Libri di Maurizio Balsamo
Diniego e speranza. Trasformazioni del negativo
Giuseppe Armogida, Maurizio Balsamo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 198
Cosa succede quando il “Sì” al fondo dell’esistenza – quell’affermazione primordiale che ci garantisce un posto nel mondo – viene sostituito dal silenzio, dal rifiuto o dalla negazione? In questa penetrante esplorazione, Giuseppe Armogida e Maurizio Balsamo tracciano le conseguenze psichiche del diniego e il fragile emergere della speranza all’indomani di un trauma. Attingendo alla psicoanalisi di Sigmund Freud, Jacques Lacan, Wilfred Bion e André Green, passando per l’opera filosofica di Søren Kierkegaard, Gilles Deleuze e Jacques Derrida, il libro rivela come le rotture precoci – siano esse nello sguardo materno, nel riconoscimento simbolico o nell’atto di dare un nome – portino alla frammentazione del Sé e alla sofferenza esistenziale, lasciando tracce profonde che possono sfociare nella psicosi. Attraverso vividi casi clinici e figure letterarie, come Antonin Artaud e Fëdor Dostoevskij, viene messo in luce il paradosso della negazione: il suo potere di distruggere, ma anche di “costringere” a nuovi atti di creazione. Un libro essenziale per gli psicoanalisti – per rintracciare il potenziale riparativo della speranza nel lavoro analitico – e per chiunque abbia lottato con l’assenza, osando immaginare una via di ritorno.
Il lavoro del negativo
André Green
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 482
André Green propone una profonda indagine sul lavoro del negativo in Freud, osservandolo da punti di vista insoliti, come il lavoro del sogno, del lutto e dell’identificazione. Il negativo, così considerato, raggruppa le forme eterogenee della rimozione, della forclusione, del rinnegamento e della negazione. Lungi dall’attribuire un senso esclusivamente patologico al lavoro del negativo, Green mostra come questo caratterizzi, attraverso la rimozione e la sublimazione, una condizione più generale. È necessario dire “no” alla pulsione in eccesso per poter far parte della comunità degli uomini: ma da cosa dipende che questo “no”, in certe persone, divenga un rifiuto della vita umanamente detta sotto l’impero di una negatività distruttiva?
Il riso e il sacro. Psicoanalisi del senso profondo dello scherzo
Salvatore Zipparri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Anche se, a prima vista, riso e sacro sembrano concetti antitetici, dato che il sacro, come la tragedia, affonda le sue radici in ciò che la natura umana è incapace di padroneggiare, non è forse vero che non c’è funerale dove ad un certo punto non si rida? Attraverso una lettura della comicità effettuata con i costrutti della teoria psicoanalitica, oltre che con incursioni nella letteratura, nell’antropologia e nella cultura, questo breve saggio rappresenta un tentativo di coniugare in modo felice profondità e leggerezza. E, senza rinunciare a vedere nel riso anche un’espressione di cattiveria e malignità (sia pure sublimata ed edulcorata), intende mostrare come lo scherzo possa indicare, alla stregua di una rivelazione, una via di accesso privilegiata a verità prima d’allora piuttosto irraggiungibili. A tal fine, più che sul comico a livello estetico, sarà necessario concentrarsi sulla comicità quotidiana che rivela in maniera più immediata la natura primordiale e arcaica del bisogno di ridere: un bisogno di cui l’umanità non ha mai potuto fare a meno e che perciò, con valide ragioni, si considera universale. Se, come ha sostenuto René Girard, il sacro affonda le sue radici nella violenza, nella misura in cui anche lo scherzo è un atto aggressivo, la sua relazione con il sacro non può che essere quanto mai stretta e significativa. Prefazione di Maurizio Balsamo.
Ascoltare il presente. Tempo e storia nella cura psicoanalitica
Maurizio Balsamo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 127
Il processo analitico si istituisce non tanto nell’operazione di memorizzazione, di ritrovamento di una memoria perduta, quanto nella conquista della temporalità, della possibilità di disincarnarsi dal tempo della ripetizione e di aprirsi al futuro, costruendo in tal modo la categoria del passato. La teorizzazione di una relazione di cura giocata sul solo presente, come un infinito racconto del qui e ora, rischia di smarrire il peso della storia soggettiva, ridotta alla narrazione di una vicenda che dimentica il reale e i suoi effetti, nega il ruolo degli accadimenti, di ciò che non è accaduto o che doveva accadere e che, per tale ragione, non smette di insistere nel campo psichico. Come pensare dunque il ruolo del presente? Come definire tale categoria e quali modelli temporali adoperiamo nella cura analitica? Si tratterà allora di stabilire i processi necessari per pensare la trasformazione di ciò che affolla e occupa la mente in divenire, mostrando come nello svolgersi della relazione “presente” i due soggetti della cura siano immersi in un campo di diffrazioni, risorgenze, sopravvivenze che ne scompongono l’immediatezza e l’illusione di una comprensione senza resti.
