'età di due anni, sulle strade dell'esodo. Non potremmo avere degli appuntamenti nel passato? E questo libro non potrebbe essere, a suo modo, una lacrima che accresce la massa d'acqua dell'Atlantico?