Libri di Matteo De Girolamo
il Carmine di Colletorto. La chiesa, il coro e il convento
Matteo De Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Volturnia Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 296
La sete della conoscenza muoverà tanti ad accostarsi a questo ultimo lavoro frutto di un tempo non breve che fa luce su un bene prezioso della nostra comunità: La Chiesa del Carmine, con il coro e il convento e tutti i suoi tesori, dimenticati in parte o guardati, fino ad ora, con indifferenza (che fa rima con ignoranza). L’autore ha dovuto spulciare antichi testi polverosi, visitare molti archivi, sfogliare fonti con occhio vigile, confrontare ipotesi, interpretare parole e immagini. E così ci restituisce una bellezza dimenticata, nascosta, trascurata, forse anche calpestata e offesa; il trascorrere dei secoli non giustifica la dimenticanza o l’incuria, e meno ancora tollera la distruzione. La conoscenza del passato è l’argine ad istinti vandalici di eliminazione. Il nostro autore, per formazione culturale e passione personale, sa molto bene quale sia il valore per la comunità di oggi del recupero dei tesori che giacciono sotto la polvere del tempo che inevitabilmente si accumula se si interrompe l’opera amorevole e continua di chi li custodisce con cura perché li ha raccolti dall’eredità ricevuta dai propri antenati; c’è, in questo impegno, la fedeltà ad un testamento...
Viaggio nell'Università della terra di Colletorto
Michele Fratino, Matteo De Girolamo, Davide Mele, Lucio Mucciaccio, Roberto Socci
Libro: Libro in brossura
editore: Volturnia Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 400
Non c’è prima della ricerca storica che ho l’onore di presentare un lavoro degno di questo nome. Ora si mette fine ad un’attesa, ad un bisogno non solo storico-scientifico, ma direi esistenziale, antropologico, perché è assolutamente necessario per ogni cittadino e per la comunità intera, conoscere la storia del luogo che ci ha visti bambini, che ancora abitiamo o frequentiamo sporadicamente. Inutile e superfluo indugiare sulla valenza umana dell’acquisizione consapevole della storia che una comunità ha alle sue spalle, un luogo che parla ancora attraverso i suoi resti, i segni dei monumenti, le tracce di una realtà che fu. La ricerca storica è, da questo di vista, lodevole; bisogna essere grati al gruppo di audaci ricercatori colletortesi, guidati dall’appassionato Michele Fratino, che nel corso degli ultimi anni, secondo un metodo assolutamente innovativo, quello della Public History, mediante l’uso dei social, hanno profuso impegno, tempo, energie per ricercare ostinatamente tracce antiche e restituirle ai noi contemporanei che non possiamo che restare anche stupiti per le tante cose che prima erano oscure.