Libri di Marta Segat

Un’avventura fantasy emozionante sul coraggio di essere diversi e sulla forza di cercare la verità. Nella valle incantata del Tolmot, il popolo dei Sylven vive diviso in tre tribù: i giganteschi Froli che custodiscono il fiume, i minuti Myra che conoscono i segreti delle erbe curative, e i laboriosi Borin, contadini dal dorso curvo adattati alla fatica. Lyo è un giovane Borin, ma c’è qualcosa in lui che non va: è nato con la schiena dritta, "senza dorso". Questa diversità lo rende bersaglio di scherzi crudeli e dell’ostilità di Sool, il capo degli intolleranti. Lyo si sente sbagliato, finché l'incontro con Sam, un giovane Froli emarginato, non gli apre gli occhi. Mentre un’ombra minacciosa si allunga dalla pianura dei Grimor, nemici ancestrali pronti all'invasione, Lyo dovrà intraprendere un viaggio verso le Grotte Proibite. Lì scoprirà che la storia del suo popolo è fondata su un segreto e che la sua "diversità" potrebbe essere l'unica chiave per la salvezza di tutti. Un romanzo di formazione che mescola avventura e mistero, perfetto per i ragazzi che cercano il proprio posto nel mondo.

Òblivon è una pietra magica, a causa della quale i terribili Grimor trasformano i miti Elvar in schiavi. Sarà Frelsi, una ragazzina tenace e coraggiosa, aiutata dai due fratelli e dai “soli”, a liberare il suo popolo al termine di un viaggio avventuroso in mondi fantastici, dove la magia le permetterà di realizzare il suo sogno grazie a faggi danzanti, maghi, guaritrici, fate e ninfe. Età di lettura: da 7 anni.

Regina Fabbris vive là dove la Bora soffia instancabile e forgia gli animi di donne tenaci. Inizialmente la giovane protagonista è solo una ragazza testarda che, pur non sapendolo ancora, lotta per la sua indipendenza. Poi i dolori, le violenze e le ingiustizie le fanno maturare la voglia di riscattarsi dalla miseria e di liberarsi da antiche convenzioni. La vita di Regina attraversa fatti storici iconici come la Grande Guerra e il Ventennio fascista, ma per lei, donna troppo moderna per quegli anni, le vere nemiche sono la povertà e l'ignoranza.

I Giors vivono in una strettissima valle in cui si sono rifugiati dopo essere stati perseguitati dai Maisi, popolo crudele e indolente che vive nella Grande Pianura. La loro nuova patria non è un luogo ospitale, c’è poca terra coltivabile e la foce del fiume che la solca potrebbe essere la porta d’accesso per degli invasori che non sarebbero in grado di respingere. Ma i Giors hanno fatto delle loro “peculiarità” la loro forza, così si sono divisi in tre gruppi: grom (i guardiani), roob (i contadini) e i clarii (i guaritori). Ogni gruppo possiede caratteristiche e abilità uniche e, uniti da una grande tenacia, i grom, i roob e i clarii hanno trasformato la piccola valle in un luogo accogliente e meraviglioso.