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Libri di Monica Longobardi

Voi che mi avete uccisa

Voi che mi avete uccisa

Joan Ganhaire

Libro: Libro in brossura

editore: Virtuosa-Mente

anno edizione: 2021

pagine: 456

Voi che mi avete uccisa parla di una congiura e di omicidi. Una storia che si perde nel passato si risveglia nel presente, dove una vittima diventa a sua volta carnefice. A dispetto di uno scenario da acquerello, questo è un luogo che gronda lacrime e sangue. Qui ha avuto origine tutta la catena del male patito e restituito a consuntivo di una vita, in una resa dei conti inesorabile. Ganhaire, medico e scrittore, scruta severo e insieme con spirito grottesco il marcio di una piccola realtà dominata da una classe medica corrotta, sin dentro agli organi cariati dei suoi cittadini. Riesuma fantasmi di vicende familiari dormienti nei piccoli cimiteri e nei bui archivi dei gabinetti di analisi. E fa riaffiorare il pianto e la rabbia dei vinti, dell’innocente la cui voce si leva spiegata contro le soperchierie che hanno compromesso la sua vita di donna. E a noi rivela: «Il peggio è che questa storia è vera e mi fu raccontata da una delle mie pazienti depresse in un raro momento d’abbandono: “non ne ho mai parlato ad anima viva…”».
33,00

«E nadi contra suberna». Essere «trovatori» oggi. Atti di Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2018)

«E nadi contra suberna». Essere «trovatori» oggi. Atti di Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2018)

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2021

pagine: 207

Si raccolgono in questo volume gli Atti del Convegno Internazionale «E nadi contra suberna». Essere "trovatori" oggi, Università di Ferrara, 20-21 novembre 2018. Insolitamente per la Filologia romanza coltivata in Italia, i contributi vertono sulla letteratura occitanica contemporanea. Gli autori presi in esame sono Frédéric Mistral, Joseph d'Arbaud, Max-Philippe Delavouët, Max Rouquette, Marcela Delpastre, Joan-Luc Sauvaigo, i poeti occitani Sergio Arneodo, Antonio Bodrero, Piero Raina, Claudio Salvagno, e infine Joan Ganhaire. I generi letterari cui le rispettive opere afferiscono interessano la poesia come la prosa. Alcune tematiche comuni a più di un autore, in particolare quelle legate al paesaggio mediterraneo (il Rodano, la Camargue o il mondo rurale limosino), sfuggono ai consunti stereotipi del pittoresco, attingendo piuttosto ai misteri degli elementi e allo spirito panico che anima la natura. L'altra questione che si pone è quella della lingua e della cultura occitanica novecentesca che reclama, attraverso la sua letteratura, un'identità maiuscola che la storia ha sacrificato. Ne denunciano lo smarrimento, o la ricusazione di una posticcia, gli scrittori, tra cui Joan-Luc Sauvaigo, nizzardo, che elegge nel 'confine' il non-luogo in cui il mondo occitano vive esiliato. Rispetto al retaggio trobadorico, cui restano fatalmente ancorati, la scelta di questi autori intende dimostrare la versatilità di tale letteratura, che si esprime da ultimo anche in un genere popolare quale il poliziesco (Joan Ganhaire). Insomma, quella che è stata definita L'ombre de l'occitan (Gardy), dopo i contributi fondamentali di Fausta Garavini, con questo volume tende a venire alla luce.
28,00

Medievalismi. Atti del Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2019)

Medievalismi. Atti del Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2020

pagine: 272

Si può dire che il medioevo continui ad abitare il nostro immaginario, nobilitandolo e legittimandolo. Pensati per offrire agli studenti di Filologia romanza dell'Università degli Studi di Ferrara un ventaglio di ottiche e prospettive sul suo riuso nella posterità, i saggi contenuti nel volume indagano i fenomeni di ricezione e ricreazione in letteratura, nel fumetto, nell'epica eroica di Tolkien, nella fiction cinematografica e televisiva e nel mondo del marketing. I contributi mostrano in modo divulgativo e affabile, pur nel rigore del metodo, come leggere il medioevo nelle molteplici forme della nostra contemporaneità.
16,00

