Libri di Mimma De Petra
La casa della luce
Yoko Ogawa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 200
La “Casa della luce” è un’opera unica in tre movimenti: tre racconti raggelanti di una delle più importanti autrici giapponesi contemporanee; tre donne dalla vita apparentemente serena e banale, che si trovano a fronteggiare l’abisso, inatteso, che si fa strada in loro. Una clinica, un pensionato studentesco e un orfanotrofio: sono questi i luoghi familiari e assieme sconosciuti in cui le protagoniste di queste storie proiettano i ricordi di un passato cristallizzato e vivono un presente sospeso e immobile. Edifici essenziali, anonimi, talvolta austeri o asettici, luminosi e insieme tetri, nei quali il tempo trascorre con l’estrema lentezza delle gocce che cadono da un soffitto logoro, tra i gesti di una routine descritta con glaciale precisione. Nel primo racconto una ragazza documenta con cinismo e crescente morbosità i nove mesi di gravidanza della sorella maggiore. Nel secondo, una donna, assillata da un rumore che rimbomba nella sua testa, torna nella residenza studentesca in cui ha vissuto durante gli anni dell’università per accompagnare suo cugino; proprio lì, dove un ragazzo è sparito inspiegabilmente. Nel terzo, un’adolescente descrive la sua vita dentro una casa-famiglia gestita dai propri genitori, nella quale si sente la più orfana tra gli orfani e finisce per coltivare invidie, pericolose vendette e un inconfessabile amore. Nella “Casa della luce” Yoko Ogawa racconta l’inquietudine della normalità: la crepa che d’improvviso appare tra le nostre illusioni di sicurezza e che minaccia di distruggere tutto ciò che abbiamo costruito un gesto alla volta, un sussurro alla volta, come «api sotto la pioggia».
A sud del confine, a ovest del sole
Haruki Murakami
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 204
Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle, aveva fatto della propria eccezionalità una fortezza in cui nascondersi, un modo per zittire quella sensazione costante di non essere mai lì dove si vorrebbe veramente. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un'abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse di più: a distinguerla non c'è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un'altra cosa: che sei innamorato. Ma Hajime se ne rende conto troppo tardi - è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l'esperienza - quando ormai la vita l'ha separato da lei. Come il dolore di un arto fantasma, come una leggera zoppia esistenziale, Hajime diventerà uomo e accumulerà amori, esperienze, dolori, errori, ma sempre con la consapevolezza che la vita, la vita vera, non è quella che sta dissipando, ma quell'altra, quella che sarebbe potuta essere con Shimamoto, quella in un altrove indefinito, a sud del confine, a ovest del sole. Una vita che forse, venticinque anni dopo, quando lei riappare dal nulla, diventerà realtà.
La casa della luce
Yoko Ogawa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2011
pagine: 155
Una ragazza narra in prima persona i nove mesi trascorsi insieme alla sorella che aspetta un bambino. Le due hanno un rapporto difficile, che si complica a causa dei capricci e delle improvvise richieste della seconda. La protagonista sembra osservare sua sorella con sguardo freddo e obiettivo, come se si trattasse di uno strano animale soggetto a un'orrida metamorfosi. Il secondo racconto è incentrato su un pensionato studentesco e sul suo misterioso proprietario, un uomo senza braccia e con una gamba artificiale. Qui la protagonista assiste all'inquietante e inspiegabile sparizione di un cugino che lei vi aveva accompagnato. L'ultimo racconto è ambientato in un orfanotrofio: Aya è la figlia del direttore e condivide di malavoglia la spartana e tetra vita comunitaria dell'istituto. Aya trascorre i pomeriggi guardando uno dei ragazzi ospiti tuffarsi nella piscina. Odia il luogo in cui vive e il fatto che la sua sia una sorta di famiglia allargata. Le ultime pagine lasciano intravedere la nascita di un tenero sentimento tra Aya e il ragazzo dei tuffi.
La casa della luce
Yoko Ogawa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2006
pagine: 155
Una ragazza narra in prima persona i nove mesi trascorsi insieme alla sorella che aspetta un bambino. Le due hanno un rapporto difficile, che si complica a causa dei capricci e delle improvvise richieste della seconda. La protagonista sembra osservare sua sorella con sguardo freddo e obiettivo, come se si trattasse di uno strano animale soggetto a un'orrida metamorfosi. Il secondo racconto è incentrato su un pensionato studentesco e sul suo misterioso proprietario, un uomo senza braccia e con una gamba artificiale. Qui la protagonista assiste all'inquietante e inspiegabile sparizione di un cugino che lei vi aveva accompagnato. L'ultimo racconto è ambientato in un orfanotrofio: Aya è la figlia del direttore e condivide di malavoglia la spartana e tetra vita comunitaria dell'istituto. Aya trascorre i pomeriggi guardando uno dei ragazzi ospiti tuffarsi nella piscina. Odia il luogo in cui vive e il fatto che la sua sia una sorta di famiglia allargata. Le ultime pagine lasciano intravedere la nascita di un tenero sentimento tra Aya e il ragazzo dei tuffi.