Libri di Mario Pasta

È un thriller politico fortemente ispirato a vicende reali e che si muove negli ambienti politico-istituzionali. Il magistrato Porri incontra il Presidente del Tribunale, Carnevale, che ostacola le indagini sul politico Capone e sui suoi legami con l'imprenditore senza scrupoli Trampi. Capone ha potere grazie alla gestione clientelare della politica locale, il controllo dei voti elettorali e le cariche nelle società municipalizzate, ed indirizza la vita politica nel territorio. Il Ministro degli Interni incontra il lobbista Paolo Bonchausser e gli chiede di aiutare Porri nell'indagine. Porri inizia a scavare su Trampi. In seguito, assistono insieme al Consiglio Comunale che approva un grande progetto, in qualche modo legato agli indagati. La vicenda intera si sviluppa con una narrazione precisa, tra suspence e colpi di scena.

Sono molti i testi che illustrano le tecniche di gestione delle risorse umane, ma il confronto fra didattica e pratica quotidiana è sconfortante. Il divario tra aspettative e realtà aziendali è spesso incolmabile. La spiegazione più facile di questa distanza - l’impatto economico di una buona gestione risorse umane - non è più sufficiente. Perché ormai è chiaro a tutti che un investimento sulle persone produce grandi ritorni. C’è un tratto comune a tutti questi libri: grande impegno nella descrizione di cosa fare, ma nessuna considerazione per cosa non fare. Questo volume non pretende di insegnare. Vorrebbe piuttosto evidenziare comportamenti, colpevolmente omessi o colpevolmente realizzati, che rappresentano un errore nell’ambito della gestione delle risorse umane. L’obiettivo, certamente ambizioso, è quello di indurre le imprese a recuperare il senso della solida umanità che i loro lungimiranti fondatori avevano in qualche modo messo a bilancio.

"Papà in arrivo. Diario semiserio di un marito in gravidanza" è uno spaccato di vita sul periodo di gestazione vissuto dall'autore al fianco di sua moglie. Un racconto veritiero, sotto forma di diario, che offre il punto di vista maschile sui nove mesi necessari affinché si possa diventare genitori. Tra sorrisi e riflessioni, "Papà in arrivo" è un testo capace di far ragionare sulle emozioni e le esperienze relative alla nascita di un figlio.

È la vera storia di un ex-cocainomane: dal gioco alla dipendenza; dall'uso allo spaccio; dal baratro al recupero. Il testo contempla anche una parte analitica altrettanto importante: studio ed elaborazione dei dati raccolti dall'Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze (OEDYT). Ne deriva che la cocaina è un problema sociale sottovalutato perché semplicemente considerato "vizio da vip". In realtà il fenomeno attraversa la società senza alcun confine generazionale, culturale e patrimoniale perché la cocaina è la droga perfetta per le esigenze di efficienza della società odierna.

Tutto parte dalla scrittura, e tutto vi arriva. Ne La storia del primo giorno Mario Pasta riserva al narrare il ruolo principale, fa dello scrivere il vero protagonista. Dalle cinque novelle emergono realtà diverse, personaggi che nulla hanno in comune l'uno con l'altro se non la passione per il racconto, la capacità di usare la parola per comunicare, per trovare se stessi, riconoscersi e crearsi una propria dimensione nella società in cui vivono. Un articolo di giornale, un romanzo, idee graffiate su una parete bianca o più semplicemente un quaderno di appunti: non è importante cosa e come si scrive, l'importante è scrivere, è il valore che le parole possono assumere se impresse da qualche parte, se lette da qualcuno.

La Juventus non ha comprato né aggiustato né truccato nessuna partita di campionato; i sorteggi arbitrali non sono stati pilotati; le ammonizioni ai giocatori non erano mirate; la squadra e i suoi dirigenti non hanno alterato il risultato di alcuna gara. Agli atti ci sono soltanto un paio di quintali di intercettazioni telefoniche, ma nessun reato. Attraverso l'attenta lettura della sentenza che ha condannato alla serie B la squadra più blasonata d'Italia, il libro di Pasta e Sironi non solo racconta un caso emblematico di cattiva informazione e di mala giustizia, ma pone anche interrogativi scomodi: perché la proprietà della Juventus non s'è difesa da accuse che le stesse sentenze hanno dimostrano essere senza fondamento? E perché non si è opposta alla privazione del titolo 2004-2005 conquistato durante un campionato non oggetto di inchiesta?