André Green. Il potere creativo dell'inconscio
Maurizio Balsamo
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 150
"Moi, j'aurais dit plutôt que, Io, avrei detto piuttosto... Così Green iniziava a volte la sua riflessione su di un caso clinico dopo che gliene avevo parlato. Da lì procedeva nell'esplorazione di un'altra linea di pensiero che poteva incrociare o discostarsi da quella che era stata presentata, ma che ben più sostanzialmente tentava di evidenziare la straordinaria arborescenza delle comunicazioni analitiche, la selezione di uno snodo piuttosto che di un altro, non tanto in termini conflittuali quanto in una modalità che mi appariva complementare, attenta agli intrecci, ai rimandi, alle sommersioni e alle riemersioni di un tema nel corso della seduta. Era il suo modo per sottolineare quanto fosse necessario, nella riflessione su una situazione clinica, incrociare la possibilità di un ascolto diverso, aprendosi ad altri vertici osservativi, senza assumerne uno come il definitivo o il più vero, il che a suo giudizio ci permetteva di essere analisti ed evitare di cadere nella solitudine e nella megalomania." A partire dalla sua esperienza personale al fianco di André Green, Maurizio Balsamo traccia un percorso attraverso la straordinaria avventura umana e intellettuale di uno dei più grandi psicoanalisti del Novecento. Una mappa reticolare del grande "pensatore delle connessioni", del suo dialogo con Jacques Lacan, Donald Winnicott e Wilfred Bion e dell'esigenza sempre più forte di ricomporre in una feconda rivisitazione le diverse letture dell'opera di Freud.
Feticcio
Maurizio Balsamo, Marcello Faletra, Giovanni Pizza, Karl Marx
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Grenelle
anno edizione: 2017
Forme dell'après coup
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
In questa raccolta di saggi, l'interrogazione del concetto, la sua variegata traduzione nelle diverse lingue, la teorizzazione o la sua difficoltà nel rapporto fra la psicoanalisi inglese e francese, la ricorsività dei processi di trascrizione psichica e il loro fallimento, sono al centro della discussione che gli psicoanalisti qui convocati cercano di sviluppare. Quale rapporto fra trauma e après-coup, storia e trascrizione, grammatica generativa e autonomia, lingua e metapsicologia? Quale rapporto fra l'enigma seduttivo di Laplanche e l'enigma della psiche? In che modo la risignificazione psichica, pur evidente nel processo dell'après-coup, oscura la questione del primo colpo, di ciò che precede la rilettura del passato e che ostacola, nella sua qualità regressiva, una visione puramente rielaborativa? Che rapporto fra psicoanalisi ed ermeneutica? La tradizione psicoanalitica italiana si è mossa, nella sua dinamica storica, sia nella scelta della posteriorità, che nel privilegiare la traduzione inglese o quella francese, con impostazioni di metodo e metapsicologie evidentemente differenti. Il seguente volume prova a rispondere a tali questioni, fornendo degli strumenti di riflessione e di ricerca utili per riprendere il lavoro sul senso e sui malintesi relativi ad un problema concettuale che caratterizza come pochi il funzionamento stesso del processo psicoanalitico.
L'autobiografia psicotica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 272
Cosa di più paradossale - potremmo dire antitetico - che mettere insieme autobiografia e psicosi, quando si conosce la tragedia esistenziale di un paziente psicotico, il suo essere sottomesso a quella "macchina influenzante" che assegna ruoli, destini, posizioni, comportamenti, e contro la quale un'intera vita combatte, tentando di trovare, comunque, le condizioni minimali per esprimere un desiderio, una singolarità? Dai piccoli e scarni graffiti su di un muro alle opere d'arte, dall'amputazione di sé alla foto della stessa, come in Nebreda, dalle parole come veleno alla scrittura infinita come in Wolfson, dal gesto criminale al suo racconto, i tragitti che definiscono questa ricerca vitale, per coloro che sono stati toccati dalla psicosi, mostrano una ricchezza e una complessità che non possiamo definire solo come atti protesici, sostegni narcisistici ad un Io altrimenti distrutto. Mostrano una linea di sviluppo e di conservazione dello psichico a volte insospettato, altre volte segnato in modo indelebile dalla stessa vicenda psicotica. Attraverso figure celebri (da Dino Campana a Althusser, da Wolfson a Nijinski, da Pierre Rivière a Schreber, da Schumann a Sarah Kane, da Artaud a Agatha Christie), L'autobiografia psicotica propone un possibile atlante dei modi in cui la psicosi tenta di dirsi, iscrivere qualcosa di singolare, una traccia soggettiva, un racconto altro e non predeterminato della propria esistenza.
