Libri di Massimo Mezzanzanica
Invito a leggere «Mastro don Gesualdo» di Giovanni Verga
Massimo Mezzanzanica
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2024
pagine: 120
La Collana propone un metodo di lettura critica delle principali opere letterarie italiane, fornendo gli strumenti utili a meglio comprendere, attraverso la conoscenza della personalità dell’autore e delle vicende politiche e letterarie della sua epoca, non soltanto i pregi letterari, ma anche le motivazioni più profonde dell’opera presa in esame. Ogni volume, dedicato a una singola opera, è così articolato: l’autore e il suo tempo, che inquadra la vita dell’autore con l’ambiente nel quale si è formato e con gli avvenimenti principali del periodo in cui è vissuto; l’opera e le sue strutture narrative; la critica; gli spunti di riflessione, una serie di esercitazioni che aiutano a verificare la comprensione dell’opera; la bibliografia; l’indice dei nomi.
Corpo, potere e rappresentazione. Figure della sovranità tra teologia politica e antropologia
Massimo Mezzanzanica
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 298
Tema di questo studio è il ruolo che il corpo svolge nella rappresentazione e nell’esercizio del potere. Riferendosi alla ricerca filosofico-politica, storica, antropologica e sociologica del Novecento (da Carl Schmitt a Michel Foucault e Claude Lefort, da Marc Bloch a Ernst Kantorowicz, da Arnold Gehlen e Helmuth Plessner a Jean Baudrillard e Pierre Legendre), esso evidenzia diverse figure del corpo e del suo rapporto con la dimensione politica e rappresentativa. Ne emerge una duplice accezione del “corpo politico”: come metafora che, nella storia del pensiero politico e delle rappresentazioni del potere, è servita a caratterizzare la società, lo Stato e la sovranità, e come corpo dei singoli individui e della popolazione, che costituisce l’oggetto degli interventi normalizzatori della biopolitica contemporanea. In questo orizzonte si pone la questione del senso della norma, dell’istituzione e del loro rapporto con la vita, ovvero il problema delle condizioni di possibilità dell’ordine e dei suoi limiti.
Dilthey filosofo dell'esperienza. Critica della ragione storica: vita, struttura e significatività
Massimo Mezzanzanica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 256
Con il progetto di critica della ragione storica Wilhelm Dilthey (1833-1911) non vuole solo dare un fondamento filosofico alle scienze dello spirito, ma intende riformulare i concetti di ragione e di esperienza ereditati dalla filosofia trascendentale e dall'empirismo. Attribuendo un significato generale alla connessione tra vita e sapere che caratterizza la conoscenza del mondo storico, egli delinea l'idea di una filosofia dell'esperienza basata su un'autoriflessione psicologico-antropologica riferita all'uomo nella sua interezza di essere senziente, volente e pensante e tesa a trovare un fondamento dinamico e non metafisico per il pensiero e per l'azione. Il presente volume propone una ricostruzione di alcuni aspetti storicamente e teoreticamente rilevanti di questa filosofia dell'esperienza: il rapporto con il positivismo, il neocriticismo e la fenomenologia, il tentativo di articolare il progetto di critica della ragione storica tramite le categorie di psicologia, logica e teoria della conoscenza, l'elaborazione dei concetti di struttura, connessione e significatività, attraverso cui Dilthey cerca di render conto della dimensione del senso come costitutiva della vita umana.
Georg Misch. Dalla filosofia della vita alla logica ermeneutica
Massimo Mezzanzanica
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 208
Come leggere «Mastro don Gesualdo» di Giovanni Verga
Massimo Mezzanzanica
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 1991
pagine: 120
Invito alla lettura di Giuseppe Parini
Massimo Mezzanzanica
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 224
Autobiografia, autobiografie, ricostruzione di sé
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 208
Al di là del tentativo di determinarne i confini in quanto genere letterario, lo studio dell'autobiografia (e di altre forme della "scrittura di sé" come il diario, le lettere, il memoriale) pone oggi una serie di questioni storiche e teoriche che sollecitano l'interesse di diverse discipline, dalla psicologia all'antropologia, dalla pedagogia alla storiografia, dalla teologia alla filosofia. Chi è il soggetto che nell'autobiografia dice "io" e qual è il ruolo della scrittura e della narrazione nella sua costituzione? Che cosa ci dice l'autobiografia sulla coscienza di sé e sulla relazione tra uomo e mondo? Che cosa significano, e a quali esperienze corrispondono, concetti come quelli di identità, individualità, personalità? Che rapporto c'è, nella narrazione autobiografica, tra verità e menzogna, ricordo e rimozione, invenzione letteraria e realtà? E qual è la relazione tra il linguaggio che permette all'individuo di descrivere e ricostruire la propria storia e i concetti specializzati della storiografia e delle scienze umane? I contributi raccolti in questo volume tentano di dare una risposta a queste e ad altre domande relative al significato storico e filosofico dell'autobiografia, concentrandosi in particolare su tre aspetti: la ricostruzione di alcuni dei fondamentali modelli interpretativi dell'autobiografia, l'analisi di autobiografie esemplari di filosofi e la definizione della funzione che la ricostruzione di sé assolve nel costituirsi dell'individidualità.