Viaggio in Occitania

Viaggio in Occitania

Monica Longobardi

Libro: Libro in brossura

editore: Virtuosa-Mente

anno edizione: 2019

pagine: 295

L’esilio di un fauno nelle ultime terre selvagge della Camargue; la corrente del Rodano che trasporta la salma di un re verso il sacro sepolcreto degli Alyscamps; la foresta di Feytaud scenario di guerre tra stirpi umane e ferine, e morti che ritornano in maisons hantées. Tre “notturni” in una natura panica che difende misteriosamente le sue antiche leggi e pronuncia i suoi sortilegi; dove la cerva, il cinghiale, le querce, i castagni, i ginepri combattono la loro tacita battaglia contro le ferite inferte alla terra. Il bosco, i pascoli, il grande fiume, le saline e la palude: le terre d’Occitania che la storia ha silenziato e che una letteratura dei “quattro elementi” riprende a sillabare. In quale lingua? L’occitano di oggi, lingua viva ma che parla troppo sommessamente perché il mondo di fuori la distingua. La voce che fu dei trovatori, ma che non ha mai cessato il suo canto. Sino a oggi. La lettura di d’Arbaud, Delavouët, Ganhaire ci introduce in questo universo letterario inesplorato in Italia, negletto dai traduttori e dalla ricerca: un’autentica rivelazione. Prefazione di Fausta Garavini.
29,00

Il giardino e la rosa. Tre saggi per Franco Scataglini

Il giardino e la rosa. Tre saggi per Franco Scataglini

Monica Longobardi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 128

La più bella versione poetica del Roman de la Rose ha la sua fucina ad Ancona, dove Franco Scataglini visse la sua intera parabola di uomo e di intellettuale (1930-1994), guardando alle origini romanze come al suo riscatto. La Rosa è anche un ennesimo omaggio cortese alla donna amata: Rosellina, sua moglie e Musa. La sua incantevole lingua letteraria muove dal dialetto antico, decantato alla scuola dei trovatori e dei siciliani. Con tale pigmento linguistico, egli sagoma e pennella anche il suo scontroso paesaggio marino e litoraneo attraverso gli animali che lo popolano, il suo originalissimo bestiario finora rimasto incredibilmente inavvertito.
12,00

Vanvere. Parodie, giochi letterari, invenzioni di parole

Vanvere. Parodie, giochi letterari, invenzioni di parole

Monica Longobardi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2011

pagine: 255

Traduzioni a orecchio di lingue inventate e poesie balbuzienti; fanfaluche antidotate rabelaisiane e l'incantevole vaniloquio di Burchiello; pseudoetimologie e poesie del senso perso; Manzoni farcito e l'Inferno par ridar. Lo sbrigliato scilinguagnolo del BlaBlaBla. E che dire di tutta quella scienza inutile e grottesca, tutti quei lunatici, quegli ig-Nobeli scienziati? Che ci fa la progenie di Età Beta, di Archimede pitagorico con le "laboriose inezie" dei bricolagisti (l'incudine pieghevole da viaggio, l'ombrello concavo per paesi aridi)? E quella centuria di ricette spiccate dall'Artusi, manomesse sino al rivoltante gelato di lumache; irrise da un esperto Esperto livornese ("lo soffrigga con sdegno"); anagrammate da enigmisti in gastronomici simposi ("A chi servire la Cicala ascetica, il Gallo distinto, l'anitra valdese e la Piccola sottilissima trota ignara? È un menù per vergini?"). E le ricette pensate per gli animali del Physiologus (la Chimera, ipocalorica, per diete severe)? La promessa è ridere, sorridere e divertirsi.
19,00

Misteri e meraviglie. Antologia operativa del racconto fantastico latino. Per le Scuole
11,00

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