Libere associazioni?
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 128
Le "libere associazioni" costituiscono il terreno privilegiato della pratica analitica. Il "dica tutto ciò che le viene in mente" è, in qualche modo, sinonimo del procedimento psicoanalitico stesso. Ma quali sono le sue origini, le questioni che ne hanno segnato la nascita, i problemi che lo psicoanalista incontra in quella che dovrebbe essere una consuetudine a volte agevole, a volte impossibile a realizzarsi? Come pensare la pratica analitica là dove nessun discorso si mette in moto, fino alla situazione in cui solo un silenzio ostile e terrorizzato dallo scioglimento delle costruzioni identitarie si oppone al lavoro psichico? Come fare in modo che l'associatività psichica possa costituirsi là dove essa difetta, dove il primato del principio di piacere è messo in scacco e la stessa matrice narrativa è lacunosa o impossibilitata a realizzarsi? Come associare là dove il rischio sarebbe quello di reincontrare, in questo girovagare, il "gruppo psichico" scisso che si voleva ad ogni costo isolare, pena la catastrofe? I saggi qui raccolti ricostruiscono lo scenario storico, teorico e clinico del concetto e del fenomeno delle libere associazioni, fornendo elementi di riflessione rilevanti per ripensare ciò che ci appare in genere come "troppo noto".
Psiche e storia. Il caso clinico, la storia, il metodo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 224
In che modo l'esigenza narrativa riesce a rappresentare il grumo di reale che definisce la storicità di ognuno di noi, con le sue infinite riprese e ritrascrizioni soggettive? Cosa significa nell'esperienza psicoanalitica, "pensare per casi"? Ed in che modo lo psicoanalista e lo storico possono dialogare intorno a questo particolare costrutto che definisce la trasmissibilità dell'esperienza psicoanalitica e l'esercizio stesso del metodo storico, considerando la complessità delle teorie implicate, dello statuto complesso della traccia, delle funzioni autoriali, della soggettività? I temi qui trattati rappresentano, in modo parziale ma non improvvisato, un tentativo di costruire un dialogo fecondo fra studiosi di diverse discipline, interessati al tema della Storia e delle sue modulazioni soggettive. Attraverso riflessioni di tipo epistemologico, storico, filosofico o psicoanalitico, applicazioni ed esempi rilevanti, il volume intende fornire materiali e tracce di lavoro per la costruzione di una ricerca che vede in opera l'Associazione Internazionale di Storia della psicoanalisi, e il costituendo gruppo italiano di ricerca su psicoanalisi e scienze umane.
La regressione nella stanza d'analisi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 112
Con "La regressione nella stanza d'analisi" nasce una serie di volumi dedicati ai concetti psicoanalitici e ai loro usi. Differentemente dai dizionari o dalla celebre enciclopedia di Laplanche e Pontalis, questa serie intende proporre sia una riflessione storica ed evolutiva che una possibile genealogia del pensiero clinico nelle sue numerose forme. Si cercherà dunque di dare spazio a differenti correnti teoriche nell'ipotesi che il raggiungimento del consenso non sia l'unico o il più importante scopo di una discussione e la sua mancanza il segno dell'inutilità del dibattito fra psicoanalisti. Questo primo volume è organizzato come un confronto tra psicoanalisti francesi ed italiani e tra i fautori della regressione in analisi (in primis Winnicott) e i suoi detrattori (in primis Lacan). A quale regressione si oppone Lacan, se sia la stessa di Winnicott e se il motore della cura si dispieghi unicamente intorno ad essa o invece al tentativo di realizzare una nuova esperienza, sono alcune delle questioni trattate in questo volume.
Freud, lei e l'altro. Sulla genesi della teoria psicoanalitica
Maurizio Balsamo, Francesco Napolitano
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 224
Attraverso cinque capitoli che individuano momenti salienti dello sviluppo della psicoanalisi, tutti centrati in varia misura su quella triangolarità senza la quale non si dà psichismo, gli autori tentano qui il primo passo di una ricerca che, se fosse ampliata ed estesa, potrebbe contribuire a conoscere meglio la genesi della psicoanalisi e la sua identità.